73esimo anniversario della Liberazione a Scandicci

Dura quasi un mese il programma di iniziative a Scandicci per celebrare il 73esimo anniversario della Liberazione, organizzato dal Comune di Scandicci.

Una mostra su “Satira e Resistenza” a cura di Sergio Staino in un Auditorium che, proprio per celebrare l’anniversario, avrà un allestimento dedicato, (un addobbo speciale che sarà rivelato nei prossimi giorni, e accomunerà l’edificio del Centro Rogers di piazza Resistenza con la Fabbrica dei Saperi di piazza Matteotti), esposizioni, concerti e presentazioni di libri, tra cui quello di Giuseppe Matulli su Alcide De Gasperi.
Gli appuntamenti in programma sono previsti per venerdì 20 aprile alle 10,30 al Roseto del giardino di via Acciaiolo, con un’iniziativa in memoria dei bambini utilizzati come cavie dai nazisti a Bullenhuser Damm, a cura dell’Anpi Scandicci; lunedì 23 aprile alle 17 nella Sala consiliare Orazio Barbieri del Comune “La Costituzione, un secondo Rinascimento italiano. Dalla negazione dell’uomo alla centralità del cittadino: 1938 le leggi razziali; 1948 la Costituzione Repubblicana”, ospite il docente della facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Firenze Federigo Bambi, a cura degli studenti del Russell Newton e della scuola media Rodari; martedì 24 alle 17,30 nell’Auditorium Martini della Biblioteca di Scandicci (via Roma 38/a) “I luoghi della Liberazione: mostra di cartoline d’epoca e presentazione del video ‘Il ponte dei cazzotti di Mantignano’”; sempre martedì 24 nell’Auditorium del centro Rogers in piazza Rsistenza il Concerto della Liberaziione con la Filarmonica Vincenzo Bellini (ingresso libero).

 

Mercoledì 25 aprile, Festa della Liberazione, alle 10,30 Onore ai caduti al Sacrario del Cimitero di Sant’Antonio; alle 11 in piazza Matteotti Onore ai caduti e corteo verso piazza Resistenza; alle 11,30 nella Galleria dell’Auditorium l’inaugurazione della mostra “Satira e Resistenza” a cura di Sergio Staino; alle 21,15 nell’Auditorium il concerto Carmina Burana, ad ingresso libero.

Venerdì 4 maggio alle 17,30 all’Auditorium Martini della Biblioteca di Scandicci (via Roma 38/a), la presentazione del libro di Giuseppe Matulli “Alcide De Gasperi, quando la politica credeva nell’Europa e nella democrazia”.

Nel programma delle celebrazioni del 73esimo anniversario della Liberazione anche iniziative che si sono tenute nelle prime settimane di aprile: l’8 aprile per il Libro della vita Simonetta Soldani ha raccontato il libro “Diario di una Maestrina”; sabato 14 aprile “Imbianchiamo i muri sporchi di odio e di intolleranza” a cura dell’associazione Manitese e in collaborazione con l’Anpi, e la presentazione del libro “Il partigiano Micco – Sergio Fallani 1922-2011” di Andrea Novembrini; il 17 aprile la presentazione del libro “Elio, l’ultimo dei giusti – Una storia dimenticata di Resistenza” di Frediano Sessi, a cura dell’associazione Arco.

Varie associazioni hanno collaborato con il Comune di Scandicci per promuovere il progetto: tra queste l’Associazione partigiani d’Italia Anpi sezione di Scandicci, l’Aned, l’Istituto storico della Resistenza in Toscana, il Circolo Bella Ciao, la Casa del Popolo Vittorio Masiani di Badia a Settimo, l’Arci, Mani tese, Compagnia Mald’estro, Filarmonica Vincenzo Bellini, associazione Arco, istituto superiore Russell Newton, Istituto comprensivo scolastico Rossella Casini.

Per info www.comune.scandicci.fi.it , sindaco@comune.scandicci.fi.it

“Cessate il fuoco – Fermiamo le guerre in Medio Oriente”: oggi alle 18 presidio a Firenze 

E’ fissato per oggi pomeriggio davanti alla Prefettura di via Cavour a Firenze il presidio di sindacati e associazioni a sostegno dell’appello della Rete per la Pace. Per venerdì manifestazione in programma a Sesto Fiorentino.

