Regionali, con Vivoli ‘del Marcheschi’ il neofeudalesimo entra nella politica toscana

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    Stefania Vivoli del marcheschi
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    Regionali, con Vivoli 'del Marcheschi' il neofeudalesimo entra nella politica toscana
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    Diciamoci la verità, quando lo abbiamo letto, noi giornalisti, tutti abbiamo pensato che fosse un cognome un po’ lungo, magari aulico, forse distonico, ma un cognome. Punto. In realtà, quel ‘del Marcheschi’ affisso dopo il nome della candidata Stefania Vivoli, seconda in lista nel collegio Firenze Uno per fratelli d’Italia dopo Jacopo Cellai, è proprio un segno di appartenenza, ma non familiare. Diremmo familistica, semmai. Come dire che Stefania è sì della famiglia Vivoli, ma politicamente ‘appartiene’ a Marcheschi, senatore di Fratelli d’Italia, partito con gli azzurri di Berlusconi e transitato poi in quelli di Meloni. Formalmente nulla di male. Tutto lecito. Solo che chiaramente qui ci troviamo di fronte ad un fenomeno di neo-infeudamento, una pratica molto diffusa nel XVI secolo, quando, nella ricomposizione degli stati regionali o nazionali, i fedutarari locali.

    Di spada, ma soprattutto di cappa, di lungo ma soprattutto di  breve, corso,  cercavano una rilegittimazione attraverso il tributo ad un potente che fosse il papa, il re l’imperatore e via discendendo la scala gerarchica. Quindi più età moderna che medioevo, ad essere pignoli. Ma il concetto del feudo era sempre lo stesso. Un ‘beneficium’ in cambio di un servizio. Ecco, ci chiediamo, legittimamente a questo punto, quale sia il servizio, politico ovviamente, che la candidata Vivoli offrirà al suo feudatario, politico ovviamente, Marcheschi. 

    E que le ipotesi sono le più varie. Vivoli risponde che lei non vuole essere considerata una riempilista, come molte donne, dice, e proprio per questo ha scelto quell’appellativo.

    Di certo come trovata di marketing non è male. Come ragionamento invece ci pare  un po’ contorto. Ciascuno ovviamente è libero di cercare tutte le appartenenze che vuole. Noi elettori però vorremmo sinceramente capire se votiamo Vivoli o Marcheschi. Perché va bene il neofeudalesimo, ma ancora nel nostro ordinamento si vota per una persona, non per il suo o la sua  facente funzioni.