Tajani riceve le chiavi della Città di Firenze. Nardella: “Si è sempre battuto per i valori europei”

Firenze, Antonio Tajani, ministro degli Esteri e già presidente del Parlamento europeo, ha ricevuto oggi le chiavi della città di Firenze dal sindaco Dario Nardella, in una cerimonia a Palazzo Vecchio.

“Prima come presidente del Parlamento europeo, poi ora come ministro, si è sempre battuto per i valori europei”, ha detto il sindaco di Firenze, consegnando a Antonio Tajani il riconoscimento.

“Accolgo con entusiasmo e con un senso di riconoscenza le chiavi di questa meravigliosa città italiana ed europea”, ha affermato Tajani. “A Firenze ho dedicato una parte della mia vita – ha ricordato – perché ho fatto una parte del servizio militare a Firenze e poi perché sono stato per decenni e decenni il rappresentante anche di questa città nel Parlamento europeo, quindi c’è un legame particolare con Firenze”.

Nardella ha sottolineato che “Firenze sta con chi si batte per la Ue, la nostra città ha sempre fatto dei valori europei i suoi valori di riferimento. Una cosa è l’appartenenza politica, abbiamo posizioni diverse, altro è riconoscere dei valori per cui ci battiamo insieme. È anche un modo per riconoscere che in questo nuovo governo di destra c’è una sensibilità europeista con cui dobbiamo dialogare. Perché quando in gioco c’è la Ue non si guarda al colore politico ma all’obiettivo comune”.

Nei giorni scorsi esponenti della sinistra e dell’Anpi avevano criticato la scelta, mentre alcuni assessori non hanno presenziato alla cerimonia a causa di altri impegni: “Ho trovato francamente pretestuosa questa polemica – ha detto a proposito Nardella – la capisco ma non la condivido: una cosa è l’appartenenza politica, altra cosa quando fai il sindaco, è il lato istituzionale”.

“Con i sovranismi non si costruisce l’Europa – ha affermato Nardella -, per questo dobbiamo allargare la platea con tutte le persone politiche che si impegnano a favore dell’Ue, e credo nessuno possa contestarlo a Tajani. Ho dato le chiavi della città anche a persone dal mio lato politico come David Sassoli, non bisogna guardare soltanto all’appartenenza politica ma anche alla collaborazione istituzionale”.

Inoltre, ha aggiunto Nardella, “a Firenze c’è la sede dell’istituto universitario europeo, la cooperazione con il ministero degli Esteri è fondamentale per la nostra città: io sono anche un sindaco pragmatico, se nell’interesse della nostra città possiamo intensificare i rapporti con il ministero io non mi tiro indietro, guardo all’interesse di Firenze. La città inoltre è protagonista di tanti progetti internazionali per cui lavoriamo in collaborazione con la Farnesina”.

Chiavi della Città di Firenze al ministro Tajani. Nardella: “Per l’impegno che ha profuso da presidente del Parlamento Europeo”

Firenze, il sindaco Dario Nardella consegnerà le Chiavi della Città al ministro degli Esteri Antonio Tajani, in un evento che si svolgerà a Palazzo Vecchio lunedì 30 gennaio.

Lo ha annunciato lo stesso Nardella, parlando con i giornalisti a margine della presentazione del progetto ‘Lo sport per tutti’, promosso dalla Fondazione Fiorenzo Fratini. “Tajani terrà un incontro-lezione all’Istituto Universitario Europeo la mattina – ha spiegato il sindaco Nardella – e poi sarà a Palazzo Vecchio per la consegna delle Chiavi della Città. Consegnerò le chiavi al ministro per l’impegno che ha profuso da presidente del Parlamento europeo per la diffusione dei valori europei. Valori nei quali crede fortemente la città di Firenze”.

Il sindaco ha poi fornito ulteriori spiegazioni della sua decisione e sul perchè della scelta proprio del ministro Tajani come destinatario delle Chiavi della Città: “Consideriamo queste chiavi anche uno stimolo al ministro affinché possa promuovere sempre di più una cultura del dialogo con gli altri Paesi europei, possa promuovere sempre di più una politica di integrazione e possa anche sostenere le città nell’attività di cooperazione di cui Firenze è fra le protagoniste. Sarà una giornata dedicata alla città, siamo felici di questa visita: in questa occasione avremo anche modo di rilanciare tutti i progetti internazionali che Firenze ha promosso in questi anni”.

