I Pirati della Plastica di Livorno tornano in azione domenica 21 febbraio

Sono un gruppo di volontari che su Facebook conta 1300 membri e  che opera prettamente sul litorale livornese alla caccia della plastica che finisce o che viene buttata a mare.

Numerosi gli eventi messi in atto in questi anni coinvolgendo grandi e bambini. Il prossimo appuntamento domenica 21 al moletto s.jacopo con pulizia a terra e dei fondali.

Chiara Brilli ha intervistato Simone Guerrieri, fondatore del gruppo e pescatore subacqueo

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“Partii due anni fa appena tornato da Barcellona dove lì mi avvicinai a questa bellissima iniziativa di volontariato raccattando la plastica sulla Barceloneta beach. Tornato a Livorno durante una battuta di pesca subacquea, vidi un pesce,  che al posto dei piccoli pesci mangiò una cannuccia di plastica e da lì ho iniziato a ripulire il nostro litorale con la mia bretoncina Lady… pian piano ho visto che le persone di svariate età mi volevano venire ad aiutare… E così fu… Iniziammo a diventare sempre di più” racconta Simone. 

“Fino a farci conoscere da associazioni che operavano sul territorio fornendoci oltre all’incoraggiamento anche degli strumenti per farci fare le pulizie in maniera più sicura. Per ritrovarsi in maniera più semplice creai la pagina facebook dei PIRATI DELLA PLASTICA  e da lì iniziai a creare eventi e sondaggi per le pulizie future…  Per tutte  abbiamo avuto il sostegno da parte del Comune di Livorno e di Aamps per lo smaltimento di rifiuti. Bisogna lasciare un futuro migliore il mare e la terra ha bisogno di noi e di più rispetto da parte di noi suoi ospiti”.

I “Pirati della plastica”, dopo lo stop imposto dal Coronavirus, sono tornati in azione nel maggio scorso con le loro consuete pulizie lungo la costa livornese alla Terrazza Mascagni e  si sono dedicati a ripulire le numerose aree verdi presenti. Dopo sono scesi in acqua per rimuovere da quel tratto di mare numerosi rifiuti tra cui bottiglie, mozziconi di sigarette e tante, tantissime mascherine.

Mareggiata Livorno: danni a Terrazza Mascagni, proroga allerta arancione

Il sindaco di Livorno, Luca Salvetti, questa mattina ha effettuato un sopralluogo alla Terrazza Mascagni, accompagnato dai tecnici del Comune, per valutare i danni causati dalla mareggiata provocata dal forte vento di Libeccio che ha soffiato per due giorni con una intensità che ha raggiunto i 110 km/h. Nuova allerta meteo dalla sala operativa unificata della Protezione civile.

E’ prorogato il codice arancione per mareggiate dalla notte di oggi,domenica 24 gennaio fino alla giornata di lunedì 25. In particolare dalla notte di domani è previsto il rapido aumento del moto ondoso a nord dell’Elba fino a mare agitato o molto agitato; tendenza ad attenuazione del moto ondoso dal pomeriggio.
Nel pomeriggio di oggi sono poi previste residue precipitazioni nelle zone interne ma da domani, lunedì, è attesa una nuova perturbazione alla quale si assoceranno forti venti occidentali, piogge sparse e deboli nevicate in Appennino a quote medio-basse.

Prorogato il codice giallo per il vento, di cui è atteso da lunedì 25 il rinforzo da ovest, sud-ovest, con forti raffiche su nord Arcipelago, aree costiere centro-settentrionali e zone collinari limitrofe. Tra la  tarda serata di oggi, domenica, e le prime ore di domani sono previste locali formazioni di ghiaccio nelle zone interne. Dalla sera di lunedì 25 gennaio, locali formazioni di ghiaccio nelle zone interne della regione e anche in prossimità della costa.

I danni maggiori si sono verificati nel tratto compreso tra la terrazza Mascagni e i Bagni Pancaldi Acquaviva, dove la forza delle onde ha abbattuto la parte alta della spalletta, divelto la pavimentazione e invaso la strada di detriti. Il tratto di strada interessato è stato chiuso al transito veicolare e riaperto questa mattina, domenica 24 gennaio, alle 8.00, in seguito all’imponente intervento di Aamps, che con mezzi a pala gommata e multibenna e spazzatrici, ha rimosso il materiale portato dal mare (pietre, legno, alghe, ecc…).

“La situazione climatica sta cambiando – ha detto il sindaco Salvetti ai giornalisti presenti al sopralluogo – e le mareggiate sono sempre più forti con effetti devastanti. Detto questo al momento bisogna evidenziare tre elementi fondamentali: il primo è capire se si può alleggerire il peso della mareggiata con frangiflutti dove le onde arrivano fino alla passeggiata; il secondo punto è la scelta di fare un intervento di somma urgenza per ripristinare il tratto di spalletta e strada danneggiato e contemporaneamente accelerare il rifacimento della Terrazza Mascagni partendo dai luoghi ammalorati; il terzo punto è l’importanza del pronto intervento della Protezione Civile Comunale e della Polizia Municipale, che con Aamps hanno lavorato giorno e notte per mantenere la zona circoscritta e in sicurezza, togliendo i detriti dalla strada nel più breve tempo possibile”.

 

Livorno, Aamps: da gennaio 450 bici rimosse

450 sono le biciclette rimosse da Aamps a Livorno da gennaio 2019.  60 nuove rastrelliere saranno posizionate in varie parti della città. Il Comune di Livorno sta individuando nuove modalità per riutilizzare le bici che non vengono ritirate. Chiesta inoltre la collaborazione dei cittadini per combattere il degrado delle strade. “L’abbandono dei mezzi a due ruote nelle strade crea degrado determinando una perdita del senso di sicurezza dei cittadini. In una strada pulita e ben tenuta le persone si sentono meglio”, ha dichiarato l’Assessora alla Mobilità Giovanna Cepparello.