Di seguito il comunicato sottoscritto da Cgil-Cisl-Uil Firenze, Arci Firenze, Anpi Firenze, Udu, Rsm, Libera, Associazione senegalesi, Diaconia Valdese e altre sigle (le adesioni sono aperte)

“Sosteniamo con forza l’appello della Rete della Pace per chiedere di fermare la violenza e la guerra sempre più diffuse in Medio Oriente e in moltissime altre zone del pianeta. Rivendichiamo per tutti e tutte il diritto ad una vita dignitosa e in pace, sapendo che nessuno può sentirsi escluso dall’impegno per costruire un mondo migliore. Firenze può vantarsi da sempre di essere città di pace e in molte altre occasione ha dimostrato di esserlo con azioni e mobilitazioni concrete. Per questo proponiamo come prima iniziativa pubblica un presidio  mercoledì 18 aprile alle ore 18 sotto la Prefettura di Firenze in via Cavour. Sarà l’occasione per lanciare e promuovere iniziative di pace sul territorio, sui luoghi di lavoro, nei quartieri. Per questo chiediamo a tutti e tutte di dare anche un segnale simbolico e immediato di ripudio della guerra, esponendo la bandiera della pace, accendendo alla finestra una candela di speranza, legando alla giacca una stoffa bianca di disarmo. Un impegno individuale e collettivo che faccia crescere l’indignazione verso i venti di morte e di guerra e porti ad una mobilitazione nazionale che faccia sentire forte la voglia di pace del popolo italiano”.

“Scendiamo in piazza per la pace”: è l’invito che il Comune di Sesto Fiorentino  ha rivolto in queste ore a cittadini e associazioni, in segno di solidarietà e vicinanza al popolo siriano e per rilanciare il ruolo dell’Italia e dell’Europa quali mediatori tra le parti. L’appuntamento, al quale hanno già aderito numerose realtà cittadine, è fissato per venerdì 20 aprile alle ore 18,30 in piazza IV Novembre per un momento di riflessione e impegno civile.

“All’indomani della pericolosissima escalation militare in Siria, ennesimo capitolo di una guerra che dura da sette anni, abbiamo accolto e fatto nostro l’appello lanciato dalla Rete della Pace – spiega il sindaco Lorenzo Falchi – In un momento in cui il tema della pace e della cooperazione internazionale sembrano del tutto scomparsi dall’agenda politica, è fondamentale che dalle città, dalle piazze, dall’impegno quotidiano parta un messaggio di pace e di dialogo. Istituzioni, associazioni, forze politiche, cittadini venerdì saranno in piazza per chiedere agli organismi internazionali di farsi promotori di un percorso di mediazione tra le parti e per ribadire il principio fondamentale sancito dall’articolo 11 della nostra Costituzione: l’Italia ripudia la guerra”.

Siria: manifestazione per la pace, mercoledì a Firenze

Cgil, Cisl, Uil, Arci, Anpi e Libera, Associazione senegalesi ed altre sigle hanno indetto per il prossimo 18 aprile alle 18.00 una manifestazione per chiedere il cessate il fuoco in Siria. L’invito ai cittadini oltre a partecipare, è quello di esporre la bandiera della pace dalle proprie finestre e terrazze.

“Sosteniamo con forza l’appello della Rete della Pace per chiedere di fermare la violenza e la guerra sempre più diffuse in Medio Oriente e in moltissime altre zone del pianeta. Rivendichiamo per tutti e tutte il diritto ad una vita dignitosa e in pace, sapendo che nessuno può sentirsi escluso dall’impegno per costruire un mondo migliore. Firenze può vantarsi da sempre di essere città di pace e in molte altre occasione ha dimostrato di esserlo con azioni e mobilitazioni concrete. Per questo proponiamo come prima iniziativa pubblica un presidio mercoledì. Sarà l’occasione per lanciare e promuovere iniziative di pace sul territorio, sui luoghi di lavoro, nei quartieri. Per questo chiediamo a tutti e tutte di dare anche un segnale simbolico e immediato di ripudio della guerra, esponendo la bandiera della pace, accendendo alla finestra una candela di speranza, legando alla giacca una stoffa bianca di disarmo. Un impegno individuale e collettivo che faccia crescere l’indignazione verso i venti di morte e di guerra e porti ad una mobilitazione nazionale che faccia sentire forte la voglia di pace del popolo italiano”, spiegano gli organizzatori della manifestazione che si terrà mercoledì in via Cavour, sotto la Prefettura di Firenze.

