News line del 26 Aprile 2024 08:00

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    News line del 26 Aprile 2024 08:00
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    Speaker 0: E non è vero

    Speaker 1: la Newsline di Contraradio

    Speaker 2: l’informazione prima di tutto alle otto passate da quattro minuti si apre la Newsline di oggi venerdì ventisei aprile un buongiorno da Chiara Brilli, diamo subito la linea Giulio Betti all’AMMA per le previsioni del tempo di questa fine settimana in vista anche

    Speaker 3: del weekend. Buongiorno

    Speaker 2: Betti. Sì buongiorno a tutti gli ascoltatori. Diciamo che è andata meglio di quello che insomma si

    Speaker 3: credeva per quanto riguarda il venticinque aprile. Sì è andata meglio effettivamente soprattutto nelle zone interne tutto sommato condizioni metrio che hanno retto bè che in un contesto termico non prettamente tardi o primaverili, in ogni caso è andata un pochino meglio, per quanto riguarda oggi invece avremo un aumento della nuvolosità con possibilità nel pomeriggio però di qualche acquazzone che potrebbe interessare anche l’area di Firenze, in un contesto termico più gradevole rispetto ai giorni scorsi, valori fino a 17-18° in città ma in generale tutte le zone interne con venti deboli e mari attratti, mossi, quindi giornata direi variabile, non troppo fresca. Quindi cosa vuol dire? Che stiamo lentamente uscendo da questa fase di freddo anomalo possiamo dire temperature inferiore della norma e negli ultimi stessi

    Speaker 2: episodi hanno caratterizzato appunto le condizioni metrologiche.

    Speaker 3: Ecco un’uscita che si confermerà anche nel weekend. Allora diciamo che da un punto di vista termico domani avremo un ulteriore aumento delle temperature con valori che si fioreranno I venti gradi quindi niente di particolare valori più o meno in linea con le medie o le tremente inferiori, va detto che domani si rinnoveranno soprattutto nel pomeriggio condizioni di instabilità con possibili rovesci nelle zone interne, quindi ancora dell’incertezza domani con rinforzio dei venti di scirocco e mali attratti mostri, mentre domenica le condizioni metri risulteranno decisamente più stabili con temperature In ulteriore aumento valori fino a ventiquattro venticinque gradi quindi avremo un bello sbalzo termico fra le temperature di oggi e quelle di domenica

    Speaker 2: domenica come detto giornata stabile. Giusto giusto un accenno per

    Speaker 3: la prossima settimana. Cosa ci attenderà? Allora la prossima settimana inizierà bene diciamo una puntuista meteo con valori con cielo prevale a sedeno e lunedì e temperature molto limiti valori fino a ventisè e ventisette gradi. Martedì inizia bene la giornata molto calda valori anche fino a ventotto gradi in zone interne con aumento della nuvolosità per quanto riguarda il primo il primo maggio indiché ad oggi senda

    Speaker 2: confermata il trance una perturbazione con Pio e Sparta. Ulteriori particolari naturalmente da lunedì ne sapremo di più grazie nel frattempo a Giulio Betti,

    Speaker 0: All’amma, breve pausa pubblicitaria e poi torniamo in news line

    Speaker 1: di una canzone su un’azione Twareg e un omaggio a Gil Scott Aaron. Tornamixit, la rassegna jazz che fa il giro del mondo in musica. Dieci concerti in programma fino a giugno alla Park di Firenze a cura di Toscana Produzione Musica. Domenica ventotto aprile alle diciannove is del jazz in prima assoluta l’omaggio a Gil Scott Ewan firmato da Silvia Bolognesi ed Eric Mingus protagonisti il tentetto della contrabassista Top Jazz con ospite il cantante e bassista figlio del leggendario Charles Mingus. L’associazione La Rossa presenta la decima edizione di prima maggio a Lari, festa rossa dei lavoratori.

    Dalle undici alle ventitre un super festival nelle quattro piazze intorno al castello del Borgo di Lari. Al teatro Giuliana San lavoro in sicurezza voci e pratiche di lotta contro le morti sul lavoro e la repressione delle rivendicazioni in collaborazione con Ottolina TV. Sui vari palchi si alterneranno ben nove gruppi tra I quali la ballotta continua Lutapage, Otella La Salla, settantuno GPM, Lorenzo Nicolini, Batucada, Agogò e ancora a Spazio Bambini performance artistiche associazioni mercatino e area ristoro a chilometro 0. Festa ecosostenibile ad ingresso gratuito.

