Sollicciano, un progetto d’arte sociale per i detenuti

La presentazione del progetto ‘Non me la racconti giusta’ si terrà il 22 Febbraio 2019 alle ore 18:00 presso la Libreria L’Ora Blu (Viale dei Mille 2, Firenze). Il progetto è stato curato dal Collettivo Fx e Nemo’s.

‘Non me la racconti giusta’ è un progetto di arte sociale nato nel 2016 per iniziativa del magazine di arte e cultura contemporanea Ziguline, degli artisti Collettivo Fx e Nemo’s e del fotografo e videomaker Antonio Sena.

Giunto alla quarta esperienza presso la Casa Circondariale di Sollicciano, dopo Ariano Irpino, Sant’Angelo dei Lombardi e le sezioni Vega e Andromeda della Casa circondariale di Rimini, il gruppo, attraverso l’Arte e in stretta relazione con i detenuti, esplora la realtà carceraria italiana, riportando all’esterno l’esperienza vissuta e le storie raccolte.

L’obiettivo di NMLRG è stimolare il confronto fra ambiente carcerario e comunità esterna, creando un canale di comunicazione, alimentando la discussione su giustizia e carcere, dando la parola ai detenuti in un progetto culturale in cui siano responsabili dell’intero processo creativo.

A Sollicciano sono stati coinvolti 12 detenuti della Sezione 13: Emanuele, Gianluca, Franco, Bala, Luis, Kledian, Christian, Stefano, Renzo, Azfal, Issam. Raccontando, della propria vita e dell’esperienza penitenziaria, tutti hanno focalizzato come contenuti da rappresentare sui muri dell’area comune gli effetti della carcerazione e la burocrazia carceraria, scegliendo di rappresentarli, uno di fronte all’altro, con due oggetti, un telecomando e un timbro.

Su ciascun tasto del telecomando la parola inscritta identifica il sistema, gli stati d’animo, le privazioni, le carenze. Sulla parte opposta, un’imponente mano-timbro indica/giudica un uomo bloccato su un’alta pila di documenti, pronta a contrassegnare la “domandina” (così i detenuti chiamano il modulo 393, indispensabile per comunicare con l’amministrazione per richiedere dalla visita medica alla telefonata, dal colloquio con il proprio avvocato all’acquisto di una saponetta) con un opprimente “attendere”.

Attraverso la diffusione del materiale prodotto all’interno del carcere NMLRG cerca di abbattere il “muro” di pregiudizi e alimentare la discussione sull’argomento, nella speranza che possa contribuire alla costruzione di un sistema più efficiente e a misura d’uomo.

Maltrattamenti bimbi nido domiciliare, arrestata 52enne

Maltrattamenti a familiari e conviventi: queste le accuse che hanno portato in carcere una 52enne residente a Siena che aveva organizzato nella sua abitazione un ‘nido domiciliare’ per bambini fra i 6 mesi e i 3 anni.

I carabinieri, dopo la denuncia di due mamme e di una ex collaboratrice della donna, hanno ricostruito numerosi episodi di maltrattamento: da strattonamenti a percosse, con piccole lesioni procurate ai bimbi, ma anche alimentazione forzata o occlusione del naso per imporre l’apertura della bocca.
Due giorni fa, dopo la denuncia delle due mamme, che avevano osservato grande agitazione e problemi del sonno nei propri figli, i carabinieri coordinati dalla pm Silvia Benetti, sono intervenuti quando la 52enne ha messo una bimba sul passeggino nel terrazzo.
I pianti della piccola, e le urla della donna che sembra fossero abituali, hanno richiamato l’attenzione dei passanti.
Le accuse sarebbero state confermate da intercettazioni ambientali e dalle immagini di telecamere sistemate dai militari.
La donna è stata prima portata nel carcere di Sollicciano a Firenze, poi, dopo la convalida del fermo da parte del gip Alessandro Buccino Grimaldi, messa agli arresti domiciliari. Durante una perquisizione è stata trovata dai militari una fascia elastica in materiale sintetico, realizzata artigianalmente, che sembra venisse usata per immobilizzare i bambini. Indagini sono in corso anche per verificare le autorizzazioni amministrative della struttura.

Sollicciano: Osapp, detenuto tenta evasione da carcere Firenze

Tentativo di evasione oggi nel carcere fiorentino di Sollicciano. Lo rende noto il sindacato Osapp attraverso il segretario Leo Beneduci, spiegando che intorno alle 13:15 un uomo di origine marocchina, recluso nel penitenziario in attesa della convalida dell’arresto, ha cercato di scappare “scavalcando la rete di recinzione del passeggio portandosi direttamente al muro di cinta. Grazie alla professionalità combinata del personale di polizia penitenziaria della sala regia e dell’automontata di servizio, è stato preso prima che portasse a termine l’evasione”.

“Siamo alle solite – commenta Beneduci -, i carceri italiani aperti e dove ormai vige il potere dei detenuti, sono autentici colabrodi e solo grazie al baluardo della legalità rappresentato
dalla polizia penitenziaria, non avvengono fatti che potrebbero creare problemi anche alla sicurezza collettiva”, prosegue il segretario dell’Osapp che critica poi il provveditore regionale della Toscana.

