A novembre 74 verbali dagli Ispettori Alia contro chi abbandona rifiuti

“Continua l’attività  di controllo e sanzione da parte degli Ispettori Ambientali di Alia Servizi Ambientali SpA nel territorio comunale di Firenze. Abbandono dei rifiuti fuori dai contenitori; esposizione alle postazioni interrate di carta e cartone; mancata differenziazione dei rifiuti; abbandono di materiali ingombranti per i quali non è stato richiesto il ritiro gratuito domiciliare; utilizzo improprio dei cestini:  queste le cause dei 74 verbali emessi dai 10 Ispettori Ambientali di Alia,  poi notificati dalla P.M. di Firenze, nel mese di novembre 2019.”

Secondo quanto riporta il comunicato stampa di Alia Servizi Ambientali Spa: “Sono stati 54 i verbali emessi nel Quartiere 1, in particolare nell’area Unesco, a carico soprattutto di utenze non domestiche, con un totale di 1571 interventi di controllo effettuati. Nel Quartiere 2 a fronte di 105 interventi di controllo, sono stati 2 i verbali emessi; nel Quartiere 3 su 21 interventi, 1  verbale emesso; nel Quartiere 4 a fronte di 220 interventi, 11 i verbali emessi; nel Quartiere 5 su 110 interventi di controllo, 6 i verbali emessi. Sono state 14, invece, le relazioni inviate  il mese scorso alla P.M. su specifici reati penali relativi all’abbandono di rifiuti speciali in particolare proveniente dal settore del tessile, della pelletteria e dell’edilizia.

Con i verbali di novembre, salgono a 372 i verbali emessi dagli Ispettori Ambientali di Alia Servizi Ambientali SpA da aprile (quando il numero degli Ispettori che operano sul territorio comunale fiorentino è tornato a 10) a novembre 2019.

L’attività di controllo e sanzione degli Ispettori è effettuata spesso in collaborazione con gli agenti di Polizia Municipale, che effettuano la notifica dei verbali e ricevono specifiche relazioni dall’attività investigativa degli Ispettori Ambientali.

Durante le prossime Festività natalizie e di fine Anno, l’attività degli Ispettori Ambientali continuerà regolarmente (ad eccezione del 25 dicembre 2019, 1° e 6 gennaio 2020) soprattutto nell’area Unesco del centro storico cittadino.

Le sanzioni economiche sono stabilite in 166,67 € nell’area Unesco di Firenze, indipendentemente si tratti di abbandono rifiuti o mancata differenziazione, mentre nel restante territorio comunale le sanzioni variano dai 50 € di mancata differenziazione dei rifiuti ai 166,67 € di abbandono di rifiuti. In caso di abbandono di rifiuti ingombranti o di rifiuti speciali, vista la gravità, su tutto il territorio comunale la sanzione è sempre di 166,67 €.”

In 7 mesi 298 verbali contro chi abbandona rifiuti

A Firenze in 7 mesi sono stati 298 i verbali degli Ispettori Ambientali contro chi abbandona i rifiuti. L’attività di controllo e sanzione è effettuata in tutti i quartieri cittadini.

Secondo quanto riporta il comunicato stampa di Alia: “Continua l’attività  di controllo e sanzione da parte degli Ispettori Ambientali di Alia nel territorio comunale di Firenze. Abbandono dei rifiuti fuori dai contenitori; esposizione alle postazioni interrate di carta e cartone; mancata differenziazione dei rifiuti; abbandono di materiali ingombranti per i quali non è stato richiesto il ritiro gratuito domiciliare; utilizzo improprio dei cestini: queste le principali cause dei 298 verbali emessi dai 10 Ispettori Ambientali di Alia,  poi notificati dalla P.M. di Firenze,  da aprile ai primi di novembre 2019.

