Richiedente asilo accoltellato a Prato da un connazionale

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    Richiedente asilo accoltellato a Prato da un connazionale
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    A Prato un uomo cinese è stato accoltellato da un connazionale in un appartamento alle Badie. Un episodio che riaccende i riflettori sulla cosiddetta “guerra delle grucce” tra imprese rivali della logistica.

    Un altro episodio di violenza scuote la comunità cinese di Prato e riporta in primo piano l’ombra lunga della cosiddetta “guerra delle grucce”, la faida tra imprese rivali del settore logistica e confezioni.

    Questa mattina, poco dopo le otto, in un appartamento di via Augusto Righi, nel quartiere delle Badie, a est della città, un uomo di 32 anni è stato accoltellato da un connazionale di 33. Un fendente al braccio sinistro, profondo ma non letale. L’arma, ancora intrisa di sangue, è stata recuperata dai carabinieri. La vittima è stata portata all’ospedale Santo Stefano: ventotto giorni la prognosi.

    Sull’episodio indaga la procura di Prato, guidata da Luca Tescaroli, che ha aperto un fascicolo per lesioni aggravate. A occuparsi delle indagini sono i reparti investigativi dell’Arma.

    Due dettagli che potrebbero essere collegati hanno tuttavia subito acceso l’attenzione degli investigatori. Primo: l’aggressore lavora per la Xin Shun Da Logistica, una delle aziende finite mesi fa al centro dell’inchiesta sulla “guerra delle grucce”, quando alcuni pacchi incendiari vennero fatti esplodere a distanza con un telecomando in una serie di regolamenti di conti tra concorrenti cinesi. Secondo: la procura ha scoperto che la vittima dell’accoltellamento, lo scorso febbraio, aveva chiesto di fare accesso al programma di protezione internazionale.

    Al momento non ci sono prove di un collegamento diretto, ma la coincidenza inquieta gli investigatori, che non escludono che il ferimento possa essere un nuovo episodio di quella guerra silenziosa e sotterranea che, tra affari e ritorsioni, continua a incrociare le vite di molti nel cuore produttivo di Prato.