Notiziario Regionale del 03 Maggio 2024 12:45

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    Notiziario Regionale del 03 Maggio 2024 12:45
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    Speaker 0: E

    Speaker 1: di alle dodice e quaranta sette una buona mattinata da Domenico Guadino. Bentrovati la prima edizione di Regione Regionale Contro di Notizia Cura della redazione. Cominciamo subito dando la linea in diretta a Chiara Brilli che sta seguendo per noi

    Speaker 2: la vicenda di un uomo di

    Speaker 1: nazionalità italiana che è salito su una gru di un edificio in costruzione al canto al Palazzo di Giustizia di Firenze per una manifestazione di protesta della

    Speaker 2: linea.

    Speaker 3: Sì Domenico l’uomo è salito su questa gru intorno alle 9 circa dalle informazioni che stiamo raccogliendo zona di Noboli dicevi a Firenze al ridosso del palazzo di giustizia e non sembra intenzionato a scendere noi siamo qui dalle 11.40 circa la gru è del cantiere per la costruzione di edifici direzionali in via toscana come dicevamo non ha reso nota la sua identità non vuole che si avvicini nessuno è di nazionalità italiana come dicevi e attraverso un megafono ha parlato poco dopo il nostro arrivo intorno alle dodici di una vicenda ha detto giudiziaria che dura da trent’anni facendo riferimento a magistrati che non avrebbero fatto bene il loro lavoro ma informazioni generiche e frastagliate che non riusciamo a mettere in fila rispetto alla sua situazione e storia personale al momento. La zona è interdetta al transito veicolare nell’area che dal Palazzo di Giustizia in bocca via di Toscana appunto solo le persone ai peidoni possono passare. Sul posto da questa mattina di Igos, vigili del fuoco 118, ci sarebbe stato un tentativo di dialogo, di avvicinamento dal tetto dell’edificio in costruzione al ridosso appunto della gru, ma senza esito positivo. L’uomo avrebbe portato su anche un sacco a pelo qualcosa di voluminoso ma non si riesce a vedere né lui né come si è posizionato in orizzontale.

    Per qualche momento dicevamo si ha sentita la sua voce dal megafono che però a un certo punto ha smesso di funzionare. Sentiamo però un breve strato.

    Speaker 4: Se provano a salire può succedere qualcosa di sia

    Speaker 5: a me che a loro. Quindi,

    Speaker 4: non provate a salire, che vi vedo che state prendendo le misure e quant’altro. Non è abbastanza voi non sapete cosa potete

    Speaker 3: ecco non è abbastanza non è abbastanza voi non sapete cosa ho portato non vi trovate a salire queste le parole che si sono comprese a fatica dalla strada, dall’asfalto appunto di via toscana dove c’è sostanzialmente una fase di stallo su come l’uomo si è riuscito a salire sulla gru mentre erano in corso delle verifiche dei sopralluoghi di carattere tecnico ancora non è dato saperlo ma naturalmente vi daremo

    Speaker 1: conto dei futuri aggiornamenti a te la linea. Grazie alla politica elezione europea ad un mese dal voto diventa chiaro il quadro delle candidature delle alleanze anche per I collegi Italia Centro che riguarda la Toscana insieme con le altre regioni e non mancano le sorprese come la candidatura di Matteo Renzi ultimo in lista per Stati Uniti d’Europa che automaticamente esclude Nicola Danti, coordinatore regionale d’Italia Viva e parlamentare europeo uscente peraltro Danti era certo fino a pochi giorni fa della propria

    Speaker 2: candidatura il servizio di Raffaele Palumbo

    Speaker 1: arriva? No, ci dovrebbero essere ecco

    Speaker 2: qua, dovremmo esserci.

    Speaker 0: Se per accettare la sua esclusione dalle prossime europee Nicola Danti è costretto a citare San Paolo, allora vuol dire che la fede è forte, ho combattuto una buona battaglia, ho conservato la fede, ha detto, Non senza ricordare che aveva già pronto tutto il materiale elettorale compresi per restare in tema I famosi Santini. Una delusione? Probabilmente. Scorsone nel partito renziano? Sembra proprio di no.

    La parte sua Dante ha detto che continuerà ad impegnarsi nel partito e che la candidatura di Renzi farà bene all’Europa. Ora per immaginare un Renzi in panchina in Europa e un Danti sugli rispalti in Toscana ci vuole fede ma tanta fede per cui pensare che la candidatura di Renzi faccia fuori Danti è probabilmente furbiante soprattutto pensando alle prossime elezioni regionali E poi è stato lo stesso Dante ad usare uno slogan di stretta osservanza renziana, il meglio ha detto deve ancora venire. Nel frattempo quando andremo a votare per l’Europae potremo esprimere tre preferenze a patto di alternare il genere. Nardella con Vassima 0 per il PD, Natali bassi marino per la sinistra, Verdi, Van Dacci, Ceccardi e Borghi per la Lega, per la lega, Renzi di Giorgi

