Ven 26 Apr 2024

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Rapì bimba e minacciò ucciderla: 27enne patteggia 4 anni

Ha patteggiato una pena di quattro anni di reclusione  il 27enne che il 18 marzo scorso rapì una bimba di 2 anni, strappandola dalle braccia della madre in un centro di accoglienza di Borgo San Lorenzo (Firenze), e poi minacciò di ucciderla e gettarla nel fiume Sieve.

La richiesta di patteggiamento, concordata con la pm Benedetta Foti, era stata presentata al giudice dopo un decreto di giudizio immediato disposto nei confronti del 27enne. L’uomo,Michael Anokwute, di origine nigeriana,  era accusato dei reati di sottrazione di minore, sequestro di persona, lesioni personali aggravate, violazione di domicilio e resistenza a pubblico ufficiale

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, si era allontanato dal centro di accoglienza di Borgo San Lorenzo, dove era residente, alcuni giorni prima del fatto, dopo una denuncia per maltrattamenti e violenza sessuale presentata dalla moglie (e l’immediato trasferimento di lei e della figlia in un centro protetto). Il 18 marzo si ripresentò con l’obiettivo di prendere in ostaggio un bambino, magari il figlio di uno dei connazionali che avevano testimoniato contro di lui, per chiedere che la moglie e la figlia tornassero. Così sfondò la porta di uno degli appartamenti e strappò dalle braccia di una donna una bimba di 2 anni, poi scappò via, inseguito dai carabinieri, fino a entrare nel fiume Sieve, minacciando di colpire la piccola con un bastone e poi di gettarla in acqua. I militari riuscirono a bloccarlo e a recuperare la piccola, che fu portata al pediatrico Meyer dove le fu diagnostico uno stadio di lieve ipotermia.

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