Nello stesso periodo, ben 202 i verbali emessi nel Quartiere 1, in particolare nell’area Unesco,  a carico soprattutto di utenze non domestiche, con un totale di 2248 interventi di controllo effettuati. Nel Quartiere 2 a fronte di 387 interventi di controllo, sono stati 18 i verbali emessi; nel Quartiere 3 su 233 interventi, 13 i verbali emessi; nel Quartiere 4 a fronte di 456 interventi, 27 i verbali emessi; nel Quartiere 5 su 394 interventi di controllo, 22 i verbali emessi. Sono state 17,invece, le relazioni inviate nei 7 mesi alla P.M. su specifici reati penali relativi all’abbandono di rifiuti speciali in particolare proveniente dal settore del tessile, della pelletteria e dell’edilizia.

Nel centro storico monumentale ed Oltrarno l’attività si è molto concentrata sul fenomeno degli abbandoni di imballaggi di cartone da parte delle attività economiche: molti i controlli effettuati, con una media  di 10 verbali emessi ogni  settimana per errata esposizione del cartone o suo abbandono, prevalentemente serale, alle postazioni interrate nel centro storico.

L’attività di controllo e sanzione degli Ispettori è effettuata spesso in collaborazione con gli agenti di Polizia Municipale, che effettuano la notifica dei verbali e ricevono specifiche relazioni dall’attività investigativa degli Ispettori Ambientali.

Le sanzioni economiche sono stabilite in 166,67 € nell’area Unesco di Firenze, indipendentemente si tratti di abbandono rifiuti o mancata differenziazione, mentre nel restante territorio comunale le sanzioni variano dai 50€ di mancata differenziazione dei rifiuti ai 166,67 € di abbandono di rifiuti. In caso di abbandono di rifiuti ingombranti o di rifiuti speciali, vista la gravità, su tutto il territorio comunale la sanzione è sempre di 166,67 €.

“In accordo con l’Amministrazione comunale – ha dichiarato l’ing. Domenico Scamardella, Direttore servizi territoriali di Firenze per Alia Servizi Ambientali – abbiamo intensificato sia l’attività di rimozione dei materiali abbandonati o esposti in modo non corretto, che quella di trovare, tramite i nostri Ispettori Ambientali, gli autori di tali abbandoni e i comportamenti scorretti che ne derivano: sempre più spesso ci riusciamo ed è un impegno costante, quotidiano, coadiuvato anche dai tanti cittadini e gestori di attività che collaborano con Alia e che – con le loro puntuali segnalazioni –  contribuiscono, a volte in modo determinante, ad individuare i responsabili di queste scellerate azioni nei confronti dell’ambiente e della città di Firenze. Alia sta mettendo il massimo impegno nel garantire il decoro della città, ma serve l’aiuto di tutti per combattere i comportamenti scorretti di pochi che non sono più tollerabili”.”

Differenziata alla Casa Circondariale “Mario Gozzini”

?Firenze, l’ambiente protagonista anche nella Casa Circondariale Maschile “Mario Gozzini” di Firenze, l’istituto adiacente al più ampio Complesso Penitenziario di Sollicciano, oggi è stato infatti presentato un progetto di riorganizzazione della raccolta differenziata, pensato appunto per la “Città Gozzini”, che ha lo scopo di incentivare la corretta separazione dei rifiuti ed il riciclaggio di materiali.

Il progetto ha visto coinvolte le oltre 150 persone, tra detenuti e personale, presenti nell’Istituto “Mario Gozzini”, ed è stato realizzato in collaborazione con la struttura penitenziaria, Alia Servizi Ambientali SpA, Publiacqua, l’Amministrazione comunale e la Città metropolitana.

È stato previsto il posizionamento di oltre 250 contenitori all’interno della struttura (cucina, lavanderia, biblioteca, refettori, laboratori vari, aula magna, stanza ricreativa, reparti, mensa del personale, etc..). Questi punti di raccolta prevedono postazioni complete, composte dai contenitori per: carta e cartone; imballaggi in plastica, metallo, tetrapak e polistirolo; organico e residuo non differenziabile.

In esterno sono state riviste le 2 postazioni esistenti, collocate a Nord e Sud della struttura nell’anello interno, composte adesso da 8 e 6 contenitori. Inoltre, è stato richiesto di incrementare la raccolta delle pile esauste, già presente, e sono in fase di attivazione anche raccolte “necessarie” come quella dei piccoli RAEE (phon, telefonini, radio, etc..) e dell’olio esausto di origine alimentare.

