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Gio 26 Giu 2025
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ToscanaCronaca🎧 Prato post Bugetti, cosa accadrà

🎧 Prato post Bugetti, cosa accadrà

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Cosa accadrà a Prato dopo le dimissioni della sindaca Bugetti? L’effetto domino, l’arrivo del Commissario e la calma apparente del Pd.

E adesso è il momento della resa dei conti. In senso letterale, perché Prato si appresta a conoscere un limbo amministrativo (con conseguenze anche sul piano politico), che potrebbe traghettare la città fino alla prossima finestra elettorale, con tutta probabilità a primavera 2026.

Sarà più lunga del periodo di governo Bugetti, appena un anno. La nuova fase si chiama commissariamento, arriva a seguito delle dimissioni della sindaca come da art. 53 del Testo Unico degli Enti locali. Passati venti giorni, diventeranno efficaci e irrevocabili. A domino, decadono tutte le figure nominate da Ilaria Bugetti, quindi il segretario comunale, il direttore generale, staff e altri incaricati.

L’avvio del procedimento del consiglio comunale avviene con decreto del presidente Mattarella su proposta del Ministero dell’Interno, dopo di che ecco il commissario prefettizio, figura tecnica cui spetta portare fuori dalla bufera la macchina comunale.

Ci resta, seppure simulando calma apparente, il Partito Democratico di Prato, che rimanda il confronto con la città per prolungare la riunione di direzione. Dietro il sipario molte voci ma nessuna rimostranza frontale, neppure dall’area riformista dell’ex primo cittadino Matteo Biffoni. Ma in Regione, dove Bugetti è stata consigliera, le acque sono più agitate.

Dalle opposizioni si levano parole come “sistema opaco”, “bisogno di discontinuità”, dicono i forzisti, un mantra che sarà cavalcato senza soluzione di continuità e che fa il paio con quanto richiesto da FdI, ossia una sorta di inchiesta parallela a quella della Procura, come giustamente interpreta il capogruppo Pd Vincenzo Ceccarelli. Ce ne sono anche per il governatore Giani, troppo assente dalla discussione secondo Diego Petrucci, sempre FdI.