Firenze: ponte Vespucci chiuso (di nuovo) a mezzi pesanti

Il ponte chiuso fino al 30 giugno per tutti i mezzi superiori alle 3,5 tonnellate. le opposizioni. “Non si vede la fine dei lavori, cittadini lo scoprono dai cartelli”

Torna la chiusura in Ponte Vespucci, a Firenze, fino al 30 giugno per tutti i mezzi
pesanti, superiori alle 3,5 tonnellate. Il percorso alternativo – come segnalato nei cartelli che indicano la chiusura – è via Sant’Onofrio, lungarno Soderini, via della Fonderia e Ponte alla Vittoria.
La chiusura ha suscitato qualche polemica da parte dell’opposizione: “Vengono deviati autobus e altri mezzi, non si intravede la fine dei lavori – ha affermato il capogruppo di Fdi
in Consiglio comunale Alessandro Draghi -. L’amaro in bocca è dato dal fatto che questi interventi non sono stati comunicati a mezzo stampa dall’amministrazione comunale. Per i cittadini, che hanno visto i cartelli affissi, una vera sorpresa”.

“Abbiamo fatto la comunicazione alle aziende di tpl – ha replicato l’assessore alla Mobilità di Palazzo Vecchio Stefano Giorgetti – ma non ai cittadini perché le auto possono passare
senza problemi”. Sul motivo della chiusura “abbiamo fatto i lavori di consolidamento sulla pila sinistra del ponte, adesso ci sono verifiche su quella destra, per capire se servono
interventi. E’ un monitoraggio, a giugno i lavori saranno completati”.

Intanto sul fronte della tramvia sabato saranno attivati i cantieri di Publiacqua in viale Lavagnini e viale Matteotti.

L’assessore Giorgetti ha rinnovato l’invito a utilizzare le viabilità alternative: “Chi arriva da viale Strozzi diretto verso piazza della Libertà – ha detto – può usare via Lorenzo il
Magnifico, ancora sottoutilizzato, per poi proseguire anche verso le Cure oppure verso Campo di Marte attraverso via Pier Capponi-via Benivieni. Per la direttrice verso la Fortezza e Statuto, invito a percorrere viale Milton, anche questo ancora poco usato”.

Firenze, FdI, denucia: spaccio in ex Campeggio Piazzale Michelangelo

La denuncia di Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale della Toscana. Il Comune replica: bonifica in agenda ma proprietario non ha ancora riconsegnato area.

“L’ex campeggio del Piazzale Michelangelo si è trasformato in un buco nero di degrado e
illegalità” con “occupanti abusivi, spaccio di droga, sporcizia, stanze del buco, fuochi accesi al chiuso con alcol etilico ed edifici fatiscenti”. E’ la denuncia di Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale della Toscana, assieme ad Alessandro Draghi e Simone Sollazzo, capogruppo FdI in Palazzo Vecchio e nel Quartiere 2 di Firenze,
che oggi hanno fatto un blitz nell’ex campeggio.

“Una ventina di persone – affermano –  qui hanno creato una piazza di spaccio. Hanno costruito giacigli di fortuna in quelli che erano i bagni e il ristorante del campeggio. Negli edifici accendono fuochi per riscaldarsi e usano bombole di gas per cucinare. La situazione rischia di precipitare ed è pericolosissima”. Per gli esponenti di FdI “sono già troppe le aree fuori controllo della città” e dunque “serve un intervento urgente da parte di Palazzo Vecchio: subito messa in sicurezza degli edifici e sgombero degli occupanti”.

Nel pomeriggio la replica di Palazzo Vecchio. “I lavori di bonifica non sono ancora iniziati perché l’area non è stata ancora riconsegnata dal concessionario nonostante un accordo di restituzione anticipata” si dice in una nota.

E ancora: “la Direzione Ambiente ha predisposto un progetto da 100.000 euro per risistemare la parte alta dell’area, dove ci sono i posti auto, allo scopo di risistemarla a verde e ricavarne anche un parcheggio pubblico per coloro che si recano in visita al piazzale Michelangelo. Progetto che è stato approvato dalla giunta comunale a seguito di un accordo per la restituzione anticipata dell’area che prevedeva la riconsegna nello stato manutentivo in cui versava al momento della concessione da parte dell’Amministrazione
comunale”.
L’esecuzione delle opere approvate con delibera è subordinata alla ripresa in consegna dell’area da parte del Comune, “che ancora però non è avvenuta – si legge – nonostante i solleciti e le intimazioni rivolte dagli uffici al privato”.

