Mario Cusimano, il tecnico manutentore a cui si rivolgeva la ditta tessile di Montemurlo (Prato) dove il 3 maggio 2021 morì la giovane operaia e madre Luana D’Orazio è accusato di omicidio colposo e rimozione dolosa delle cautele antinfortunistiche
Chiesti 2 anni e otto mesi dal pubblico ministero Vincenzo Nitti per l’imputato Mario Cusimano, il tecnico manutentore a cui si rivolgeva la ditta tessile di Montemurlo (Prato) dove il 3 maggio 2021 morì la giovane operaia e madre Luana D’Orazio. Cusimano è l’unico imputato nel processo in rito ordinario per la morte di Luana, dopo che i due titolari dell’azienda – Luana Coppini e Daniele Faggi – avevano patteggiato rispettivamente 2 anni, e 1 anno e sei mesi.
Cusimano è accusato di omicidio colposo e rimozione dolosa delle cautele antinfortunistiche. La sentenza è attesa il 18 novembre. Secondo la ricostruzione dell’accusa, la modifica all’orditoio a cui stava lavorando l’operaia di 22 anni avrebbe causato la tragedia. Luana D’Orazio venne tirata dentro e schiacciata dal macchinario mentre stava lavorando. Cusimano ha sempre respinto ogni accusa spiegando di non aver mai effettuato manomissioni al macchinario e alle sue sicurezze, e che la modifica poteva esser stata compiuta semmai da altri


