Gio 9 Mag 2024

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Qualità vita: tranne Prato e Pistoia peggiora in tutte le province della Toscana

Secondo l’indagine pubblicata oggi da Il Sole 24 Ore, la capofila in Toscana  rimane Firenze, che però in un anno scende dal terzo al sesto posto, finendo giù dal podio.

Come sempre  le  classifiche della Qualità della vita pubblicate oggi da Il Sole 24 Ore sono la sintesi dei punteggi accumulati in sei gruppi di indicatori: ricchezza e consumi; affari e lavoro; demografia, società e salute; ambiente e servizi; giustizia e sicurezza; cultura e tempo libero. Tutte le province della Toscana, a eccezione di Prato e Pistoia, perdono posizioni.

A livello nazionale la città in cui si vive meglio in Italia è Udine.   E’ la prima volta che la provincia di Udine sale sul gradino più alto, entrando così nella storia della classifica che misura il benessere della popolazione, dopo essersi piazzata tra le prime dieci solamente tre volte dal 1990 a oggi.

Suonano più come delle conferme, invece, il secondo e il terzo posto di Bologna, vincitrice dell’edizione 2022, e Trento. Bergamo (quest’anno capitale della cultura insieme a Brescia) sale al quinto posto.

Tosnando alla toscana, la capofila a livello regionale rimane Firenze, che però in un anno scende dal terzo al sesto posto, finendo giù dal podio. Dopo Firenze,  Pisa al 21/o posto (-11 posizioni rispetto all’anno scorso), Siena al 30/o posto (-26 posizioni), Prato al 31/o posto (+14 posizioni), Arezzo al 45/o posto (-8 posizioni), Lucca al 63/o posto (-16 posizioni), Pistoia al 64/o (stabile), Livorno al 66/o (-14 posizioni), Massa Carrara al 72/o posto (-12 posizioni), Grosseto al 74/o posto (-17 posizioni).

Tra le prime dieci anche Milano. Mentre Roma si ferma al trentacinquesimo posto, perdendo quattro posizioni. Anche questa edizione fotografa nella seconda metà della graduatoria una concentrazione di città del Mezzogiorno, con l’unica eccezione di Cagliari al 23esimo posto.

A chiudere la classifica è Foggia che torna a vestire la maglia nera dopo dodici anni. A precederla Caltanissetta e poi Napoli al terz’ultimo posto che nonostante ‘l’effetto scudetto’ sul turismo (non rilevato nei dati presi in esame) è penalizzata – secondo l’indagine – dalla densità abitativa, dalla criminalità predatoria in ripresa, dagli scarsi dati occupazionali e da un saldo migratorio sfavorevole.

 

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