Canapisa senza Parade e presidio Lega, in contemporanea

Pisa, sabato pomeriggio è rimasto letteralmente paralizzato gran parte del centro cittadino di Pisa, per la concomitanza di due manifestazioni contrapposte a poche centinaia di metri l’una dall’altra.

Da una parte gli antiproibizionisti di Canapisa, che per la prima volta in 19 edizioni hanno dovuto rinunciare alla street parade che è stata vietata dal sindaco leghista della città, dall’altra il presidio promosso da Lega e centrodestra per dire no alla manifestazione antiproibizionista.

La separazione tra le due antitetiche manifestazioni è stata garantita da un imponente servizio d’ordine, ed entrambi gli eventi si sono svolti in maniera pacifica.

I due presidi sono iniziati alle 16:00, a Canapisa avrebbero partecipato, secondo le agenzie di stampa, circa 800 persone che hanno animato il presidio antiproibizionista con musica, canti e interventi, mentre al presidio del centrodestra, le stesse agenzie, stimano una partecipazione di 200 persone.

Presente al presidio antiproibizionista anche la giornalista e blogger Selvaggia Lucarelli: “Sono qui a titolo personale perché ritengo sacrosanto e inviolabile il diritto a protestare e a manifestare. E se il sindaco non vuole è perché in realtà non è in grado di assicurare il decoro della città che amministra. Il corteo dove essere autorizzato e lui aveva il dovere di assicurare a tutti i pisani decoro e sicurezza. Perché se non è in grado di garantire la sicurezza di un corteo figuriamoci se è in grado di farlo per un’intera città”.

Mentre dal palco del centrodestra, il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, di Forza Italia, ha ribadito il suo “no a qualunque liberalizzazione di droghe leggere” e che oggi “a Pisa non è stato impedito di manifestare a nessuno, anzi è stata fatta una scelta di ordine pubblico legittima”. Ai manifestanti del centrodestra il sindaco di Pisa Michele Conti ha ricordato “l’impegno della Giunta di liberare la città da un corteo che l’ha violentata per 18 anni diffondendo solo degrado”.

La decisione di vietare la street parade, aveva destato non poche polemiche, anche perchè era stata formalizzata pochi giorni prima della manifestazione come si legge in un comunicato del ‘Osservatorio Antipribizionista-Canapisa: “In data 14 maggio 2019 ci è stato comunicato che non ci sarà permesso di svolgere l’annuale corteo antiproibizionista canapisa Street parade, e che l’unica forma che ci sarà consentita per manifestare le nostre idee sarà un presidio stanziale in piazza della stazione (e questo nonostante avessimo accettato il percorso che ci era stato proposto dalla questura lunedì 13 maggio, che prevedeva un corteo che partiva dalla Stazione e che sarebbe terminato prima del cavalcavia antistante il quartiere di Sant’Ermete”.

Tajani: “Lavoriamo al servizio dei cittadini per vincere a Firenze e chiudere il cerchio”

Il presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani ha partecipato questa mattina ad un’iniziativa elettorale di Forza Italia in vista delle elezioni Europee ed amministrative, a Firenze, del 26 maggio prossimo. All’incontro erano presenti il deputato di Forza Italia Stefano Mugnai, il vicepresidente del Consiglio Regionale della Toscana e  coordinatore di Forza Italia Firenze Marco Stella e il candidato sindaco per la destra, Ubaldo Bocci.

Tajani si è soffermato sui punti della campagna elettorale di Forza Italia a livello sia nazionale che locale. “Noi vogliamo cambiare il modo di governare questa città che per tanti anni è stata governata dalla sinistra – ha affermato il Presidente del Parlamento Europeo -; stiamo lavorando anche per conquistare la Regione Toscana. Vogliamo lavorare al servizio dei cittadini e vincere anche a Firenze per chiudere il cerchio, oltre ai Comuni toscani già conquistati dalla destra, come Arezzo, Grosseto, Pisa, Siena e Pistoia.”