In questo contesto di sensibilizzazione e trasformazione si è inserito anche l’intervento di Publiacqua, che torna a distribuire borracce. ai detenuti, caraffe per i refettori ed a programmare un’attività didattica dedicata all’acqua del rubinetto.

Gimmy Tranquillo ha intervistato l’AD di Alia Alessia Scappini, Antonella Tuoni, direttore della Casa Circondariale ed alcuni detenuti:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2019/10/191031_02_DIFFERENZIATA-IN-CARCERE_SCHIAPPINI-TUONI-DETENUTI.mp3?_=1

Firenze: installati 10 cestini compattanti a energia solare nel centro storico

In centro storico sono stati installati 10 cestini compattanti a energia solare. Essi raccolgono una quantità di rifiuti otto volte superiore a quelli esistenti. Avvisano inoltre Alia quando sono colmi, consentendo di ridurre il traffico dei camioncini di raccolta. Dotati di un sistema di compressione alimentato da un pannello solare e di comunicazione wireless. I nuovi cestini ‘Smart’ si affiancano agli 850 cestini e cestoni già presenti nel centro storico e per le loro caratteristiche saranno particolarmente utili in punti nevralgici dell’area Unesco.

Il primo di questi cestini è stato sperimentato con successo nelle settimane scorse in via Alamanni, all’uscita scale della stazione ferroviaria di Santa Maria Novella; gli altri sono adesso operativi in 10 punti del centro storico monumentale: via Cerretani angolo San Lorenzo; piazza San Giovanni angolo Martelli; via Calzaiuoli angolo piazza Duomo; piazza Signoria lato via Calimaruzza; via Calimala angolo con via Porta Rossa; via Calimala angolo piazza della Repubblica; via Calzaiuoli angolo via del Corso; via dei Cerchi angolo via del Corso; via delle Farine angolo via della Condotta; piazza del Grano, lato Loggia del Grano.

“Stiamo lavorando al nuovo piano dei rifiuti per la città di Firenze che permetterà di riordinare il sistema, innalzare la percentuale e la qualità della raccolta differenziata per immettere i rifiuti nel ciclo virtuoso dell’economia circolare, ma anche di aumentare il livello di consapevolezza e responsabilità del cittadino e delle imprese attraverso l’introduzione della tariffa premiante”, ha detto l’assessora all’ambiente Cecilia Del Re.

“Questi nuovi cestini intelligenti, provati con successo alla Stazione di Santa Maria Novella, sono ideali nei punti di altissima affluenza di turisti, soprattutto durante giornate festive. La capienza otto volte maggiore e la conoscenza dello stato di riempimento – ha dichiarato Alessia Scappini, amministratore delegato di Alia Servizi Ambientali Spa – garantiscono maggior disponibilità ad accogliere rifiuti, evitando fuoriuscite o sversamenti, assicurando più pulizia di aree molto frequentate e quindi più decoro per il centro storico”.

Plastic-free, Montemurlo sceglie polpa di cellulosa in eventi pubblici

Il Comune di Montemurlo ha fatto una scelta lungimirante: la polpa di cellulosa, infatti, può essere compostata dagli impianti di Alia. L’azienda, in una nota inviata ai sindaci, spiega che le bioplastiche devono essere smaltite nella frazione dei rifiuti non differenziabili, perché gli attuali impianti di compostaggio trattano esclusivamente residui organici (scarti alimentari) e vegetali. Unica eccezione i prodotti in fibre naturali quali pasta di legno, di mais, di riso o cellulosica che possono essere effettivamente compostabili.

La scelta, adottata dalla giunta ad inizio agosto scorso che mette al bando la plastica monouso negli eventi pubblici organizzati o patrocinati dal Comune, nelle riunioni della giunta comunale e del consiglio comunale, si è rivelata ottimale. L’amministrazione comunale, infatti, ha indicato nella delibera di giunta che la plastica monouso non biodegradabile dovrà essere sostituita con materiali prodotti con polpa di cellulosa, attualmente l’unico materiale compostabile che garantisce la qualità della frazione organica.

