🎧 Viola Park, Giani, “Stanno costruendo qualcosa che dà senso identità a Fiorentina”

“Devo dire che sono rimasto molto colpito. E’ un intervento di grande equilibrio ed impatto ambientale, non a caso era presente anche il sovrintendente Pessina”. Lo ha detto il presidente della regione Toscana Eugenio Giani sul Viola Park

“Questo – ha spiegato – è il centro che diventerà la casa della Fiorentina perché lì verrà realizzata la sede sociale, i dieci campi dove si alleneranno dalla prima squadra al settore giovanile”.

“Ho fatto i complimenti a Rocco Commisso – ha concluso Giani – a suo figlio Joseph e Joe Barone perché stanno costruendo qualcosa che dà forte senso di identità e una proiezione internazionale ancora prima che alla squadra, alla società della Fiorentina. Questa è la base su cui la squadra poi potrà dare le giuste soddisfazioni ai tifosi”.

Questa mattina a Bagno a Ripoli c’è stata una visita al cantiere del Viola Park da parte del presidente Rocco Commisso, col sindaco della Città metropolitana di Firenze, Dario Nardella, l’assessore allo sport di Firenze, Cosimo Guccione, il presidente della regione Eugenio Giani, il sovrintendente  Andrea Pessina e il sindaco di Bagno a Ripoli, Francesco Casini.

Hanno realizzato un giro nell’area dove sono da inizio febbraio scorso cominciati i lavori che porteranno alla realizzazione dei campi sportivi e delle strutture che da fine estate 2022 saranno utilizzate da tutte le squadre maschili e femminili della Fiorentina. “Il Viola Park sarà la casa della Fiorentina, qualcosa che darà una proiezione internazionale alla società”, ha commentato il governatore Giani.

 

 

Residenti S. Spirito Firenze tornano a chiedere ‘cancellata a tutela basilica’

Una lettera aperta di richiesta ufficiale di fattibilità per l’installazione di una cancellata a tutela della basilica di Santo Spirito, a Firenze, uno dei luoghi principali della movida cittadina.

E’ quanto chiesto dal comitato dei residenti di Santo Spirito che si è rivolto direttamente, tra gli altri, al presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, al sindaco di Firenze Dario Nardella, al sovrintendente Andrea Pessina e per conoscenza all’arcivescovo di Firenze il cardinale Giuseppe Betori e al prefetto Alessandra Guidi.

L’obiettivo, si legge, “è la protezione dal degrado, la sicurezza del sagrato e delle sue scalinate, facciate e abside della basilica monumentale di Santo Spirito, capolavoro rinascimentale di Firenze, tutelato dall’Unesco e progettato da Filippo Brunelleschi”.
“I cittadini residenti – viene specificato – spaventati, sgomenti testimoni del ‘mangia, bevi e fuma’, dei festini di alcool e droga si sono mossi nel 2020 con una raccolta di ben più di 500 firme contro il degrado” dell’area monumentale.

“Mi auguro che non sia una cosa troppo invasiva perché noi siamo contrari a chiudere dietro una cancellata la chiesa”. Così Andrea Pessina, soprintendente ai Beni archeologici, belle arti e paesaggio per Firenze, Pistoia e Prato, rispose ai giornalisti che gli chiedevano del progetto di chiudere il sagrato della basilica di Santo Spirito a Firenze. Una risposta che risale però esattamente ad un anno fa quando nel febbraio 2020 Psre Pagano, priore della Basilica avanzò l’ipotesi ora ribadita dai residenti. “Credo che siano temi non solo che riguardano le belle arti, ma anche altri settori dell’amministrazione quindi sarebbe opportuno fare una riflessione insieme. C’è sicuramente un problema, ma non so se questa sia la soluzione migliore, è questa la mia perplessità”, aggiunse Pessina.

Vediamo come e se i soggetti chiamati in causa dai cittadini con questa ultima lettera si confronteranno per giungere ad una posizione e soluzione condivisa.

Calcio: Pessina, sul Franchi si apre capitolo costruttivo

Soprintendente Pessina, ‘su stadio Mibact sposato nostra relazione’

Sullo stadio di Firenze “il parere che è arrivato dal Mibact ha sposato pienamente la nostra relazione inviata agli inizi di dicembre, ha anche sposato le aperture che abbiamo dato, come per esempio sullo spostamento delle curve senza abbatterle. Ora si apre un capitolo che da parte nostra vuole esser costruttivo e propositivo e io sono certo che ora sia il momento per sedersi intorno a un tavolo e vedere come possiamo immaginare il nuovo stadio Franchi”. Lo ha detto Andrea Pessina, soprintendente per l’Archeologia, belle arti e paesaggio per Firenze, Pistoia e Prato, commentando il futuro dello stadio Franchi a margine dell’inaugurazione di una mostra su Pier Luigi Nervi alla Manifattura Tabacchi di Firenze. Durante la visita guidata il soprintendente è tornato sul futuro dello stadio Franchi dopo il parere del Ministero e il progetto di riqualificazione annunciato dal sindaco Nardella.