L’appello della Rete della Pace è rivolto a “tutte le organizzazioni e singole persone che si impegnano a promuovere iniziative nelle città, nei luoghi di lavoro, nelle sedi sindacali e di partito, nelle parrocchie, nelle scuole, per dimostrare il rifiuto alle guerre in Medio Oriente e la difesa della vita umana, sopra ogni calcolo o interesse di parte. Invitiamo quindi a fare gesti semplici e personali, per trasformarsi in espressioni di volontà collettiva contro le guerre e contro la vendita delle armi. Appendiamo le bandiere della pace alle finestre. Accendiamo una candela. Mettiamo un nastro bianco della non violenza“.

Di seguito uno stralcio del comunicato dell’Anpi nazionale:

“Il Comitato nazionale dell’ANPI esprime profonda preoccupazione per la situazione internazionale, che diviene sempre più complessa e pericolosa e sembra allontanare, ogni giorno di più, quello che è il nostro obiettivo primario: la pace.

Nella zona della Siria si stanno compiendo ripetute stragi di civili e di bambini. Il minacciato intervento militare degli Stati Uniti, sostenuto da Francia e Gran Bretagna, può avviare una escalation dall’esito imprevedibile, che potrebbe condurre a un conflitto globale. La UE deve avere finalmente una propria e autonoma e pacifica politica. Iniziative unilaterali o di “volonterosi” portano a situazioni peggiori, come già successo in Iraq e Libia. Il governo italiano, come rigorosamente disposto dall’art. 11 della Costituzione, non deve coinvolgere in alcun modo il nostro Paese in questa nuova avventura bellica. Per questo destano gravissima preoccupazione le notizie relative all’uso già in atto delle basi di Sigonella da parte dell’aviazione USA verso il teatro siriano e l’eventuale futuro uso di altre basi italiane.

L’ONU assiste, più o meno impassibile, riuscendo a fornire un’immagine di preoccupante impotenza.

Infine, il governo turco di Erdogan, approfitta della situazione per sferrare un altro colpo al popolo curdo, dimenticando il contributo, anche di sangue, da esso recato nel corso della guerra contro l’ISIS. Ovunque incombe l’ombra dei foreign fighters. Distrutto, o ridotto quasi all’impotenza il cosiddetto Stato islamico, rimane quanto mai evidente il rischio di azioni terroristiche da parte dei kamikaze legati a Daesh.

Insomma sono ampiamente compromessi, un po’ ovunque, gli stessi diritti umani. (…)

Per l’ANPI resta fondamentale e prioritario l’obiettivo della pace nel mondo, perché ormai non c’è vicenda che non ci riguardi da vicino. Cosi come è fondamentale che la democrazia ed i suoi valori vengano preservati in ogni Paese e prima di tutto in Europa, respingendo ogni tipo di tentativo autoritario, fascista e razzista”.

Per Idy Diene: domani preghiera e sabato manifestazione nazionale a Firenze

Nella chiesa di San Pietro in Gattolino in via Romana 40 la Comunità di Sant’Egidio promuove un momento di preghiera. Sabato manifestazione nazionale.

“Amiamo la nostra città, chi ci vive, non lasciamo spazio ad alcuna violenza”: giovedì 8 marzo, alle ore 17, la Comunità di Sant’Egidio aprirà la chiesa di San Pietro in Gattolino, a Firenze in via Romana 40, per una preghiera in memoria di Idy Diene, il senegalese ucciso su ponte Vespucci lunedì mattina. “Idy era amico di alcuni dei giovani immigrati e richiedenti asilo che frequentano gratuitamente le scuole d’italiano della Comunità”, si legge in una nota di invito.

E dopo il presidio di ieri secondo quanto si apprende, è in corso di organizzazione una manifestazione nazionale a Firenze per sabato 10 marzo, contro il razzismo e per ricordare Idy Diene.

“Siamo sconvolti, e Firenze tutta lo è, per la violenza insensata di un omicidio le cui motivazioni lasciano a dir poco attoniti e su cui ci si può solo stringere alla famiglia della vittima e alla comunità senegalese. Non dobbiamo restare in silenzio di fronte a questo omicidio, di fronte alla violenza e all’odio”. Lo affermano, in una nota congiunta, Arci, Anpi e Cgil. “Ci auguriamo che la solidarietà nei confronti della vittima e della sua famiglia sia la più ampia possibile, da parte di tutta la città che non deve perdere, soprattutto in questi momenti, la sua grande tradizione di città accogliente e aperta”. “E ci preme ricordare come quest’accoglienza che la caratterizza sia frutto anche di un rapporto stretto tra le Istituzioni e la Comunità senegalese, che ci ha aiutato a comprendere le dinamiche complesse dell’integrazione, rappresentando da sempre un punto di riferimento, non solo per i tanti cittadini senegalesi che vivono a Firenze e in Toscana, ma anche per tutte le associazioni e organizzazioni impegnate quotidianamente su questi temi”.