A confermarlo una nota di Alia di qualche giorno fa inviata a tutti i sindaci, dove si specifica che il conferimento delle bio plastiche – in attesa dello sviluppo di una filiera dedicata – “deve essere effettuato nella frazione dei rifiuti residui non differenziabili. Gli attuali impianti di compostaggio sono infatti esclusivamente nati per i residui organici (scarti alimentari), gli sfalci di verde e le potature provenienti dalla raccolta differenziata”. Alia chiarisce poi che in questa fase di transizione (l’Unione europea bandirà definitivamente l’usa e getta nel 2021) “nell’organizzazione di manifestazioni ed eventi che prevedono la somministrazione di cibi e bevande, se l’utilizzo di prodotti monouso è irrinunciabile, è possibile orientarsi verso prodotti in fibre naturali quali pasta di legno, di mais, di riso o cellulosica, effettivamente compostabili”.

“Ci fa piacere che la scelta del Comune di Montemurlo di utilizzare prodotti monouso esclusivamente in polpa di cellulosa sia stata confermata da Alia. – spiegano il sindaco Simone Calamai e l’assessore all’ambiente Alberto Vignoli – Questo tipo di stoviglie è effettivamente compostabile nella frazione organica e può essere conferito e smaltito correttamente già da oggi nell’umido. Una scelta corretta quella attuata dal Comune di Montemurlo che contribuisce sensibilmente ad aiutare l’ambiente. Basti pensare a quanti rifiuti monouso vengono prodotti durante le manifestazioni eno-gastronomiche sul territorio, che da oggi saranno smaltiti in maniera naturale e trasformati in concime”.

Il sindaco Calamai e l’assessore Vignoli però ammoniscono Alia e la spingono ad attuare le misure necessarie affinchè gli impianti di smaltimento siano adeguati, nel più breve tempo possibile, al trattamento delle altre bioplastiche, consentendo così il loro smaltimento nella frazione organica anziché finire nell’indifferenziato: “Esistono in vendita diversi prodotti realizzati con bioplastiche sui quali è indicato chiaramente che possono essere smaltiti nella frazione organica. In realtà, però, secondo la nota diffusa da Alia, non è così, perché questi materiali non possono essere inseriti nell’umido, ma devono andare nell’indifferenziato. Non è accettabile che un consumatore, che decide di fare una scelta eco-sostenibile, veda di fatto vanificati tutti i suoi sforzi. Chiediamo quindi ad Alia un particolare impegno nell’adeguamento degli attuali impianti, affinché siano pronti nel minor tempo possibile a ricevere anche altri tipi di bio-plastiche. Tutto ciò è fondamentale per consentire una maggiore diffusione e diverse alternative sul mercato di questo tipo di prodotti eco-compatibili e si consenta effettivamente al consumatore di attuare scelte amiche dell’ambiente”.

Wwf Toscana: chiarire su organico e sacchetti bio 

Wwf Toscana chiede in una nota ad Alia, azienda che gestisce lo smaltimento dei rifiuti su Firenze, Prato e Pistoia, quale sia il corretto conferimento dei rifiuti organici e di sacchetti in bio-plastica.

“Alia – sostengono il Delegato regionale Wwf Toscana, Roberto Marini e il presidente del Comitato per il Wwf di Pistoia e Prato, Marco Beneforti – asserisce che gli imballaggi in bioplastica non possono essere riciclati insieme all’organico raccolto dai cittadini e che vengono smaltiti separatamente, insieme alla plastica tradizionale” quindi “il Wwf chiede conto alla predetta società sul motivo per cui questa problematica non sia stata opportunamente spiegata alla cittadinanza, al fine del corretto conferimento dei rifiuti organici”.
In particolare, dicono gli esponenti del Wwf Toscana, la questione è “sul fatto che la bioplastica – oltre che per piatti, bicchieri e posate – viene utilizzata anche per realizzare i sacchetti in genere utilizzati per raccogliere l’umido”.
“Stante la necessità logistica di raccogliere l’organico in una qualche forma di imballaggio – è scritto nel comunicato – abbiamo chiesto ad Alia di indicare il metodo corretto da seguire. Se passa il messaggio che ‘tanto tutto va a finire nel calderone’, l’effetto può essere dirompente”.
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