“Stiamo lavorando come Forza Italia per dare un governo di centrodestra nell’interesse dei cittadini italiani – ha spiegato Tajani -. Oggi il governo è fermo con ripercussioni negative sull’economia: guardiamo cosa è successo con lo spread, abbiamo bruciato miliardi e miliardi di euro che potevano essere utilizzati per fare politica sociale o per aiutare imprese che assumono giovani; ora si tratta di dare un altro segnale, un cartellino rosso al Governo, per avere una coalizione di centrodestra che può risolvere i problemi del paese”.

Tajani ha ribadito che “il centrodestra è una coalizione non litigiosa, una coalizione che ha una visione comune delle soluzioni da dare per combattere la disoccupazione, per aiutare le Pmi, gli artigiani, gli agricoltori e i liberi professionisti, che sono quelli che possono creare lavoro, perché il problema principale del nostro paese oggi è il lavoro e noi ci battiamo per dare risposte ai cittadini e speranze ai giovani.”

“Ci candidiamo con candidati che possono andare a fare i deputati europei. Io sono capolista nell’Italia centrale, Berlusconi capolista in tutto il resto d’Italia: noi ci candidiamo per andare a fare i deputati europei, non per fare propaganda e poi dire ‘Va bene, votatemi, però ci va un altro’. Votate noi, e sapete che noi ci andiamo, e abbiamo dimostrato di saper contare in Europa”, ha aggiunto il Presidente del Parlamento Europeo.

“Abbiamo parlato di una colazione diversa da quella che in passato ha guidato l’Europa – ha aggiunto ancora Tajani -: è la coalizione che sono riuscito a cambiare quando sono stato eletto presidente del Parlamento europeo, formata da Popolari, Liberali, Conservatori di centrodestra, e che ci ha permesso di sconfiggere il candidato socialista che era il candidato di Renzi. Abbiamo fatto in anticipo noi di Forza Italia quello che altre forze oggi chiedono di fare in Europa.”

“Saranno i fatti a far cadere il governo”, perché così accade “quando non c’è accordo su nulla”. ha affermato Tajani. “Non hanno accordo sull’autonomia – ha spiegato – stanno facendo pagare un prezzo altissimo alla capitale d’Italia, al Veneto, all’Emilia Romagna, e la Lombardia per ripicche reciproche, non si trovano d’accordo sulle province, non si trovano d’accordo sulla Tav, non si trovano d’accordo sulle soluzioni economiche, e un governo così tiene l’Italia immobile. Già la crescita è pari a zero, chi paga il prezzo delle liti fra partiti?”.

Secondo Tajani “I governi devono essere omogenei, devono avere degli obiettivi: i contratti che hanno firmato sono pezzi di carta che lasciano il tempo che trovano, perché non servono a risolvere i problemi degli italiani. Ecco perché noi lavoriamo per creare un’alternativa di governo con persone serie, affidabili, responsabili, che conoscono i problemi”

Festa della Toscana, Rossi: ” Armando le persone avremo solo più morti”

Il governatore, Enrico Rossi, a margine delle celebrazioni della festa della Toscana è intervenuto sostenendo come “la via non può essere quella di armare singolarmente i cittadini e di dare il messaggio che si può sparare liberamente, perché questa è la via del far west.

“Assumere qualche decina di migliaia di poliziotti e garantire che questi siano davvero sulle strade e nei paesi, e dare una direttiva per non ‘considerare criminalità’ minore ladrocini e violazioni del domicilio – ha spiegato Rossi-. C’è un patto per cui lo Stato deve garantire la sicurezza e la protezione dei cittadini. Rompere questo patto è sbagliato. Quando questo non avviene siamo comunque in presenza di una sconfitta dello Stato”.

“Armando le persone, e consentirgli di sparare a chiunque si pari davanti, non si risolvono i problemi, avremo solo più morti e un’idea di Stato meno forte e meno vicino ai cittadini – ha aggiunto il governatore-.”

“Serve inoltre prendere finalmente sul serio questi episodi che sconvolgono la vita delle persone, fatti che non possono essere ridotti a ‘criminalità minore’: chi vede la sua casa violata, il frutto di tanti sacrifici, per lui quella è la più grande offesa che possa essere portata alla sua vita. Qui lo Stato deve intervenire – ha concluso Rossi -, ritornare al far west, quello sarebbe sbagliato”.

