Tour Letterario del Vieusseux. Un viaggio sentimentale all’Archivio Contemporaneo Bonsanti

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    Tour Letterario del Vieusseux. Un viaggio sentimentale all’Archivio Contemporaneo Bonsanti
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    Un viaggio sentimentale tra memorie e carte d’archivio per scoprire aneddoti, storie e curiosità degli scrittori. È il “Tour Letterario” – da un’idea del presidente Riccardo Nencini (AUDIO) e del direttore Michele Rossi – con Daniela Morozzi e le archiviste Elisa Martini e Benedetta Gallerini, e la regia di Matteo Marsan, in programma dal 28 gennaio all’Archivio Contemporaneo Bonsanti del Gabinetto Vieusseux (Via Maggio 42, Firenze). Si prosegue l’11 febbraio, l’11 marzo, il 15 aprile e il 13 maggio.

    Cinque appuntamenti, tutti alle ore 15, a ingresso libero con prenotazione obbligatoria (inviando una richiesta a [email protected]) per un racconto che ci riporta agli anni che videro la nascita del Gabinetto Vieusseux. Qui tutto comincia: la Firenze dell’Ottocento risuona nei commenti dei suoi frequentatori, nei nomi degli ospiti che testimoniano la presenza di tanti intellettuali italiani e stranieri. C’è la grafia terribile di Tommaseo e c’è il celebre incontro del 3 settembre 1827, quando Leopardi e Manzoni si incrociano mentre quest’ultimo è a Firenze per “risciacquare i panni in Arno” dopo l’edizione milanese del ’27 — lo stesso mese in cui vedono la luce anche le Operette morali.

    Le voci si sovrappongono come in un coro: Ida Baccini, giornalista e scrittrice tra le più popolari della fine Ottocento, che reclama il diritto di leggere ciò che vuole, Dostoevskij che, il 4 gennaio 1869, prende in prestito Madame Bovary per completare l’ultimo capitolo dell’Idiota. Nomi che ricorrono sui Libri dei soci e arrivano fino agli autori del primissimo Novecento come d’Annunzio e Pascoli, legati al “Marzocco” e alla famiglia Orvieto, fino a proseguire con Montale e Gadda, per il posto di direttore del Gabinetto Scientifico Letterario, o con un Ungaretti pungente, che commenta con ironia il Nobel assegnato a Quasimodo.