Sindaca Cascina dona spray a impiegate Comune

Cascina, la sindaca leghista di Cascina, Susanna Ceccardi, ha deciso direplicare un’iniziativa che aveva già incontrato il consenso dell’opinione pubblica in passato, dopo avere donato lo spray al peperoncino alle donne residenti a Cascina che ne avessero fatto richiesta ora ha infatti deciso di regalarlo anche a tutte le dipendenti del suo comune.

La sindaca Ceccardi ha annunciato la sua decisione con un posto su Facebook. “In questi ultimi tempi – scrive la sindaca – i casi di donne che hanno trovato il coraggio di difendersi da aggressione usando lo spray al peperoncino sono sempre più numerosi. Per questo motivo, dopo averlo donato alle cittadine di Cascina, abbiamo deciso di regalarlo a tutte le nostre dipendenti. Basta subire! Difendiamoci!”.

La sindaca ha postato anche la foto della lettera indirizzata alle impiegate comunale il 30 agosto scorso e nella quale spiega, legandola all’articolo 3 della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne, l’amministrazione “desidera fornire a ognuna di voi il dispositivo Spray antiaggressione al fine di attuare il motto ‘non subire, difenditi’. Siete pertanto invitate a ritirare il dispositivo presso la segreteria del sindaco. A tutte noi donne auguro buona difesa contro ogni forma di violenza”.

Dopo l’iniziativa della sindaca leghista, la responsabile toscana per le politiche sociali e femminili del partito, Elena Vizzotto, ha chiesto al segretario regionale, Manuel Vescovi, di “distribuire lo spray al peperoncino per difendersi da eventuali aggressioni a tutte le nostre militanti impegnate sul territorio”.

Sempre su Fb ha annunciato “iniziative sul territorio con esperti che ci insegneranno a utilizzare concretamente lo spray e a difenderci”.

“Comincia piano licenziamenti al Teatro Politeama di Cascina”

Cascina, l’allarme su una temuta ricaduta occupazionale al Teatro Politeama, che sarebbe conseguente alla politica del nuovo Consiglio di Amministrazione a guida leghista, viene dato dai Cobas.

“Dopo le  prime avvisaglie comincia ad emergere un vero e proprio disegno di ridimensionamento del Teatro Politeama, un fior all’occhiello del nostro territorio indebitamente messo sotto scacco dalla miopia di una amministrazione che non è in grado di rilanciare un progetto culturale degno di questo nome”.

Alle difficoltà economiche del Teatro Politeama “lasciate in eredità dalla precedente amministrazione a targa PD – si legge in un comunicato dei Cobas – si aggiunge ora una evidente incapacità di dare un respiro culturale per il rilancio del Teatro da parte delle destre”.

“A farne le spese, in questa situazione di forte difficoltà, sono i lavoratori -continua il comunicato – un non meglio definito piano di ristrutturazione con ridimensionamento degli uffici amministrativi, mai discusso ad alcun tavolo sindacale unitario, è l’obiettivo che è stato annunciato informalmente dal CdA, la cui Presidente Ammirati aveva escluso perentoriamente al momento del suo insediamento qualche mese fa. Il primo atto di questo nuovo piano, che il nuovo CdA vuole mettere in pratica, è il licenziamento di una impiegata, iscritta ai Cobas, a cui è stato offerto in alternativa un posto di maschera: al rifiuto del declassamento da parte dell’impiegata, è scattato il licenziamento in tronco, con una comunicazione prima orale e solo successivamente scritta. La raccomandata è arrivata tre settimane dopo che c’era stata la illegittima e surreale comunicazione all’impiegata stessa da parte del Consigleire Arcenni”.

“La richiesta che avanziamo a gran voce – si conclude nel comunicato – è quella di un ritiro immediato del licenziamento dell’impiegata iscritta ai Cobas, e ribadiamo l’urgente necessità che si apra un tavolo per discutere i piani che il nuovo CdA ha intenzione di intraprendere: occorre evitare qualsiasi ipotesi di liquidazione o di privatizzazione della Fondazione Sipario, e diventa non più rinviabile la necessità di riattivare una gestione credibile sul piano sia artistico che economico-finanziario, salvaguardando i dipendenti che hanno sviluppato professionalità e competenza nei vari comparti (tecnico, amministrativo, progettuale) insostituibili”.

