Ven 26 Apr 2024

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Strage di Viareggio: Comune rinuncia a parte civile in appello bis

Il Comune di Viareggio (Lucca) rinuncia alla costituzione di parte civile nel processo di appello bis sulla strage ferroviaria del 29 giugno 2009 che si sta svolgendo a Firenze. Il legale di parte civile ha indicato la stima di una cifra totale dei risarcimenti erogati a vario titolo in 13 anni dal disastro.

Durante il processo di appello bis per la strage di Viareggio del 29 giugno 2009, la corte di Firenze ha chiesto all’avvocato Graziano Maffei, che assiste il Comune di Viareggio, se l’ente volesse rinunciare a comparire nel processo come parte e il legale ha risposto in modo affermativo. Per il Comune di Viareggio nel marzo scorso c’è stata quietanza di un risarcimento residuale da 200.000 euro per danno morale per il tramite della compagnia assicurativa Generali, mentre già a suo tempo era stato liquidato al municipio 2,8 mln di euro per danno patrimoniale.

La rinuncia a proseguire come parte civile è spiegata col fatto che il Comune non manterrebbe altre pretese di risarcimento nel procedimento. Poi l’avvocato Maffei ha continuato la discussione come legale della famiglia Piagentini, in rappresentanza di Marco Piagentini e del figlio Leonardo, gli unici superstiti del nucleo familiare. Tra le 32 vittime del disastro ferroviario ci furono infatti la moglie di Marco Piagentini, Stefania Maccioni, e i figli Lorenzo e Luca di 2 e 5 anni. Marco Piagentini riportò ustioni sul 95% del corpo e ebbe una degenza di sei mesi a Padova. Anche oggi è presente in aula. L’udienza odierna è la seconda dedicata alle parti civili.

Tra enti e privati cittadini nel tempo “sono stati risarciti 70 mln di euro per i danni” causati dal disastro ferroviario a Viareggio (Lucca) il 29 giugno 2009, “sono state soddisfatte in tempi stretti le posizioni di 6-700 soggetti”, cosa possibile anche perché “gli imputati avevano diligentemente stipulato polizze assicurative. I risarcimenti scattarono su impulso degli imputati sia italiani sia stranieri” e ciò avvenne “in una fase in cui c’era incertezza su cosa era accaduto e non si sapeva nulla”. Lo ha affermato l’avvocato Claudio Labruna di Napoli che difende da responsabili civili le società ferroviarie Gatx Rail Austria Gmbh e Gatx Rail Germania Gmbh.

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