Il dato è stato reso noto dalla conferenza stampa tenuta dall’Assessora alla Mobilità Giovanna Cepparello, con Aamps e Polizia Municipale. “L’intenzione dall’Amministrazione è di coltivare un approccio integrato affinchè gli abbandoni possono essere segnalati all’Urp del Comune di Livorno, alla Polizia Municipale o all’Aamps da parte dei cittadini”, ha detto l’assessora.

Da gennaio ad oggi l’Aamps ha effettuato 10 interventi di recupero rottami di biciclette abbandonate, 25/30 mezzi ogni volta, di cui l’80% negli ultimi tre mesi. La maggior parte dell’abbandono avviene in zona stazione e nel centro cittadino. In media in un anno vengono raccolte 4 tonnellate di materiale ferroso (400 kg circa a intervento) per un costo totale per Aamps di 2000 euro. Il costo viene mitigato dalla vendita del materiale ferroso ad una ditta di Pontedera che provvede alla fusione.

Livorno: chiuso asilo nido per rischio topi

La chiusura temporanea del nido al Centro Infanzia Alveare (all’ex Teatro San Marco), per il rischio di presenza di ratti, è stato disposta con ordinanza del sindaco. Il provvedimento, in via precauzionale, è stato preso dopo la segnalazione da parte di Aamps. Disposti i controlli per escludere la presenza dei roditori. Il nido rimarrà chiuso fino a venerdì 11 novembre compreso.

In via precauzionale, è stata disposta la chiusura temporanea a Livorno del nido al Centro Infanzia Alveare. La misura è necessaria per consentire controlli ed escludere la presenza di topi nella struttura. La segnalazione è giunta da Aamps visti i precedenti rilevamenti negli anni scorsi per una infestazione di ratti. L’azienda questa mattina ha ritenuto necessario effettuare ulteriori controlli. Il Comune di Livorno spiega che il nido rimarrà chiuso da oggi fino a venerdì 11 ottobre per “disporre gli interventi di disinfestazione e manutentivi necessari”.
Effettuato un sopralluogo congiunto con i tecnici del dipartimento di igiene e sanità pubblica della Asl, con gli stessi operatori di Aamps e gli uffici tecnici del Comune. Da qui la decisione di predisporre la chiusura temporanea. I controlli interessano esclusivamente il nido mentre la scuola dell’infanzia situata nel complesso funziona regolarmente.

Livorno, rifiuti: dimissioni in blocco vertici di Aamps

Dimissioni in blocco dei vertici di Aamps, la partecipata al 100% del Comune che a Livorno si occupa di raccolta di rifiuti e igiene ambientale.

Sabato scorso è stata convocata l’assemblea che prevedeva all’ordine del giorno gli assetti societari dei vertici di Aamps e ieri mattina sono arrivate sul tavolo del sindaco le dimissioni dell’amministratore unico Federico Castelnuovo e del dg Paola Petrone, entrambi entrati in carica sotto la precedente amministrazione dei Cinquestelle. Tra 15 giorni, spiegano dal Comune, sarà convocata l’assemblea per nominare i nuovi vertici dell’Azienda Ambientale.

“Ringrazio i vertici Aamps per il lavoro svolto – ha detto il sindaco di Livorno Luca Salvetti (Centrosinistra) – ora inizia un nuovo percorso, una stagione in cui sarà prioritaria la rimotivazione dei lavoratori che sono i principali alleati dell’azienda. Per la dirigenza abbiamo una rosa di nomi, vere e proprie eccellenze in ambito di gestione rifiuti e provata esperienza. Proseguiremo con la raccolta differenziata, migliorando i servizi al fine di non danneggiare cittadini e lavoratori e puntando ad un sistema di raccolta rifiuti intelligente”.

Livorno: Aamps, sciopero contro privatizzazione servizi 

Sciopero e manifestazione domani a Livorno, in piazza del municipio dalle 8:30 alle 13, dei lavoratori Aamps, municipalizzata livornese dei rifiuti, contro “l’inesorabile privatizzazione dei servizi dell’azienda, sempre meno pubblici e sempre più privati”. Lo annuncia la Fp Cgil provincia di Livorno e della rsu Fp Cgil di Aamps.

“Dopo la privatizzazione della raccolta ingombranti stradale e su chiamata, della raccolta di sfalci e potature, call center, ufficio Tia-Tari, consegna mastelli, per fare alcuni esempi – sottolinea il sindacato in una nota -, siamo alla privatizzazione del servizio ‘core’, la raccolta porta a porta affidata ad Avr per il pentagono del Buontalenti, che continua ad essere affidata ad un’azienda privata”.

Per Cgil e Rsu, “oltre alla privatizzazione dei servizi, assistiamo allo schiaffo inferto ai lavoratori precari a cui è stata negata l’applicazione del decreto dignità del ministro Di Maio, che sarebbe entrato in vigore il primo novembre di quest’anno, per tutti i lavoratori tranne quelli della partecipata del Comune di Livorno, a cui sono stati rinnovati i contratti il 31 ottobre 2018 per evitare l’applicazione della nuova norma”.
Critiche anche contro “il comportamento dell’Azienda che non garantisce la necessaria sicurezza ai lavoratori e ai cittadini, che da troppo tempo lamentano il mancato rispetto del codice della strada”.
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