Gio 18 Apr 2024

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Siria: attacco Usa, Franca e Gb. Appello Onu, “Serve moderazione”

Gli Stati Uniti, il Regno Unito e la Francia hanno lanciato più di 100 missili da crociera e aria-terra su obiettivi militari e civili in Siria. Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, ha lanciato un appello “alla moderazione e alla responsabilità” definendo la situazione venutasi a creare con l’attacco in Siria “molto pericolosa”. “Bisogna evitare azioni che possano provocare un’escalation e peggiorare le
sofferenze della popolazione siriana”, ha affermato il leader del Palazzo di vetro chiedendo unità ai Paesi del Consiglio di sicurezza.

Donald Trump ha sciolto le riserve e, a una settimana dall’attacco chimico alla città
siriana di Duma, ha ordinato la rappresaglia in stretto coordinamento con Londra e Parigi. Lo ha fatto in diretta tv in un drammatico discorso alla nazione, in cui ha insistito sulla necessità di agire contro i crimini e la barbarie perpetrati dal regime di Bashar al Assad, definito “un mostro” che massacra il proprio popolo. E, come raccontano alcuni testimoni, i primi missili Tomahawk cadevano su Damasco e Homs proprio mentre il presidente americano stava ancora parlando, intorno alle 22 ora di Washington, le tre del mattino in Italia.
Per ora si è trattato di una ”one night operation”, un’operazione unica durata poco più di un’ora, nel corso della quale sono stati colpiti principalmente tre obiettivi, come ha spiegato il Pentagono: un centro di ricerca scientifica a Damasco, un sito di stoccaggio per armi chimiche a ovest della città di Homs e un importante posto di comando situato nei
pressi del secondo obiettivo. I missili sono partiti sia da alcuni bombardieri sia da almeno una delle navi militari americane posizionate nelle acque del Mar Rosso.

La Nato sostiene l’attacco di Usa, Gran Bretagna e Francia contro i siti di armi chimiche del
regime siriano. Lo afferma il segretario generale dell’Alleanza Jens Stoltenberg in una nota. L’azione di stanotte “ridurrà la capacità del regime di condurre ulteriori attacchi contro il
popolo siriano con armi chimiche”, aggiunge Stoltenberg, ribadendo come sia “inaccettabile” l’utilizzo dei gas.

Almeno sei soldati americani sarebbero rimasti feriti in un raid congiunto condotto da Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna contro un deposito di armi nei pressi di Homs. Lo ha
detto una fonte militare siriana alla Dpa, secondo cui nell’attacco è stato distretto il deposito nell’area di Sheen. Secondo l’agenzia di stampa di Damasco Sana, nello stesso raid sarebbero rimasti feriti anche tre civili.

Il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni è stato costantemente informato questa notte degli sviluppi degli attacchi militari in Siria, mantenendosi in contatto con i ministri Esteri e Difesa e con i vertici militari.

“Trump, insieme alla Francia e all’Inghilterra, stanotte ha attaccato con i missili la Siria. Russia e Iran dichiarano che ”ci saranno conseguenze”. Il segretario generale dell’Onu Guterres aveva avvertito: ”Si rischia escalation militare totale”. Le soluzioni devono essere politiche e non militari. Dobbiamo essere vigili, far sentire la nostra voce per la pace, chiedere che l’Onu sia chiamata a svolgere il ruolo che le compete. Chiedere che si
fermino subito i bombardamenti”. Lo afferma il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, esponente di Liberi e Uguali, in un post sul suo profilo Facebook.

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