Gruppo migranti protesta nel pisano per condizioni igeniche

Da stamattina un gruppo di migranti si è barricato all’interno della struttura ospitante lamentando “un pessimo stato delle condizioni igienico-sanitarie della struttura”, chieste ed ottenute verifiche da parte dell’Asl e vigili del fuoco.

Tubi fatiscenti che scaricano liquidi nauseabondi direttamente sui letti degli ospiti, con lenzuola non cambiate da mesi, odori insopportabili un po’ ovunque e anche topi morti. E’ quanto sarebbe emerso, secondo quanto si apprende, nel sopralluogo effettuato stamani da vigili del fuoco e ispettori dell’Asl nel centro di accoglienza per migranti a La Tinaia, nel comune di Cascina (Pisa).

L’ispezione è stata disposta dalla prefettura dopo la protesta dei richiedenti asilo che stamani si sono barricati nel centro lasciando fuori gli operatori. L’iniziativa è stata messa in pratica, hanno spiegato gli stranieri, proprio per denunciare “le pessime condizioni igienico-sanitarie” dell’immobile che ospita 40 persone.

La situazione di degrado è stata più volta denunciata in passato anche dal sindaco leghista di Cascina, Susanna Ceccardi, che ne ha ripetutamente chiesto la chiusura. Dopo la protesta si è svolto un vertice in prefettura, al quale ha partecipato anche il gestore del centro d’accoglienza individuato attraverso i bandi della prefettura stessa, per valutare l’esito dell’ispezione. Una relazione dettagliata è attesa per domani ma la situazione di grave sporcizia e degrado sarebbe documentata da numerose fotografie scattate durante il sopralluogo.

Cascina, minacce alla sindaca: solidarietà del mondo politico

Recapitata a Susanna Ceccardi una lettera anonima contenente minacce e un proiettile calibro 28. Le reazioni delle istituzioni

Solidarietà del mondo politico e istituzionale a Susanna Ceccardi, sindaco di Cascina (Pisa), a cui è stata recapitata ieri una lettera anonima contenente minacce e un proiettile calibro 28. Di “vile gesto a scopo intimidatorio” e “fatto grave che stigmatizziamo con forza che testimonia come l’impegno e la determinazione fin qui profusa dal nostro sindaco, abbia disorientato chi era abituato, da decenni, ad una certa univocità operativa, finalizzata a supportare i soliti noti” parla Manuel Vescovi, segretario toscano della Lega nord, il partito di Ceccardi.

“Quando dalle critiche di passa alle minacce bisogna condannare con fermezza ed essere vigili a tutela della democrazia” le parole Rosa Maria Di Giorgi, vicepresidente del Senato che aggiunge: “Con la Lega siamo sideralmente distanti sul piano politico ma gesti del genere preoccupano perché le istituzioni vanno sempre difese e tutelate. A Susanna Ceccardi la mia massima solidarietà e vicinanza, nella convinzione che non si farà intimorire e proseguirà nella sua opera di amministratrice, per la quale è stata legittimamente eletta: i cittadini, come è giusto che sia, la giudicheranno al termine del mandato, secondo le regole della democrazia”.

“Questi episodi sono inaccettabili e inqualificabili. Siamo vicini ed esprimiamo piena solidarietà al sindaco Ceccardi”, afferma il presidente di Anci Toscana Matteo Biffoni. Il sindaco di Pisa Marco Filippeschi dichiara che “bisogna condannare con tutta la nostra forza le provocazioni e le intimidazioni. Sono certo che gli inquirenti e l’autorità giudiziaria faranno ogni sforzo per individuare il responsabile. Dobbiamo fare ogni sforzo per mantenere il livello di civiltà che ha sempre distinto la nostra comunità e una partecipazione democratica dei cittadini intensa e rispettosa delle differenze”.

