Dom 28 Apr 2024

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Reddito cittadinanza: Rossi, non siamo contrari ma c’è norma stupida

“Non siamo contrari al reddito di cittadinanza, e siamo favorevoli a una leale collaborazione con lo Stato”. Lo ha affermato Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, illustrando oggi alla stampa la decisione presa ieri dalla giunta, e annunciata in serata, di presentare ricorso alla Corte costituzionale affinché valuti la decisione del Governo sulle graduatorie dei concorsi e l’attivazione di un concorso per reclutare il personale dei Centri per l’impiego, con l’intenzione di assumerlo a tempo indeterminato.

“E’ un ricorso su una norma della legge di bilancio che possiamo definire superstupida, che blocca lo scorrimento delle graduatorie degli idonei nei concorsi per la Pubblica amministrazione”, ha spiegato Rossi, annunciando che “porteremo alla prossima riunione di giunta, con la variazione di bilancio, un articolo dove autonomamente ci regoleremo in materia di scorrimento delle graduatorie. Dopo indiremo il bando per le assunzioni nei Cpi: assumeremo i 60 che abbiamo già deciso di assumere, e diremo che l’amministrazione attingerà da chi sarà idoneo anche per le altre figure programmate, come nostra quota parte dei 4000 che sono stati già decisi”.

L’assessora al lavoro Cristina Grieco, nel corso del briefing, ha ricordato che in Toscana
“abbiamo più di 400 addetti nei Centri per l’impiego: oltre a questi abbiamo già deciso di indire un concorso per una sessantina di nuovi addetti da assumere”.
A questi, ha spiegato, “se ne aggiungono più o meno 280 sui 4.000 a livello nazionale”, i navigator dei Cpi, “per cui ci sono già risorse stabili a decorrere sui bilanci 2019, 2020 e
2021, per cui stiamo aspettando il decreto di riparto, che manca, come manca la norma che dice che possiamo derogare ailimiti di capacità assunzionale: appena il governo ci darà
questi strumenti speriamo di poter scorrere la graduatoria del primo concorso”.
I 4.000, ha ricordato Grieco, “sono la parte data alle Regioni da subito. Poi ci sono 1.600 addetti a livello nazionale che erano già previsti in un piano di rafforzamento concordato
con l’allora ministro Poletti, sono lì da dicembre 2017: per adesso dovremmo fare tempi determinati, stiamo chiedendo al ministro risorse per metterli dentro in un’ottica di stabilità, e il ministro ha detto che ci dovrebbero essere”.
Sui restanti 6.000 navigator di Anpal Servizi “c’è un confronto in corso con il ministro, non c’è ancora accordo” sulle modalità di assunzione, per cui “se viene rispettata la
Costituzione benissimo, se non sarà così ricorreremo anche su questo”.

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