    Speaker 2: per gli Stati Uniti d’Europa, Torselli

    Speaker 0: e Meloni per Fratelli d’Italia, Silli, Fazio, Tagliani per Forza Italia, Basile e Ferrara per I Cinque Stelle,

    Speaker 6: l’importante è ricordarsi la regola. Nomina donna, nomina donna, nomina donna, nomina donna, nomina donna, nomina donna, nomina donna,

    Speaker 2: nomina donna,

    Speaker 1: nomina donna, basta! Ancora politica perché oggi ha parlato il candidato del centro-destra per Firenze, al radio Bruno, Aike Schmit, che ha detto si può avere un bellissimo programma elettorale ma seppone gli ultimi dieci anni non si è riuscito nemmeno a fare I due per cento di quello che ora si promette. Io personalmente mi sono applicato a realizzare quello che ho annunciato in una realtà diversa, più piccola, quelli degli uffici ma che comunque va da Porta Romana al centro di Firenze comprende Boboli e Palazzo Pitti. Questo quanto ha detto Schmitt facendo riferimento al programma elettorale del Partito Democratico e Schmitta anche ha detto che così ha fatto uno dei miei capolisti insieme a Massimo Sabatini ovvero Paolo Bambagioni che è stato sindaco di signa abbiamo dimostrato che quello che noi diciamo lo facciamo anche se fosse eletto sindaco. Al concluso Schmitter vi garantisco il nome di Nardella non lo menzionerò mai più e così I Fiorentini peraltro Smita poi è aggiunto dall’aggiunta uscente, c’è una totale caos per contragorare dalla gestione e la sicurezza, guardie giurate da Nardelli è una sorpresa, con me quando lo proposi, polemizzò.

    Oltre alla richiesta dei risarcimento che non arrivano, anche quella della messa in sicurezza, della depavimentazione dei suoli. All’invito del professor Paolo Pilleri ordinato di pianificazione territoriale e ambientale al Politecnico di Milano che lo rivolge dai nostri microfoni alle popolazioni alluvionate della piana fiorentina. Pello raccolto e che si concretizzerà in una manifestazione il prossimo venticinque maggio dei comitati di residenti, commercianti e imprenditori dando appuntamento e parcheggio della motorizzazione allo Svannoro per muoversi poi fino alla sede della regione Toscana a Novoly. Sono state invitati anche I sindaci delle zone colpite. Sentiamo lo stesso

    Speaker 7: Pilleri intervistato da Chiara Brilli. Il nostro il territorio ha esattamente bisogno di liberarsi dal cemento noi siamo abbiamo quest’anno l’anno passato insomma sette mila ettari sono stati completamente sigillati è come mettere un tappo in fondo alla vasca e di conseguenza ogni volta che piove l’acqua non sa più dove andare e quindi aumenta la spesa pubblica ma soprattutto come è successo in Toscana e in Romagna, aumenta il danno che le piogge generano. Anche la Toscana si è data da fare, nell’ultimo anno ha consumato 240 ettari in un solo colpo e molto spesso questi ettari vengono cementificati proprio nelle aree più sensibili come la Piana di Firenze dove è accaduto quello che è accaduto. Quindi da un lato come dire piangiamo I danni e I cittadini correttamente chiedono anche dei risarcimenti. Dall’altro quello che purtroppo ancora I cittadini non chiedono e che dovrebbero chiedere insieme ai risarciventi se posso permettermi e chiedere chiaramente che I loro sindaci, il loro governatore fermino il consumo di suolo, fermino

    Speaker 2: la strage dei suoli.

    Speaker 7: La depavimentazione a Prato si sta facendo un ottimo esercizio grazie all’università di Firenze, al professor Cicertini e dovrebbe essere poi un esercizio da estendere a mezza età, a mezza, a tutta l’Italia. Ma perché la depavimentazione? È importante a perché si permeabilizza ciò che era impermeabilizzato il tappo di prima si toglie fondamentalmente b perché si rimette in moto un circolo di ecologico quindi la natura torna a essere protagonista la dove invece il cemento mortifero è essere logico. Tre è un segnale culturale che l’urbanistica non può essere assolutamente l’urbanistica del cemento ma è l’urbanistica che impara a mettere freno a mano impara addirittura a a riprendere contatto con la natura. Quattro è un lavoro, un esercizio anche di gradevolezza della nostra città che sono veramente

    Speaker 1: troppo calde, troppo brutte quest’oggi alle diecisette presso il centro sociale il Pozza alle piagge a Firenze ci sarà un incontro al titolo nella crisi in atto chiesa e mondo del lavoro. Durante l’incontro verrà presentato il documento il nostro sguardo preparato dai preti operaie consegnato come contributo al cammino sinodale delle chiese in corso nel paese. Ad organizzare l’evento la Comunità delle Piagge e Preti Operai tra I vari interventi Luigi Sonnel Field