Parcheggi Firenze: arresti, opposizione “Palese e totale mancanza di controllo da parte dell’amministrazione”

”In merito, da ciò che si apprenda dagli organi di stampa, l’indagine sembra molto vasta ed i provvedimenti cautelari, anche basata su ipotesi delittuosi, molto rilevante. La cosa che desta maggior sconcerto è la dimensione, palesemente ampia e alla luce del sole, con cui venivano sistematicamente poste in essere violazioni che sono poi state attenzionate dalla magistratura.

Desta particolare allarme la possibile partecipazione di alcuni incaricati di pubblico servizio facente capo ad una società interamente partecipata dal Comune. Pur sostenendo sempre, come principio cardine di civiltà giuridica, la presunzione d’innocenza risulta particolarmente anomalo come non si sia scoperto prima questo ”modus operandi”. Qui non siamo di fronte ad una mela marcia ma, piuttosto, ad un sistema rodato, diffuso, e consolidato nel tempo”. Lo sottolineano in una nota congiunta i consiglieri comunali Ubaldo Bocci (coordinatore centro destra), Federico Bussolin (capogruppo Lega Salvini Firenze), Jacopo Cellai (capogruppo Forza Italia), Roberto De Blasi (capogruppo Movimento 5 Stelle) e Alessandro Draghi (capogruppo Fratelli d’Italia).

“Pur certi, fino a prova contraria, della buona fede dell’amministrazione si palesa una totale mancanza di controllo sulla gestione della partecipata. Appare evidente che, per le dimensioni assunte dai fenomeni citati stia, con tutta evidenzia, emergendo una ”culpa in vigilando” e da ultimo, ma non ultimo, si apprende, sempre da fonti di stampa, che tre dei parcheggiatori abusivi, tutti in arresto, sarebbero stati alloggiati all’albergo popolare, a spese del Comune di Firenze. Se questo aspetto fosse confermato – concludono i consiglieri Bocci, Bussolin, Cellai, De Blasi, Draghi – ogni commento sarebbe del tutto superfluo”.

Linea 3.2: arriva la critica delle opposizioni

In una conferenza stampa congiunta le opposizioni hanno espresso critiche sull’avvio dei cantieri per la linea 3.2 della tramvia, che collegherà Firenze a Bagno a Ripoli. Presenti Mario Razzanelli (Forza Italia), Federico Bussolin (capogruppo Lega), Roberto De Blasi e Lorenzo Masi (M5S) e Alessandro Draghi (Fratelli d’Italia).

La conferenza stampa congiunta delle opposizione ha fatto il punto sulle criticità riscontrate sulla nuova linea 3.2 della tramvia. Razzanelli, mostrando un video del tram inventato in Cina che viaggia senza binari, ha sostenuto l’esistenza di “un sistema che potrebbe eliminare l’impatto ambientale del vecchio tram voluto dalle amministrazioni di sinistra da Domenici in poi”.

In merito alla VIA (Valutazione d’impatto ambientale) della linea 3.2 ha ricordato la scadenza per la presentazione delle osservazioni (8 dicembre) dichiarando che un gruppo di lavoro sta esaminando il faldone per sollevare obiezioni che possono portare a bloccare i lavori dell’opera. Secondo l’assessore la nuova linea “distruggerebbe una parte storica di Firenze come i viali di circonvallazione e il lungarno Colombo”. “Non dimentichiamo – conclude Razzanelli – che i fiorentini hanno già bocciato nel febbraio 2008 la linea 3 della tramvia con un referendum. Ma pare che per le amministrazioni Pd la democrazia sia un optional”.

Per Bussolin invece, “il problema non è il mezzo di per sé, ma è questo progetto che è vecchio e costoso. La linea sia realizzata interamente senza pali né cordoli, e siamo inoltre perplessi su alcuni passaggi che impattano pesantemente sul traffico privato. Crediamo che i due sistemi di mobilità debbano integrarsi e non scontrarsi”.

Il capogruppo M5S De Blasi ricorda che la Soprintendenza non abbia ad oggi acquisito nulla dal Comune di Firenze, sostenendo che sia “un modo frettoloso di condurre i lavori che non prelude a nulla di buono”.

Draghi si dice “preoccupato per il previsto taglio degli alberi lungo il tracciato, ma anche per l’impatto del ponte di Bellariva e per il passaggio da viale Giannotti. La direttrice è già oggi senza i binari sotto forte stress e che con l’avvento del tram potrebbe letteralmente collassare”.

Firenze, imposta di soggiorno: ok alle nuove tariffe

Approvata la variazione delle tariffe dell’imposta di soggiorno per il 2020. Dal 1 gennaio  scatteranno gli aumenti per chi soggiorna in strutture alberghiere ed extralberghiere con caratteristiche di civile abitazione (ovvero affittacamere, case appartamenti vacanze, B&B, residenze d’epoca, locazioni di immobili ad uso turistico etc). Oltre 4 milioni in più per i servizi dedicati alla fruizione della città. Per gli alberghi, l’incremento varia dall’euro a notte a persone (1-2 stelle), a 50 centesimi per i tre stelle e 10 centesimi per i quattro stelle. Tariffa invariata invece per gli hotel a cinque stelle perché già al massimo secondo quanto previsto dalla legge.

