Ven 26 Apr 2024

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Renzi, presenta ‘Firenze’: “Oggi parlo di bellezza, non di chiacchiericcio politico”

“Tentare di raccontare Firenze in modo innovativo e diverso non è semplice, è un azzardo, ma è un azzardo che per me era un sogno”. Lo ha detto Matteo Renzi, presentando in anteprima alla stampa il documentario ‘Firenze secondo me’ che andrà in onda sabato in prima serata, alle 21,15 sul canale “Nove”.

Renzi promette una Firenze “non da cartolina”, ma una Firenze secondo “la mia visione della città, e come tale parziale, anche perché nessuno può aver uno sguardo universale su Firenze”.

L’ex premier ha sottolineato che “trovare qualcuno che accettasse questa sfida non era la cosa più semplice, e in particolar modo nel mondo televisivo. E’ naturale che il giorno dopo in cui hai perso il potere è più difficile trovare delle persone che ti prestano ascolto, che ti dedicano attenzione.”

“E mi ha molto colpito che vi fosse qualcuno che – ha sottloineato l’ex primo ministro -, negli anni di Palazzo Chigi, pur conoscendoci, non mi aveva mai telefonato, ci siamo scambiati qualche sms ogni tanto, e che dopo nel momento in cui invece io ho lasciato il potere mi ha detto ‘Guarda, questo progetto è talmente pazzo che piace anche a me, e lo facciamo insieme’. Per questo vorrei ringraziare Lucio Presta dal profondo del cuore per avere accettato questa questa pazzia.”

Oggi “non mi occupo del congresso del Pd e del chiacchiericcio politico quotidiano”, ma “parliamo di bellezza”. Ha aggiunto Matteo Renzi. Ai giornalisti che gli ponevano domande di politica nazionale, ha risposto continuando a parlare della città e del documentario, con qualche riferimento alla sua esperienza di premier. “Quando facevo il capo del governo mi prendevano in giro su Firenze, era tutto un ‘ci vediamo a Firenze’, e in più di una circostanza è stata sede di incontri internazionali, qual è secondo me sua vocazione e suo destino. La discussione di oggi sul Pd, sul centrosinistra e su tutto il resto non ha ragione d’essere”.

“Qui parliamo di bellezza – ha affermato ancora Renzi – quando entri in un museo, questo ti interpella, ti interroga. E’ il significato profondo della bellezza. Non è un caso che il documentario parta da Palazzo Pitti e si concluda a Palazzo Pitti, dove Dostoevskij scrisse la frase ‘la bellezza salverà il mondo’. Messaggio di natura culturale e di politica con la P maiuscola.”

“Se fossi in una sede politica parlerei del ministro competente” sul progetto di potenziamento dell’aeroporto di Firenze, “ma non siamo in una sede politica, e il ministro non è competente. Oggi ci sono i finanziamenti – ha spiegato Renzi – e finalmente siamo alla conferenza dei servizi. E’ molto complicato far partire un’opera pubblica, ma ci siamo. Mi ha colpito che alla conferenza dei servizi del 7 dicembre scorso sia stato eccepito solo un problema legato a un orto a 11 km dalla pista, quindi tutto il resto mi pare di capire che è stato risolto. Immagino che nella prossima conferenza dei servizi a gennaio si dia il via libera ufficiale a un’opera che non solo serve alla città ma è fondamentale per il sistema toscano.”

“Abbiamo mostrato la ‘Piagnona’, la campana che i fiorentini decisero di prendere a frustate quando fu ucciso Savonarola: da qui abbiamo parlato di che fine fanno coloro che investono sul populismo ante litteram, di questo si parlerà”. Ha concluso Renzi.

La Piagnona è custodita oggi nel Convento di San Marco nel capoluogo toscano.

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