NdiayeLa presidente dell’ associazione Senegalesi Diye Ndiaye lancia il suo appello sui fatti del Ponte Vespucci e sulla manifestazione si sabato. Intervista di Gimmy Tranquillo

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2018/03/180307_01_Ndie-Ndyaie.mp3?_=1

Omicidio ponte Vespucci: presidio Arci, Anpi e Cgil su ponte

Sul luogo dell’omicidio di Idy Diene è in corso un presidio organizzato da Arci, Anpi e Cgil: “Siamo sconvolti, e Firenze tutta lo è, per la violenza insensata di un omicidio le cui motivazioni lasciano a dir poco attoniti”.

Arci, Anpi e Cgil aderiscono al presidio di oggi alle 15.00 sul ponte Vespucci, dove ieri è stato ucciso Idy Diene, il senegalese freddato con diversi colpi di pistola. “Siamo sconvolti, e Firenze tutta lo è, per la violenza insensata di un omicidio le cui motivazioni lasciano a dir poco attoniti e su cui ci si può solo stringere alla famiglia della vittima e alla comunità senegalese – si legge nella nota a firma di Anpi Firenze, Arci Firenze, Cgil – Camera del lavoro di Firenze -.

Non dobbiamo restare in silenzio di fronte a questo omicidio, di fronte alla violenza e all’odio. Ci auguriamo che la solidarietà nei confronti della vittima e della sua famiglia sia la più ampia possibile, da parte di tutta la città che non deve perdere, soprattutto in questi momenti, la sua grande tradizione di città accogliente e aperta”.

“E ci preme ricordare come quest’accoglienza che la caratterizza sia frutto anche di un rapporto stretto tra le istituzioni e la comunità senegalese, che ci ha aiutato a comprendere le dinamiche complesse dell’integrazione, rappresentando da sempre un punto di riferimento, non solo per i tanti cittadini senegalesi che vivono a Firenze e in Toscana, ma anche per tutte le associazioni e organizzazioni impegnate quotidianamente su questi temi – prosegue la nota -.

In queste ore tristi, è bene non cedere a provocazioni: il dolore, la rabbia, la richiesta di giustizia e lo sgomento di fronte a una simile tragedia, devono evolversi in un cammino solidale che ci faccia sentire tutti parte della stessa comunità. Non vogliamo che tragedie simili si ripetano, non vogliamo vivere in città in cui chiunque possa sentirsi legittimato a puntare un’arma contro qualcun altro e uccidere”.

‘Companatica nelle Case del Popolo’

?Firenze, presentata la terza edizione della ‘Companatica nelle Case del Popolo’ che quest’anno si articola in cinque pranzi in cinque circoli in città e in provincia.

‘Companatica nelle Case del Popolo’, che parte domenica 11 febbraio, è organizzata da ‘La Scena Muta’ e da ARCI Firenze e porterà centinaia di persone a scoprire quei presìdi di socialità che sono i Circoli ARCI, nelle città e nella provincia della Toscana.

Non solo l’accoppiata cibo e musica per questa edizione, ma tante attività   diverse, già dal primo appuntamento, quello di domenica 11 febbraio alla Casa del Popolo Fratelli Taddei di San Quirico a Legnaia, dove al menù tipicamente toscano si affiancheranno le sonorità del sud dei Puerto Sureno e la proiezione del film “Poesia senza Fine” di Alejandro Jodorowsky.

A marzo, a Mercatale, i partecipanti si sfideranno in un torneo di bocce dopo aver assaggiato le specialità a base di cinghiale del Circolo, mentre a Ponte a Ema ci sarà la visita al Museo Bartali. A Vicchio, il circolo il Tiglio invita tutti a degustare i tortelli mugellani nella terrazza panoramica con vista sul lago e al Circolo La Torretta di Molino del Piano invece, i cuochi della Companatica, per la prima volta, si cimentano con un menù interamente a base di pesce, con l’antipasto che valse al Circolo il premio come miglior piatto di pesce tra i circoli della Regione.

Gimmy Tranquillo ha intervistato il presidente di Arci Firenze, Jacopo Forconi:

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