Anche Fi si stringe al sindaco leghista di Cascina: la responsabile nazionale della comunicazione del partito, Deborah Bergamini, sottolinea che le minacce “rappresentano un atto gravissimo di imbarbarimento del dibattito politico: pensavamo che certi metodi intimidatori appartenessero ormai al passato, purtroppo invece non è così”.

“A qualcuno – aggiunge la deputata di Fi – dà evidentemente fastidio vedere il successo delle nuove amministrazioni locali di centrodestra, il consenso popolare di cui godono, la capacità che hanno nel risolvere i problemi dei cittadini”.

“L’atto intimidatorio verso il sindaco di Cascina, Susanna Ceccardi, è di una gravità assoluta. Forza Italia è compatta a sostegno del primo cittadino cascinese, certa che non si lascerà fermare nella sua azione riformatrice”, le parole del vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Fi).

Sostegno al sindaco di Cascina arriva poi dal segretario provinciale del Pd pisano, Massimiliano Sonetti: “Non si deve mai travalicare dal civile confronto democratico, anche quando si è in forte dissenso”.

Solidarietà a Ceccardi è stata espressa poi dalla Confcommercio della provincia di Pisa e dal segretario provinciale del sindacato autonomo di polizia penitenziaria Osapp, Alessio Vetri.

Onde gravitazionali, catturato un nuovo segnale

Il segnale di nuove onde gravitazionali è stato captato dal rivelatore americano Ligo (Laser Interferometer Gravitational-Wave Observatory) e analizzato in collaborazione con Virgo, il rivelatore che si trova a Cascina (Pisa) e fa capo allo European gravitational observatory (Ego), fondato e finanziato da Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn) e Consiglio nazionale delle ricerche francese (Cnrs).

A generare le onde gravitazionali che hanno investito la Terra, il cui segnale è stato catturato l’8 giugno 2017, è stata ancora una volta la collisione di due buchi neri.

Due cannibali cosmici con una massa pari a 7 e 12 volte quella del Sole, che 1,1 miliardi di anni fa si sono stretti in un abbraccio fatale fino a fondersi.

“La particolarità di questo segnale è che il sistema di due buchi neri coinvolto è più leggero, meno di una ventina di masse solari complessivamente, rispetto agli altri finora osservati da Ligo e Virgo”, ha detto all’ANSA Gianluca Gemme, che coordina la comunità italiana Infn impegnata nell’esperimento Virgo.

Ancora una volta sono protagonisti i buchi neri, come era accaduto nella prima osservazione del settembre 2015, premiata con il Nobel per la fisica 2017 per aver dimostrato l’esistenza di queste increspature dello spazio-tempo previste più di un secolo fa da Albert Einstein.

“Siamo appena all’inizio di un nuovo modo di osservare l’universo. Ligo e Virgo hanno dimostrato l’esistenza di coppie di buchi neri sconosciuti, di massa poche decine di volte quella del Sole. Con quest’ultimo segnale aggiungiamo un nuovo tassello a un puzzle che abbiamo appena iniziato a comporre”, ha spiegato Gemme.

Ligo e Virgo sono al momento spenti per l’ordinaria manutenzione e gli aggiornamenti necessari ad aumentarne la sensibilità. Ritorneranno in attività nell’autunno 2018 e raccoglieranno dati per un anno.

“L’osservazione di segnali di onde gravitazionali in futuro potrebbe diventare sempre più frequente: ci aspettiamo di catturare un segnale al mese.

Intanto – ha concluso Gemme – stiamo già lavorando a ideare la nuova generazione di strumenti che potrebbero essere ospitati sottoterra, per migliorarne ancor di più la sensibilità e ridurre al minimo le interferenze esterne, come quelle dovute a scosse sismiche”.

I dettagli del nuovo segnale, in via di pubblicazione sulla rivista Astrophysical Journal Letters, sono consultabili sul sito arXiv.

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