Presentato lo studio curato dall’università di Pisa su congestionamento ed incidentalità. Priorità agli interventi tra Scandicci e Lastra a Signa, il tratto con maggiore criticità. Poi Pontedera-Ponsacco fino alla diramazione per Pisa-Livorno. Prima del pedaggio si utilizzareanno fondi regionali (a partire dai 10 mln già stanziati in bilancio), proventi da autovelox (16 mln da dividere al 50% con le province coinvolte), e fondi nazionali.
La Fipili è infatti una strada regionale ma di interesse nazionale, ovvero la strada di grande scorrimento principale tra Roma e Bologna e tra le principali nel tratto tra Roma e Milano.
Solo in quarta istanza si ricorerrà al pedaggio per i TIR, che contribuiscono al 20% del traffico ma hanno un’incidenza moto più rilevante in termini di usura della strada congestione del traffico ed incidentalità. Il pedaggio dovrebbe aggirarsi intorno al 70% di quello autostradale.
Lo studio, curato dal’ prof. Losa -docente di contruzioni strade, porti, aeroporti dell’Unipi-, individua per 4 gradi di priorità tutti i nessi probematici della fipili incrociando i dati reali del traffico, degli icidenti e degli ingorghi.
Tra i tratti più difficili per il traffico:
VERSO FIRENZE
da diramazione a Ponsacco a Pontedera
da Empoli est a Ginestra
Lastra a signa Scandicci bivio A1
da Ponte a Greve Firenze
VERSO LIVORNO
da Firenze a Empoli
San Miniato- Santa Croce
da Pontedera a diramazione Pi-LI
nei giorni feriali da Navacchio a Cascina
Per gli incidenti i tratti a maggiore rischuo sono
VERSO FIRENZE
da San Miniato a Empoli
da Ginestra a Ponte a Greve
VERSO PISA
da Ponte a Greve a Ginestra
da Empoli Ovest a Montopoli
da Montopoli a Pontedera
da Ponsacco a diramazione
da Cacina a Pisa