    Speaker 4: Vuvuva punto festa rossalari punto it. Dopo I gravi incidenti sul lavoro accaduti a Firenze e Provincia RSPP di Firenze dà sempre in prima linea nel promuovere la sicurezza sul lavoro attraverso la formazione e consulenza vuol dare un suo contributo offrendo il suo corso per datori di lavoro, obbligatorio per legge, gratuitamente ai primi 30 iscritti, azzerando di fatto il suo costo, 378 euro. Il corso, svolto da RSPP Firenze, agenzia formativa accreditata dalla regione toscana, permetterà al titolare di azienda di operare in autonomia in salute e sicurezza sul lavoro, eviterà pesanti sanzioni amministrative e penali e il fermo dell’attività produttiva. Il corso è gratuito per I primi trenta iscritti e scontato per I successivi. Per informazioni e prenotazioni scrivi a info chiocciola RSPP Firenze punto

    Speaker 2: hit o

    Speaker 5: chiama lo 0 cinque cinque trentadue quarantacinque centosessantacinque un futuro senza cancro. Noi ci crediamo ma tu credi in noi. Con il cinque per mille alla Lega Italiana per la lotta contro I tumori sostieni la prevenzione e fai crescere le nostre attività di assistenza quotidiana ai malati oncologici. Il tuo cinque per mille all’Ilt Firenze. Prevenire e vivere.

    Speaker 0: Info su Lega Tumori Firenze punto it. Contro radio.

    Speaker 6: La festa della liberazione, da questa voglia di serenità E da quelli ubriachi di belle parole, da quelli sbronzi D’autorità, come mio nonno, minatore di verdi E congiuntivi di nessuna utilità Di rispetto per se stessi e per gli altri Praticamente l’infelicità E questi bambini, pimpanti e codardi che hanno già perso la verginità l’imene

    Speaker 0: rotto della meraviglia

    Speaker 2: nessuna scintilla una sega a metà alle otte undici minuti siamo partiti con la festa della Liberazione di Appino per leggere le principali notizie di oggi che naturalmente sono dedicati alle celebrazioni, le iniziative, le manifestazioni che si sono tenute in Toscana ieri nell’ambito della festa di liberazione e il presidente Mattarella Civitella Valdichiana è su tutte le prime pagine sul nostro sito Controradio punto it Mattarella antifascismo un dovere leggiamo dal Corriere Fiorentino il venticinque aprile del capo dello stato a Civitella fra bandiere e applausi paese simbolo della Barbaria, Migliaia poi in Piazza Signoria dove Massini legge il monologo Discurati era dai Giorgo di Giorgo Fili che non vedevo così tanta gente dice l’attore e dramma Turgo e poi di spalla la ricerca della CNA che riguarda uno studente su tre immagini al futuro lontano dalla Toscana, uno scenario che ci fa riflettere sicuramente da analizzare nelle sue motivazioni e cause è il caso della campagna elettorale che viene da Signa falsi necrologi sul sindaco appesi nelle strade è la guerra dei cimiteri Un falso necrologio apparso annuncia la morte di Gianpiero Fossi, sindaco di Signia, è stato diffuso per le strade della cittadina solo l’ultimo episodio in ordine di tempo che si collega alla polemica sulla gestione dei Cimiteri.

    Sicuramente una brutta pagina per quanto riguarda il territorio di Signa dicevamo il venticinque aprile dalla Repubblica diecimila in piazza per il venticinque aprile applausi a Massini che legge Scurati lo scrittore contro la premiera e cara Giorgia la democrazia è nata dagli antifascisti il virgolettato e poi I familiari delle vittime della strage a Mattarella ci aiuti sui risarcimento come vi raccontavamo nelle anticipazioni un superstite della strage nazista di Civitella in Valdichiana ha consegnato una lettera appello al presidente della repubblica su questo tema. Per quanto riguarda invece la campagna elettorale, il caso di Prato era portato di spalla sulla repubblica proponi e vinci la lotteria social della Lega per un candidato. Cosa succede? Succede che ehm a Prato per trovare il candidato la Lega ha annunciato che chi avrà l’idea migliore per inserire nel programma sul territorio come necessità, come appunto proposta, innovativa verrà ehm inserito nella lista. Somiglia proprio a una lotteria diciamo solo che in palio non ci sono soldi o premi materiali ma un posto nella lista per le elezioni comunali a Prato.

    Si chiama proponi e vinci l’ultima trovata social lanciata dalla sezione provinciale della Lega di Prato che seleziona così una candidatura al Consiglio Comunale per le prossime elezioni. Ora delle due l’una o non hanno proposte dunque si devono appellare a questi spedenti oppure insomma questo fatto del gioco d’azzardo che tanto piace anche in maniera preoccupante Pratofa dei numer importanti ne abbiamo parlato spesso e volentieri viene utilizzato dalla Lega come expediente per questa trovata in campagna elettorale. Uno sguardo ancora la Nazione, Piazza venticinque, aprile, la fotonotizia con Massini che legge scurati, Careggi, Cattedra, Nella Buffera, invece il caso di Taglio Alto Tar e ora il consiglio di stato bocciano il concorso di malattie odonto stomatologiche è finito sotto inchiesta, l’università ha indetto un altro bando, vinto ancora dall’ex ricercatore indagato nuovi ricorsi in arrivo e poi in chiusura il tirreno per sempre antifascisti, l’apertura Mattarella ricorda la strage di Civitella in Valdichiana e tutti in piazza ad ascoltare Massini che legge Scurati. E’ venerdì e’ Olgenzisi, Olgenzi qui con me, buongiorno Leonardo Margarito.

