Mazzeo, Consiglio della Toscana ringrazia le forze dell’ordine

Firenze, “Un sentito ringraziamento, a nome di tutto il Consiglio regionale, alle forze dell’ordine e alla magistratura per essere arrivati alla cattura di Matteo Messina Denaro“. Lo ha detto, in apertura dei lavori del Consiglio Regionale, il presidente dell’assemblea legislativa Toscana, Antonio Mazzeo.

“Quella di ieri è stata una bella giornata per lo Stato – ha continuato Mazzeo – e, seppure dopo 30 anni, è importante sapere che è stato assicurato alla giustizia chi si è macchiato di crimini semplicemente inumani”.

Il presidente Mazzeo ha quindi rivolto “un ricordo particolare” alle “vittime della strage dei Georgofili che nel 1993 ha sconvolto Firenze, a poche centinaia di metri da qui, e in modo particolare rivolgo il mio pensiero alla piccola Nadia Nencioni, la bambina di 9 anni rimasta uccisa in quell’attentato insieme alla sorellina che aveva 50 giorni, ai suoi genitori Fabrizio e Angela, e allo studente Dario Capolicchio”.

Mazzeo ha poi ricordato che “quando era alle scuole elementari, Nadia aveva scritto una poesia che si chiamava ‘Tramonto’. I resti di quella poesia sono stati ritrovati tra le macerie e quel nome è quello che i Ros hanno dato all’operazione che ha condotto ieri, finalmente, all’arresto di Messina Denaro”.

In mattinata Mazzeo aveva incontrato a Palazzo del Pegaso,  il nuovo prefetto di Firenze Francesca Ferrandino. Un incontro conoscitivo fra istituzioni, ha spiegato Mazzeo, “con l’obiettivo di proseguire nel percorso di leale collaborazione sempre avuto sui temi della sicurezza e della presenza sul territorio al fianco di cittadine e cittadini”.

Hub vaccinali in Toscana, destinati agli ultraottantenni

Firenze, il presidente del Consiglio regionale della Toscana Antonio Mazzeo, ha scritto un post sulla sua pagina ufficiale Facebook, in cui annuncia la novità degli ‘hub vaccinali’ per quanto riguarda la vaccinazione degli ultraottantenni nella regione.

“La campagna vaccinale in Toscana continua con una ulteriore importante novità per gli over 80. – scrive Mazzeo – Da ieri, all’importante lavoro dei medici di famiglia, è stata affiancata anche l’apertura di alcuni hub vaccinali destinati proprio agli ultra 80enni”. Mazzeo ha quindi postato anche una foto della palestra di Calcinaia, trasformata appunto in un hub vaccinale “dove – scrive Mazzeo – oggi, ne sono stati vaccinati 180”.

“In Toscana, ieri, sono stati vaccinati 6811 over 80 e 2000 vulnerabili, un numero più basso dei giorni scorsi perché stiamo terminando le dosi! Ne abbiamo somministrato l’88% di quelle ricevute (una parte va conservata sempre per i richiami), contro la media italiana del 82,4% – ha continuato il presidente del Consiglio Regionale della Toscana Mazzeo – L’obiettivo resta quello di dare almeno la prima dose a tutti gli over 80 entro il 25 aprile: sono stati già vaccinati 220 mila ultraottantenni su 320 mila, ne restano 100 mila. Quest’ultima settimana sono state somministrate 60 mila prime dosi agli over 80, quindi se le forniture arriveranno regolari potremo riuscire a completare la vaccinazione di tutti gli over 80 entro due settimane”.

“Ovviamente il punto critico sono sempre le forniture: pensate che il governo nel suo piano vaccinale prevedeva di somministrare entro marzo 38 milioni di vaccini alle categorie prioritarie ma alle Regioni sono arrivate solo 12 milioni di dosi, meno di un terzo! – conclude nel suo post Facebook Mazzeo. – Più vaccini avremo a disposizione, più toscani riusciremo a vaccinare, prima potremo riaprire”.