“Abbiamo sempre capito anche la posizione della Fiorentina e di Rocco Commisso – ha aggiunto Pessina – che è un imprenditore che ritene di avere delle necessità e lo comprendiamo. Ma questa sfida la dobbiamo prendere come Nervi ha affrontato altre sfide: è troppo facile radere al suolo per costruire, il punto è trovare, con i bravissimi architetti e progettisti che non mancano, il modo per conservarlo e renderlo funzionale alle esigenze della comunità e della Fiorentina”.

Sentiamo il soprintendente Andrea Pessina

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2021/01/210129_03_PESSINA-FRANCHI.mp3?_=2

 

 

Pier Luigi Nervi, Architettura come Sfida

Fa tappa a Firenze, in Manifattura Tabacchi, la retrospettiva dedicata a Pier luigi Nervi uno tra i più noti ingegneri e progettisti del secolo scorso, in Italia e nel mondo

Lunedì 25 gennaio 2021 Manifattura Tabacchi apre al pubblico la mostra PIER LUIGI NERVI Architettura come Sfida, un progetto di Associazione Pier Luigi Nervi Research and Knowledge Management Project (Bruxelles) e Laboratorio Nervi Politecnico di Milano (Lecco), co-prodotto da Manifattura Tabacchi, in partenariato con Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato.

La tappa fiorentina dell’esposizione che celebra il grande ingegnere italiano inaugura negli spazi di Manifattura Tabacchi col titolo Pier Luigi Nervi e Firenze, la Struttura della Bellezza. Parte di un importante ciclo espositivo itinerante, la mostra racconta, trent’anni dopo la morte di Pier Luigi Nervi, la sua opera e la sua personalità che nulla hanno perduto della propria modernità fuori norma. Progettista e al tempo stesso costruttore, Nervi emerge come uomo di cultura del suo tempo e si rivela essere stato non solo architetto e ingegnere, ma poeta-architetto e artista, incredibile innovatore e accorto impresario, uomo di cultura del suo tempo alla continua ricerca di una assoluta padronanza del mezzo tecnico per infondere la Bellezza nel costruito.

All’interno dell’organizzazione da lui elaborata, che include da una parte lo studio, dall’altra l’impresa di costruzioni, la grande tradizione artigianale italiana si mette al servizio della prefabbricazione e delle dimensioni monumentali.

La costante ricerca operata da Nervi nel corso della sua lunga attività, allo scopo di far conseguire all’architettura e all’ingegneria valori artistici pari a quelli di altre arti, risulta evidente dai plastici e dalla documentazione presentati in questa esposizione che, grazie al patrimonio messo a disposizione dalla Associazione P.L. Nervi, promuove a Firenze la rilevanza culturale che egli ha avuto nella storia del nostro Paese.

“Non vi poteva essere sede più adatta della Manifattura Tabacchi per ospitare questa mostra. Non solo poiché Firenze è uno dei luoghi a ove Nervi ha lasciato importanti testimonianze del suo lavoro, ma soprattutto perché questo complesso, grazie all’intelligente intervento di recupero e restauro condotto da Aermont LLP e Cassa Depositi e Prestiti, che ringraziamo per aver accolto prontamente e con generosità la proposta di realizzare qui questo evento, è la prova più tangibile di come sia possibile far ritrovare alle architetture del Novecento la loro originaria bellezza, immaginando allo stesso tempo per questi edifici un nuovo futuro a beneficio di un’intera città e dei suoi cittadini” afferma Andrea Pessina, Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato.

L’esposizione Pier Luigi Nervi Architettura come Sfida è composta da 12 sezioni, ognuna delle quali è focalizzata su un’opera iconica della creatività dell’ingegnere oltre al modello di Manifattura Tabacchi di Firenze, selezionata dal comitato scientifico internazionale presieduto dal Prof. Carlo Olmo del Politecnico di Torino e composto dagli esponenti di numerose prestigiose istituzioni tra università, musei e centri culturali nazionali e internazionali, ha scelto di presentare Pier Luigi Nervi attraverso le principali opere iconiche. Ciascuna di esse presenta un aspetto del suo genio di progettista e costruttore e tutte ne testimoniano ancora oggi l’essenza: la bellezza delle forme e la brillante messa in opera dell’economia strutturale dei materiali.

La mostra approfondisce, tra le altre opere di Nervi, lo Stadio Municipale Berta del 1932, che ne consacra il prestigio a livello internazionale nel capoluogo toscano. L’ingegnere inizia ad esprimere appieno le potenzialità della sua progettualità: capacità innovativa, stile, ma anche saggezza imprenditoriale ed economicità che ne segneranno la carriera e i riconoscimenti all’estero.

