Prato, il terziario sorpassa l’industria

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    Prato, il terziario sorpassa l'industria
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    Il futuro di Prato parla sempre più la lingua dei servizi. Negli ultimi cinque anni il baricentro dell’economia cittadina si è spostato dal manifatturiero al terziario, che oggi supera l’industria per numero di addetti e di imprese.

    La rivoluzione è cominciata. I numeri raccontano una trasformazione netta: mentre la manifattura fatica a ripartire dopo la crisi della moda, commercio, turismo, ristorazione e servizi crescono. Negli ultimi 5 anni gli occupati del terziario aumentano a Prato del 5,8%, le imprese del 3,6%, in controtendenza rispetto alla media regionale. Una crescita diffusa, fatta di tante realtà piccole e mobili. A correre di più – secondo i dati raccolti da sindacati e diversi istituti di ricerca – sono i servizi ad alto valore aggiunto e il turismo, entrambi con incrementi superiori al 20%. Ingegneria, ricerca e consulenza spingono Prato verso funzioni sempre più progettuali e “cognitive”, fondamentali anche per il distretto tessile. Il turismo, con la ripresa dei flussi, torna a essere un pilastro strutturale dell’economia locale.
    Ma il cambio di modello porta con sé nuove sfide. Cresce il lavoro qualificato, mentre arretrano le attività più esecutive: calano bar senza cucina, vigilanza privata e pulizie specializzate. Il terziario pratese appare così a due velocità: da un lato occupazione stabile e competenze alte, dall’altro lavoro fragile e discontinuo. È su questo equilibrio, oggi, che si gioca il futuro della città. Su La Nazione di Prato, proprio in queste ore, il vicepresidente di Confcommercio Prato-Pistoia Tommaso Signorini, ha spiegato che “il mondo del terziario in città non può più essere definito come l’altra economia, ma semmai come un’economia matura”. Per questo “chiede politiche e iniziative coerenti capace di accompagnare lo sviluppo”. Signorini ha anche precisato un punto focale della vicenda, ovvero il fatto che questo avanzamento non crea danno all’industria, ma semmai costituisce un valore aggiunto. Un punto di visione che certamente farà parte del nuovo racconto della città e dei confronti nella campagna elettorale per le comunali del prossimo maggio.