Mps: passa risoluzione per tutela marchio, posti di lavoro e governance

Mps: una risoluzione unitaria per “dare al presidente Giani la forza di portare una posizione largamente condivisa dal Consiglio regionale”, come ha dichiarato il presidente Antonio Mazzeo, e’ stata approvata a larga maggioranza, con i voti di Pd, Italia viva, M5s, Lega e Forza Italia e l’astensione di Fratelli d’Italia.

Il testo ha sostituito le quattro proposte di risoluzione inizialmente presentate, tutte ritirate (anche quella di FdI). Approvato all’unanimita’, invece, un ordine del giorno di Fratelli d’Italia che chiama il presidente della Regione a riferire quanto prima all’Assemblea toscana i suoi intendimenti riguardo al ruolo di Fidi Toscana. La risoluzione unitaria e’ stata sottoscritta dai capigruppo Vincenzo Ceccarelli (Pd), Stefano Scaramelli (Iv), Irene Galletti (Movimento 5 stelle), Elisa Montemagni (Lega) e Marco Stella (Forza Italia).

Il Consiglio regionale, con questo atto, impegna la Giunta regionale “a proseguire il confronto istituzionale aperto con il Governo nazionale a difesa del risparmio e del credito in Toscana, nella ricerca delle migliori soluzioni tecniche possibili per garantire un futuro solido al Monte dei Paschi di Siena“. La banca e’ considerata “presidio economico e occupazionale strategico per il territorio senese e toscano, all’interno di un progetto dal respiro nazionale ed europeo”.

“Il progetto di incorporazione per fusione con altri istituti bancari trova in Consiglio Regionale una ferma contrarieta’ e da’ invece luce a un progetto di sviluppo e futuro della banca per tutto il territorio nazionale, in particolare del Centro e Sud d’Italia”. Lo ha scritto sul suo profilo Facebook il presidente della regione Toscana, Eugenio Giani.

“Il Consiglio Regionale della Toscana ha approvato oggi con una larga convergenza un documento a sostegno dell’autonomia e del rilancio del Monte dei Paschi di Siena – ha aggiunto Giani-. Apprezzo con viva soddisfazione l’aver trovato supporto al mio lavoro di questi mesi per difendere l’identita’ della banca e disegnarne un futuro fatto di mantenimento dell’occupazione e sostegno all’accesso al credito delle imprese in un momento di grave crisi economica”.

“Ci proporremo al Governo con l’indicazione che possa consentire di trovare il pareggio di bilancio, come da piano industriale, a partire dal 2023-ha concluso Nardella-con successivo sviluppo attraverso un aumento di capitale sostenuto dallo Stato e la valorizzazione sulla presenza del territorio della banca fondata nel 1472”.

Alluvione Firenze: Nardella, “Come dopo 1966 ci rialzeremo anche questa volta”

Il sindaco ricorda la tragedia dell’Arno del 4 novembre 1966 Firenze

“La piena dell’Arno devastò la città, ma grazie al lavoro dei fiorentini, degli angeli del fango e di tante persone di buona volontà, la città si rialzò. Prendiamo come esempio la loro forza: ce la faremo, anche questa volta”. Così il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ricorda sui social l’anniversario dell’alluvione dell’Arno del 4 novembre 1966.

“Il 4 novembre, è una data che segna la storia della Toscana: è infatti il cinquantaquattresimo anniversario della terribile alluvione che colpì la città di Firenze ma anche altri territori della Regione, dalla provincia di Arezzo a quella di Pisa, e credo quindi sia giusto che l’aula ricordi quell’evento”. Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, durante le comunicazioni in apertura ieri dei lavori d’aula. Mazzeo ha ricordato che l’alluvione del 1966 provocò 35 morti, dei quali 18 nella città di Firenze. ”Ricordare quella tragedia – ha concluso – è il segno di un’attenzione che dobbiamo nei confronti del nostro territorio. E sempre più dovremo porre attenzione al territorio, in modo che simili tragedie non si verifichino più”.