La Giunta comunale fiorentina ha spprovato l’aumento delle tariffe dell’imposta di soggiorno che saranno in vigore dal 1 gennaio 2020. La delibera dell’assessore al bilancio Federico Gianassi è stat presentata dall’assessore al bilancio Federico Gianassi. La stima di entrata dall’imposta di soggiorno per l’anno 2019 è pari a 43,5 milioni di euro.

L’imposta di soggiorno è stata introdotta nella città di Firenze dal 1 luglio 2011. Con tale voce di entrata il Comune di Firenze finanzia la gestione di musei, teatri, eventi culturali, biblioteche. Finanziati anche la manutenzione del patrimonio storico e monumentale, oltre al finanziamento del trasporto pubblico.

 “La rimodulazione dell’imposta di soggiorno, coerente con le attuali previsioni della legge nazionale, consentirà all’amministrazione di avere a disposizione più investimenti per la città  e tutto questo senza chiedere un euro in più ai fiorentini. Ovviamente sono disponibile a lavorare con le categorie economiche interessate per condividere la finalizzazione di queste nuove risorse”, ha detto l’assessore al bilancio Federico Gianassi.

“Manca proporzionalità e troviamo iniquo che non si sia messo mano alle tariffe per gli hotel di lusso (5 euro a persona per i 5 stelle erano, 5 euro rimangono). Chi è disposto a spendere per un soggiorno in un hotel 5 stelle non ha certo problemi a pagare. Diversamente, chi preferisce situazioni più a buon mercato e le cerca sui portali online sicuramente ha più difficoltà da un punto di vista finanziario”, il commento di Alessandro Draghi, capogruppo FdI a Palazzo Vecchio.

Qui trovate la tabella con le nuove tariffe.

Sassoli a Firenze, Lega e FdI disertano consiglio comunale

Una presenza che fa discutere quella del presidente del Parlamento europeo David Sassoli nel Consiglio comunale straordinario di sabato 19 ottobre. Il sindaco Dario Nardella, dopo Richard Gere, gli consegnerà le Chiavi della Città. Molte sono le polemiche: Lega e Fratelli d’Italia diserteranno la seduta.

Sabato 19 ottobre alle ore 10 nel Salone dei Cinquecento si svolgerà un Consiglio comunale straordinario su “L’eredità di Giorgio La Pira nell’Europa di oggi” con la partecipazione del presidente del Parlamento Europeo David Sassoli. La polemica fiorentina sulla gestione del Consiglio Comunale si riaccende di nuovo con l’opposizione di Lega e Fratelli d’Italia che diserteranno la seduta di sabato.

La Lega, gruppi di quartiere inclusi, saranno assenti. “Il gesto vuole sottolineare la nostra avversità a questa impostazione di Europa di cui Sassoli ne è l’emanazione diretta: quella dei burocrati, degli accordi contro l’Italia e dell’immigrazione clandestina”, sono le parole del Gruppo Lega Salvini Firenze. Anche il vice presidente del Consiglio Comunale Emanuele Cocolini ha deciso di non essere presente “in segno di protesta per il modo fazioso con cui Sassoli interpreta il suo ruolo di Presidente”.

Si aggiunge Fratelli d’Italia che sceglie di non essere presente per manifestare il proprio dissenso contro il presidente del Parlamento europeo Sassoli. “Potevo comprendere un intervento di cortesia del Presidente Sassoli durante un normale Consiglio non la convocazione, straordinaria, voluta dalla maggioranza del Pd fiorentino per pavoneggiarsi, con tutte le spese che esso comporta, compresa la camera d’albergo per l’illustre ospite”, è il commento del capogruppo Alessandro Draghi.

“Nonostante la presenza istituzionale di un’importante carica, sarò a Roma a manifestare con tutto il centrodestra per chiedere di tornare al voto”, ha dichiarato Jacopo Cellai di Forza Italia mentre il collega Mario Razzanelli farà invece un intervento durante il dibattito in Palazzo Vecchio. “Domani il centrodestra torna in piazza insieme contro il governo delle tasse e delle manette come dice Berlusconi. E io non voglio mancare. E’ un Consiglio comunale suggestivo, anche se avevamo suggerito un titolo più attinente al senso dell’Europa oggi e avevamo chiesto, invano, che potessero intervenire i parlamentari europei eletti nella Toscana centrale”, ha aggiunto Cellai.

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