Tenta di uccidere datore di lavoro con una mannaia, arrestato a Signa

Ha tentato di uccidere il suo datore di lavoro, un connazionale cinese, con una mannaia al culmine di una lite per motivi legati allo stipendio. Dopo l’aggressione si è dato alla fuga nei boschi ma poche ore dopo è stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Signa (Firenze).

Nella notte i militari dell’Arma hanno sottoposto a fermo un 42enne cinese,  irregolare in Italia, con l’accusa di tentato omicidio, reato commesso a Lastra a Signa (Fi), lungo la via Chiantigiana. Il 42enne ha colpito un connazionale, un imprenditore titolare di una ditta di pelletterie, 40 anni, con alcuni fendenti al petto ed alle braccia, utilizzando una mannaia lunga 30 centimetri. Poi si è dato alla fuga a piedi.

La vittima è stata trasportata in codice giallo all’ospedale San Giovanni di Dio: non è in pericolo di vita grazie alla rapidità dei soccorsi. I carabinieri della locale stazione e del Norm della compagnia di Signa sono riusciti ad identificare subito l’aggressore: si tratta di un dipendente della vittima, con cui avrebbe avuto una lite per motivi di natura economica. Le ricerche del fuggitivo sono state estese all’area urbana e alle campagne dei dintorni di Lastra a Signa.

I militari hanno sorpreso il 42enne, che si era premunito di portare con sé solo il passaporto, mentre camminava a piedi su una strada secondaria in località Ginestra Fiorentina, in direzione di Montelupo Fiorentino (Fi). Con non poche difficoltà i carabinieri hanno ritrovato in un torrente anche l’arma, una mannaia di circa 30 centimetri, usata per l’aggressione. L’arrestato è stato condotto nel carcere di Firenze Sollicciano.

Emergenza freddo a Sollicciano: inviate coperte da Regione e Misericordie

In seguito a un guasto all’impianto di riscaldamento del carcere di Sollicciano, che insiste da alcuni giorni, la Regione Toscana e le Misericordie hanno inviato 400 coperte per alleviare il disagio dei detenuti del penitenziario fiorentino.

Lo annuncia il presidente della Regione Enrico Rossi che si è attivato insieme alla Protezione
civile regionale e alla federazione regionale delle Misericordie toscane.
“Duecentocinquanta coperte arriveranno grazie alla Protezione civile regionale – spiega Rossi in una nota – e altre 150 dalle Misericordie, grazie all’interessamento del presidente
Corsinovi. Sappiamo tutti qual è la situazione di disagio che vivono i detenuti nella maggior parte delle strutture penitenziarie italiane però ci chiediamo perciò cosa stia
facendo il ministro Bonafede per migliorare una situazione molto delicata, essendo, Sollicciano come il resto delle carceri italiane, strutture che ricadono nella sua competenza”.

Rossi annuncia che il 22 dicembre farà visita al carcere fiorentino insieme al garante regionale per i diritti dei detenuti Franco Corleone.

Le Misericordie hanno attivato poi sul territorio fiorentino anche 20 posti letto nella sede di piazza Duomo per ospitare nell’immediatezza quanti vengono trovati in strada, affiancando le strutture pubbliche. Le unità di strada sono squadre di volontari che, in accordo con i servizi sociali dei vari comuni, hanno il compito di assistere in strada i senzatetto offrendo loro cibo, bevande calde, coperte ed altri generi di conforto cercando anche di
accompagnargli verso gli asili notturni.
Il presidente della Federazione regionale delle Misericordie, Alberto Corsinovi, ha invitato tutte le Misericordie della regione ad aprire le porte delle proprie sedi in questi giornidi particolare freddo a chi si presenti cercando un riparo per la notte.

Detenuto appicca fiamme in cella, intossicato agente a Sollicciano

Un detenuto di origine libica ha appiccato il fuoco ieri sera, verso le 21.30, nella sua cella nel carcere fiorentino di Sollicciano, causando panico tra gli altri reclusi per il fumo diffusosi nelle altre celle e l’intossicazione di uno degli agenti intervenuti.

E’ quanto rivela il sindaco Uilpa polizia penitenziaria, spiegando che solo grazie all’intervento, con tre estintori, del personale il fuoco è stato spento. L’agente intossicato è stato portato in
ambulanza all’ospedale e ricoverato tutta la notte. Il detenuto avrebbe appiccato l’incendio “apparentemente senza alcuna ragione”.
“Quanto accaduto ieri non è un caso isolato – afferma Antonio Mautone, segretario della Uilpa polizia penitenziaria di Firenze, che aggiunge -. Ormai quotidianamente assistiamo a scene di violenze e danneggiamenti che si verificano nei carceri dell’intero territorio nazionale e che sempre più spesso vedono coinvolti e vittime operatori di polizia penitenziaria che
quotidianamente svolgono la loro attività lavorativa al servizio del paese”

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