A parlare è Stefano Cecconi, vicepresidente dell’associazione di volontari Pantagruel, che denuncia le condizioni della casa circondariale di Firenze.
LO ABBIAMO INTERVISTATO
“Mentre fuori si discute di progetti e di promesse – prosegue Cecconi – dentro il carcere la pioggia entra nelle celle e nei corridoi, aggravando una situazione già segnata dal degrado e dal sovraffollamento. Piove sul personale sanitario che si chiede chi glielo ha fatto fare, sui vestiti del magazzino del progetto Francesco, raccolti con fatica e generosità dalle cittadine e dai cittadini, e ora inzuppati d’acqua”.
Pantagruel chiede che la ristrutturazione di Sollicciano, più volte annunciata, diventi finalmente realtà.
“Piove anche sulle parole inutili dei lavori che ancora non sono partiti ma, per restare nella metafora, anche dalla pioggia può nascere un fiore. Serve volontà politica, rispetto e dignità per tutti coloro che vivono e lavorano in carcere”, conclude Cecconi.