    Speaker 6: che è prete operaio di Viareggio. Noi abbiamo qualcosa da dire che riguarda un’esperienza un’esperienza di vita ormai per la maggior parte di noi siamo residuali, un piccolo gruppo ormai di teste bianche avviate al di là della pensione. Abbiamo da dire e da avvertire, ecco, soprattutto una Chiesa avvertire ecco soprattutto una chiesa che è distratta nei confronti del tema lavoro. Sembra che la chiesa attuale sia piuttosto raccolta intorno a se stessa e anche se lo sbichiara nei documenti però questo uscire dalla chiesa, questa chiesa in uscita di cui si parla ogni tanto rimane un’intenzione che non trova le gambe. Noi come gruppo di preti operai residuali siamo stati interpellati per portare il nostro contributo e di questo dobbiamo ringraziare il cardinale Zuppi che con la sua consueta apertura non c’ha lasciati da parte ma nello stesso tempo c’è un isolamento nel documento sino dalle ecco che ci viene sottoposto a cui noi abbiamo risposto con il

    Speaker 1: nostro sguardo. La parola lavoro non è mai citata. E ora ascoltiamo in anticipazione di cosa è successo, storie e voci per capire quello che accade, il podcast di Controradio che si può ascoltare domani alle tredice e quindici poi in replica la domenica alle diciassette e dieci sulle nostre frequenze, in streaming su Controre punto hit, sull’app di Controradio e anche su Spotify. In questa puntata il primo maggio

    Speaker 2: di Controradio.

    Speaker 8: Storie di lavoro e di lavoratori. Avevamo conquistato alcune tutele. Adesso queste tutele sono state molto ridimensionate innanzitutto dalla precarietà

    Speaker 2: del lavoro con il

    Speaker 8: ricatti che segue la precarietà e oggi abbiamo come qui in Stocantiere cinque morti, I morti del Lago di Suviana e la strage botiliana perché tutti I

    Speaker 2: giorni sentiamo

    Speaker 0: di lavoratori che non ritornano a casa. Ecco.

    Speaker 8: Ma ma quindi abbiamo fatto dei passi indietro diciamo così. Sì. Grandissimi I passi indietro nonostante ci sia una maggiore modernità ad

    Speaker 2: esempio nei

    Speaker 8: livelli tecnologici, nelle conoscenze che dovrebbero innanzitutto farci lavorare meno a parità di salario per stare meglio. Ma lei è più sicuro. E soprattutto in modo sicuro no? Termini di tutele, meccanismi di protezione, cultura della sicurezza ma la cultura della sicurezza anche per chi la conosce

    Speaker 2: la si attua quando non

    Speaker 8: sei ricattato dalla precarietà.

    Speaker 2: L’arretramento sta

    Speaker 8: qui nella deregolamentazione dei diritti del lavoro e dello stesso ruolo del sindacato.

    Speaker 9: La guerra perché hanno messo l’uno contro l’altro e dicendo che gli artigiani sono il male della della società. I piccoli commercianti per l’amor di Dio quando io ho fatto che ho fatto la terza media quindi sono ignorante come una capra però ho provato a vedere il fatturato a considerare il fatturato di dieci negozi di dieci piccoli negozi e lo stesso fatturato che fa una grande distribuzione. In percentuale il il sul fatturato che fanno le piccole imprese vengono erogate più tasse, vengono pagate più tasse rispetto alla grande distribuzione. Quindi quello che ci stanno dicendo che il male assoluto sono l’evasione, sono queste cose qui, non è vero niente, perché l’evasione le fa prima di tutto le fa lo Stato quando localizza le aziende statali in paradisi fiscali e quindi dicendo sì però sono società cotate in borsa

    Speaker 1: ma chi se ne frega insomma no Prima del tempo un’ultima notizia perché a Grosseto è stato sequestrato circa un quintale di polpi e sei esemplari di Aragoste dopo un controllo a un veicola di vita, trasporto di genere alimentare diretto verso un centro di distribuzione prodottitici secondo quanto ha spiegato non avrebbero avuto la documentazione che ne attestava la provenienza mille cinquecento euro di multa elevati a carico del conducente cielo nuvoloso irregolarmente con pioggia rovesci sparsi più probabili fino al termine della mattinata sulle zone costiere centro mediterranei successivamente più isolate su quelle interne in questo per quanto riguarda lo stato del cielo per cui I venti invece sono moderati o forti da ove sud ovesti mari molto mossi in particolare a nord dell’Elba temperature minima in calo le massimi in leve aumento sulle zone interne, ragione che scioli ottimamente in regia. Lo ringraziamo dopo la sigla il City Lights e poi I giovane Giobarbazzo, un voi stato brado, un

    Speaker 0: buon pomeriggio da domenico guarino.

    Speaker 2: Ciao ciao. Controradio notizie. E questo

    Speaker 3: è il mio amico Guarino.

    Speaker 2: Ciao ciao.”