Le celebrazioni sono state aperte dall’intervento di Antonio Tajani, presidente del Parlamento Europeo: “L’Europa è l’unico continente al mondo dove non esiste la pena di morte – ha detto Tajani -. Non è un caso, e questo non perché siamo più morbidi con chi commette reati, che deve scontare in pieno la sua condanna, ma anche il peggior delinquente deve avere la possibilità di potersi pentire”.

“Mi è capitato di vedere mafiosi condannati all’ergastolo che hanno chiesto scusa pubblicamente e hanno detto che era giusto rimanere in carcere fino alla fine – ha raccontato il presidente del Parlamento-. Ma queste persone si erano pentite, e in carcere svolgevano un servizio a favore degli altri, cercando di convincere anche i loro compagni che era giusto cambiare vita, e che si poteva farlo ed essere utili agli altri anche in carcere”.

“Questo è un messaggio chiaro a favore di un valore fondamentale che collega la nostra lunga storia di europei e di italiani, questo valore si chiama libertà – ha aggiunto -. Garantire a tutti la possibilità anche di poter cambiare e poter migliorare significa garantirgli la libertà. Perché ogni essere umano è indispensabile per mandare avanti la società e il mondo”.

“Credo che il nostro compito di politici e rappresentanti delle istituzioni – ha concluso Tajani – sia quello di mettere ognuno nelle condizioni di realizzare i propri sogni e di difendere la propria libertà”.

“Quella di oggi non è solo una rievocazione: oggi la pena capitale è stata abolita solo in 106 Stati al mondo, ve ne sono altri 47 in cui è prevista dall’ordinamento, e questi coprono più della metà della popolazione mondiale, con 4mila sentenze che vengono eseguite”. Così il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani.

Nell’occasione è intervenuto anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani: “La Festa della Toscana rappresenta una solenne occasione di riflessione sulla dignità dell’essere umano. Questa iniziativa nel segno del contrasto alla pena capitale e ai trattamenti inumani o degradanti intende celebrare la secolare identità della Regione che affonda le sue radici nelle libertà comunali, confermandone la vocazione all’impegno per superare ogni discriminazione a tutela dei diritti inviolabili della persona”.

“La straordinaria scelta di civiltà del Granduca – continua Mattarella nel messaggio che è stato letto in apertura delle celebrazioni – costituisce ancora un punto di riferimento al quale la Toscana si ispira per alimentare quel patrimonio di virtù civili testimoniato dalla sua storia.”

 

 

Manovra, Tajani: “Difficile aiutare governo se non tenta accordo”

“Cambiate finchè siete in tempo, prezzo altissimo per gli italiani” queste le parole del presidente del Parlamento europeo e vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani. Ha parlato a margine della Festa della Toscana oggi a Firenze

“Questo lo dovete chiedere ai rappresentanti del governo, io posso lanciare solo un altro accorato appello: cambiate finche’ siete in tempo, perche’ i capricci di due partiti di maggioranza rischiano di far pagare un prezzo altissimo ai cittadini italiani. Per prendere voti si chiede agli italiani di pagare tanto, tantissimo e questo e’ inaccettabile”. Lo afferma il presidente del Parlamento europeo e vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani, parlando coi giornalisti a margine di un’iniziativa a Firenze.

I cronisti gli domandano se a suo avviso il governo stia vivendo un ‘momento Tsipras’, con la necessita’ imposta dalla realta’ economica di correggere la manovra. “Io mi auguro che si cominci a riflettere, sottolinea- e che ci si incominci a rendere conto, soprattutto fra gli esperti di economia dei due partiti di maggioranza, che questa manovra va verso una direzione che provochera’ danni enormi per questo Paese”.

Se vogliono cambiare, chiarisce, “sono ancora in tempo per farlo, noi siamo disposti a sostenerli, io sono disposto a fare tutto cio’ che e’ possibile per difendere gli interessi dell’Italia anche a Bruxelles, ma se non c’e’ nessun tentativo da parte del governo di trovare un accordo al di la’ di qualche tocco di cipria e’ difficile poter aiutare il nostro Paese”.

Per Tajani “e’ una questione di credibilita’. Per un Paese in cui il primo ministro dice una cosa, il vice primo ministro ne dice un’altra, e’ difficile essere credibili ad un tavolo di trattative quando non c’e’ unita’ nel governo. Sulla manovra c’e’ unita’ ma non si capisce bene”.

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