Nel percorso espositivo si inserisce il progetto di trasformazione della Manifattura Tabacchi di Firenze, costruita tra il 1933 e il 1940 su progetto dei tecnici del Monopolio, che presenta linee architettoniche e strutture di modernità ed eleganza tali che hanno fatto ipotizzare la mano di Pier Luigi Nervi. Il recupero in atto è affrontato nel rispetto materiale e figurale del bene, in assidua collaborazione con la Soprintendenza, e affronta le note difficoltà concettuali e metodologiche proprie della conservazione dell’architettura moderna.

Il complesso sarà recuperato secondo un Masterplan risultato dai contributi successivi di Concrete, SANAA, Studio Mumbai e q-bic, che si propone di preservare lo spirito industriale dell’architettura storica con interventi di carattere contemporaneo capaci di valorizzare la monumentalità degli edifici e la qualità unica degli spazi e dei materiali. Particolare attenzione è posta nella progettazione del paesaggio, affidata al paesaggista Antonio Perazzi, dove il verde è inteso come dispositivo di rigenerazione che si riappropria dello spazio nell’ex fabbrica di sigari per creare aree comuni accoglienti, confortevoli e favorevoli all’aggregazione.

L’ambizioso progetto di riqualificazione avviato nel 2016 si propone di dar vita a un nuovo quartiere per la città e un centro per la cultura contemporanea, l’arte e la moda che sia complementare al centro storico, aperto a tutti e connesso col mondo.

 

“Abbiamo accolto con grandissimo piacere l’invito del Soprintendente e degli eredi a contribuire alla divulgazione all’opera di Pier Luigi Nervi ospitando la mostra nei nostri spazi temporanei. Manifattura Tabacchi è erede essa stessa dell’esperienza di questo progettista e imprenditore geniale e presenta nell’eleganza delle strutture e delle linee molti tratti tipici del suo lavoro. Come di consueto, abbiamo voluto intervenire con un contributo originale che si confrontasse con l’opera di Nervi, per aggiungere un contrappunto contemporaneo al corpo della mostra e proporre un’inedita occasione di suggestione e approfondimento, tra passato e presente.” Michelangelo Giombini, responsabile sviluppo prodotto di Manifattura Tabacchi

 

Plastici, copie dei disegni originali, un ampio corredo fotografico di immagini di cantiere e foto di attualità illustrano, capitolo dopo capitolo, l’intero percorso creativo di Nervi e guidano i visitatori all’esplorazione dei principali ambiti della sua attività: dal Cinema-Teatro augusteo di Napoli, una delle opere a lui più care; alla sede dell’Unesco a Parigi o l’Aula Vaticana delle udienze pontificie in Vaticano e la Torre della Borsa di Montreal, per approdare all’ ultimo progetto realizzato, l’Ambasciata Italiana a Brasilia, concepito da Nervi e dal figlio Antonio del 1969 e testimonianza dell’attività internazionale dello studio Nervi.

 

La mostra ha offerto l’occasione di rendere omaggio al grande Maestro in chiave sperimentale e contemporanea. Cinema Nervi, è un progetto realizzato in collaborazione con Parasite 2.0, collettivo di architetti formato da Stefano colombo, Eugenio Cosentino e Luca Marullo con base a Milano, Londra e Bruxelles che indaga lo stato dell’habitat umano attraverso un ibrido di architettura, design e arte. Nel dare forma a una rilettura dell’opera di Nervi e del percorso espositivo allestito negli spazi dell’ex-complesso industriale, Parasite 2.0. ha declinato il lavoro di Nervi in chiave contemporanea e interdisciplinare attraverso i linguaggi del digitale. Un approccio che affonda le sue radici nella sperimentazione esplorata da NAM – Not A Museum, il programma dell’arte contemporanea di Manifattura Tabacchi.

 

Cinema Nervi può essere considerato uno spin-off intergenerazionale della mostra che per l’occasione ha coinvolto cinque studi di architetti, designer e artisti internazionali. Prendendo ispirazione da una delle opere più care al Maestro, il Cinema-Teatro Augusteo di Napoli, Lucia Tahan (Berlino), Clube (San Paolo), Alessio Grancini (Los Angeles), The Pleasure Paradox (Milano, Amsterdam, Amburgo, Rotterdam) e Anabel Garcia-Kurland (Londra) sono stati chiamati a reinterpretare cinque delle architetture in mostra – il Palazzo del Lavoro a Torino, l’Ambasciata Italiana a Brasilia, Manifattura Tabacchi e lo Stadio G. Berta (oggi Artemio Franchi) a Firenze e la Sede Unesco a Parigi – attraverso uno strumento insolito per la progettazione nel periodo di Nervi, il video. La struttura di Cinema Nervi è da un lato un’architettura digitale, con la funzione di trasmettere online i contributi video e, dall’altro, un dispositivo fisico, visitabile all’interno dell’esposizione.