“1966-2020 – Dalla grande alluvione dell’Arno agli eventi meteo-climatici sempre piu’ estremi e devastanti. Analisi dei rischi e della prevenzione dalle mappe delle Autorita’ di Distretto idrografico italiane”. E’ questo il titolo del webinar organizzato dalle Autorita’ di distretto dell’Appennino Settentrionale e Centrale ed in programma oggi. Una giornata (che si terra’ in Sala Pegaso a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze) di riflessione ed analisi dei rischi e della pianificazione di interventi per la sicurezza e per programmare il futuro. Interverranno anche il presidente Eugenio Giani e l’assessore all’ambiente Monia Monni.

Pisa, asili nido, Mazzeo (Pd): “Lega continua a proporre città ingiusta, chiusa ed escludente”

Il consigliere regionale del PD Antonio Mazzeo è intervenuto circa i nuovi criteri per l’ammissione alla prima scuola dell’infanzia, decisi dalla giunta del sindaco Conti, che considerano l’anzianità della residenza un criterio privilegiato per l’accesso ai nidi comunali. A lui replica lo stesso sindaco.

“A Pisa siamo arrivati al punto che un bambino di 3 anni dovrebbe avere più diritti di un altro bambino di 3 anni. E’ semplicemente inconcepibile e rappresenta l’ennesima dimostrazione che l’unico pensiero di questa giunta leghista è quello di costruire una città ingiusta, chiusa ed escludente”. Afferma Mazzeo.

“A parte il fatto – spiega sempre Mazzeo – che la Corte Costituzionale ha già bocciato un provvedimento analogo in Veneto, considerare questo parametro a discapito del reddito è chiaramente in contrasto con la funzione sociale degli asili nido. Ma anche senza scomodare la Costituzione, ricordo che anche la legge regionale dice chiaramente che ‘nelle graduatorie di accesso i comuni applicano criteri che tengono conto della composizione della famiglia e delle condizioni di lavoro dei genitori’. Qui non si tratta di dire ‘prima i pisani’, ma ‘prima i bambini’ e ogni atto che vada contro questo principio è per me assolutamente inaccettabile”.

“Oltre agli aspetti di legittimità della proposta – prosegue Mazzeo – quello che rattrista di più è il disconoscimento delle più elementari ragioni del welfare: per Conti e la sua giunta, insomma, non ha importanza quanto si ha bisogno di un servizio pubblico e che possa restare escluso chi poi non avrà i soldi per permettersi una struttura privata. Come pure amareggia la riproposizione di un’idea di città chiusa su sé stessa, come fu nel caso della “crociata” del deputato Ziello contro gli studenti fuori sede.”

“E allora – conclude l’esponente del Pd -, voglio ribadirlo: ci sono migliaia di persone che hanno scelto Pisa e le sue eccellenze per studiare, crescere, lavorare, mettere su famiglia. Oggi il Comune sta dicendo a tanti di loro che, probabilmente, i loro figli non avranno gli stessi diritti delle persone con cui studiano e lavorano ogni giorno. Per una città con la nostra storia, la nostra cultura e la nostra tradizione questa è davvero una nuova, intollerabile ferita”.

“La scelta di dare la priorità a chi risiede nel territorio da più di tempo vuol premiare chi sceglie di radicare la propria vita familiare nel nostro territorio, senza penalizzare nessuno”. Così il sindaco leghista di Pisa, Michele Conti, interviene in merito alle polemiche sollevate dall’opposizione contro l’inserimento nel Documento di programmazione economica (punto 2 degli interventi per infanzia e asili nido) di “un criterio premiante per l’assegnazione del posto a chi è residente da più anni nel Comune di Pisa”.

Secondo Conti, “è l’ennesimo caso politico che non esiste, nel caso specifico, creando un caso da una frase estrapolata dal Documento unico di programmazione che indica gli obiettivi di lungo termine dell’amministrazione, un consigliere di minoranza ha costruito un teorema diffondendo una notizia che non esiste, sulla base della quale il criterio della storicità della residenza finirebbe per contare di più dell’Isee: non è e non sarà così”. Era stato il consigliere comunale Ciccio Auletta, della coalizione di sinistra di Diritti in comune (Pr, Possibile e Una città in comune) a sollevare il caso nei giorni scorsi.

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