Da settembre 400 docenti in meno in Toscana, 115 (68 in piĂą rispetto alla riduzione collegata alla denatalitĂ ) a Firenze e provincia, con i settori piĂą colpiti superiori e attivitĂ di potenziamento. Lo sottolinea il segretario generale Flc Cgil Firenze Emanuele Rossi.
“Il Governo vuole impoverire la scuola pubblica e la sua funzione emancipativa, per farne uno strumento di disciplinamento e selezione sociale. Da parte nostra non cesseremo di contrastare questo progetto, forti di un consenso ampio e crescente tra chi lavora, come dimostrato dalle recenti elezioni Rsu” lo dichiara il segretario generale Flc Cgil Firenze Emanuele Rossi presentando la stima di 400 docenti in meno sull’anno scolastico prossimo venturo.
“Se fino all’anno scorso il taglio alle classi e ai docenti era inferto con la giustificazione del calo delle iscrizioni (fenomeno drammaticamente reale)”, osserva in una nota il sindacato, “quest’anno c’è qualcosa di piĂą, che si chiama Patto di stabilitĂ e Legge di bilancio 2025. E’ infatti a causa delle nuove politiche di rigore decise dall’Unione europea e dal nostro governo che siamo di fronte a una nuova stagione di tagli alla spesa sociale e all’istruzione”.
“Nel licenziare la Legge di bilancio 2025 il Parlamento ha poi deciso di ridurre di circa 6000 unitĂ i docenti nelle scuole italiane, di cui quasi 400 saranno in Toscana e ben 115 a Firenze e provincia; nel mentre ha deciso di tagliare piĂą di 2000 posti di personale Ata dal 2026” sottolinea ancora la CGIL.
La Cgil ricorda che in particolare nel territorio della provincia di Firenze, che conta 106 istituti di cui 69 comprensivi e 37 superiori, il prossimo anno scolastico siederanno ai banchi delle nostre scuole poco piĂą di 114.000 studenti, con una riduzione drastica di quasi 1500 rispetto all’anno precedente, di cui 1130 nella scuola primaria.
Solo in virtĂą di questo fenomeno, secondo la logica contabile applicata in questi anni dal ministero, le nostre scuole perdono 47 posti di docente; però con la mannaia della legge di bilancio il numero di posti perduti arriverĂ , come si diceva, a 115, 68 in piĂą rispetto alla riduzione collegata alla denatalitĂ . Questi posti ulteriori che andranno a sparire verranno sottratti in particolare al cosiddetto “potenziamento”, insieme di attivitĂ aggiuntive programmate dalle scuole per dare risposte alle piĂą svariate esigenze dei propri studenti: dagli sportelli di recupero ai corsi di alfabetizzazione.