 

La mostra, frutto della cooperazione tra l’Associazione Pier Luigi Nervi Research and Knowledge Management Project e il Civa (Centre International pour la Ville, l’Architecture et le Paysage) di Bruxelles, in cooperazione con il MAXXI/Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo e con il CSAC/Centro Studi e Archivi della Comunicazione dell’Università di Parma è co-prodotta da Manifattura Tabacchi, con il patrocinio di Comune di Firenze, Università degli studi di Firenze, Fondazione Giovanni Michelucci, Ordine e Fondazione degli Architetti di Firenze, Docomomo Italia e Società Italiana per il Restauro dell’Architettura.

PIER LUIGI NERVI Architettura come Sfida

Pier Luigi Nervi e Firenze, la Struttura della Bellezza

 

Manifattura Tabacchi

Via delle Cascine 33, Firenze

 

Dal 25 gennaio 2021

Lun – Ven ore 10:00 – 17:00

Ingresso gratuito

L’accesso è contingentato in osservanza delle misure adottate dal governo italiano in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.

S.Spirito, soprintendente Pessina: contrari a chiudere chiesa con i cancelli

Il progetto è sostenuto da padre Giuseppe Pagano, priore della Basilica,  come modo per difendere il monumento dai bivacchi.

“Noi ci esprimiamo sui progetti, ad oggi padre Pagano non è ancora venuto nel mio ufficio, ho dato la mia disponibilità ad incontrarlo. È evidente a tutti che il sagrato della chiesa di Santo Spirito è uno spazio estremamente ampio, sono curioso di vedere cosa ci verrà sottoposto. Mi auguro che non sia una cosa troppo invasiva perché noi siamo contrari a chiudere dietro una cancellata la chiesa”. Così Andrea Pessina, soprintendente ai Beni archeologici, belle arti e paesaggio per Firenze, Pistoia e Prato, ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano del progetto di chiudere il sagrato della basilica di Santo Spirito a Firenze. Il progetto è sostenuto da padre Giuseppe Pagano come modo per difendere il monumento dai bivacchi.
“Mi rendo anche conto – ha aggiunto Pessina – delle esigenze manifestate da padre Pagano sulla necessità di preservare un minimo di decoro in quegli spazi, ma credo che siano temi non solo che riguardano le belle arti, ma anche altri settori dell’amministrazione quindi sarebbe opportuno fare una riflessione insieme. C’è sicuramente un problema, ma non so se questa sia la soluzione migliore, è questa la mia perplessità”.

Pessina: bene Comune Firenze su tramvia, ora progetto definitivo

Andrea Pessina, soprintendente Archeologia, belle arti e paesaggio per Firenze, Pistoia e Prato è intervenuto, a margine del convegno ‘I musei negli edifici ecclesiastici: adeguamento tutela e investimento’ in corso oggi al museo di Palazzo Davanzati organizzato dai musei del Bargello, in merito ai possibili futuri progetti dell’amministrazione fiorentina: la nuova tramvia 3.2 e la copertura dello stadio “Artemio Franchi”.

“Sulla tramvia ho registrato con molto piacere le ultime dichiarazioni dell’amministrazione comunale che ha accolto la nostra richiesta di non abbattere gli alberi su viale Matteotti e abbandonato anche l’idea di fare dei sottopassi. Attualmente siamo sereni, aspettiamo la riapertura della conferenza dei servizi nella quale ci verrà presentato il progetto definitivo”. Secondo Pessina la decisione di Palazzo Vecchio è legata “anche alla necessità di rispettare i tempi del finanziamento europeo che sono molto stretti. Il sindaco si ripropone di avere la tramvia 3.2 funzionante a breve e quindi tutto deve filare liscio, nel miglior modo possibile”.

Per quanto riguarda lo stadio della Fiorentina, ad oggi “ci sono delle esigenze diverse: la famiglia Commisso ha rappresentato quelle che sono le loro esigenze, comprensibili, di avere uno stadio moderno. Ci sono delle ipotesi come quella di coprire lo stadio che sarebbero funzionali anche alla tutela dello stesso, adesso dobbiamo capire in che misura possono essere accolte”. “Il Franchi – ha spiegato Pessina – è già stato toccato per i mondiali ’90, è una struttura destinata ad accogliere decine di migliaia di spettatori, non può non essere continuamente mantenuta e adeguata alle esigenze di sicurezza. Bisogna vedere in che misura viene chiesto di metterci le mani sopra, è lì il punto di equilibrio. Credo – ha concluso – che la proprietà stia valutando anche di andare a costruire un nuovo stadio e su questo noi non abbiamo voce in capitolo”.

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