    Speaker 7: Buongiorno a tutti e tutte signori.

    Speaker 2: Eccoci, voce ai ventenni di oggi sul futuro di tutti e tutti è un futuro che è a tratti frastagliato diciamo sui vari temi noi oggi parliamo di informazione perché mi incuriosisce molto l’informazione vista e trovata da un gen Z ovvero quali le fonti, dove le notizie, come si informano I ragazzi e le ragazze della vostra generazione, con quali strumenti, con quali canali e soprattutto a cosa date fiducia. Un argomentone con la A maiuscola che ci coinvolge in primo piano a noi operatori dell’informazione, a noi della redazione di Controradio, ma non posso non partire Leonardo dalla domanda cosa hai fatto questo venticinque

    Speaker 7: aprile come hai sentito di far tua la festa di liberazione? Beh è stata una bellissima giornata e sono andato in Piazza della Signoria, ieri un bel momento, insomma anche quello

    Speaker 2: con Stefano Massini insomma una bella piazza. Tu solitamente ehm partecipavi alla

    Speaker 7: cerimonia ufficiale, andavi in Piazza della Signoria alla mattina. Sì sì, spesso e volentieri sono sempre sono sempre andato anche in Piazza L’Unità qualche volta quest’anno mi sono riservato soltanto di andare in Piazza della Signoria e devo dire è stata una bella piazza e ancora una volta Firenze si dimostra per quella che è e insomma sono rimasto molto contento di anche ascoltare le voci anche dei giovani, dei gen z, delle scuole, dei licei fiorentini sull’importanza di una giornata come quella della festa della Liberazione

    Speaker 8: e poi insomma

    Speaker 7: sono passato nel pomeriggio

    Speaker 0: anche dalla

    Speaker 7: mia di piazza, da Santo Spirito. Lasciami indodinare. Eeeh ragazzi, che vi devo dire? È la piazza più bella di Firenze. C’è nulla da fare.

    Speaker 2: E quindi insomma no

    Speaker 7: è stata

    Speaker 9: una bella giornata.

    Speaker 7: Anche quando è piena di so soprattutto forse. Soprattutto quando è piena è ancora più bella e

    Speaker 2: soprattutto quando è vissuta bene è ancora più bella. Anche se le polemiche a margine rispetto a tutto ciò che sono state le bisogni fisiologici fatti nei posti più impensabili da un

    Speaker 0: punto di

    Speaker 2: vista anche del patrimonio che c’è in quella piazza non sono mancati e anche qui torniamo a dire ma come? In un contesto in cui si prevedono centinaia e centinaia di persone che dal pomeriggio alla sera sosteranno, berranno, si intratterranno e faranno sentire la loro presenza in tutti I sensi, pensare magari a tre e quattro bagni chimici appostati lì per l’occasione che poi

    Speaker 7: la sera vengono tolti forse erano un segnale di civiltà mi viene forse ma evidentemente c’è qualcuno

    Speaker 2: che questo segnale di civiltà

    Speaker 7: non lo vuol dare perché non

    Speaker 2: si capisce perché le risposte non non riusciamo a darceli. No e quindi tutto insomma quella che è la polemica intorno a questo ma noi non vogliamo adesso soffermarci su questo tema su cui sicuramente torneremo nell’arco delle prossime trasmissioni dicevamo l’informazione l’informazione che parte importante del significato dato questo venticinque aprile le letture discorate in tantissime piazze anche ai nostri microfoni in podcast lo ricordiamo Max Collini ha letto per noi il testo censurato dalla Rai ma quando si parla di informazione Tu a cosa fai riferimento? Innanzitutto come canale, come strumento a cui ti rivolgi.

    Speaker 7: Sì, allora diciamo che quando si fa riferimento al binome informazione Gen Z è un tema come hai detto, un argomentone perché ovviamente l’informazione per I ragazzi è completamente diversa da quella degli adulti, cioè oggi credo che la maggior parte dei ragazzi della mia generazione non leggano il giornale, probabilmente qualcuno non l’abbia nemmeno mai visto dal vivo o toccato con mano e questo sicuramente è un dato che fa capire anche il cambiamento del tempo, il cambiamento di un’epoca in cui le informazioni arrivano, arrivano direttamente attraverso gli strumenti che noi abbiamo, gli smartphone, attraverso I social che sono stato il vettore probabilmente più impattante nella vita di tutti noi e chiaramente è cambiata l’informazione. Da questo punto di vista però dobbiamo fare una riflessione, ovvero Sul fatto che l’informazione per chi la riceve è sempre più passiva e meno attiva e questa cosa significa? Significa che quando ti arriva una notizia non sei pronto a verificarla quindi in una posizione comunque in cui riesci a capire se quella notizia è vera, se quella notizia ha fondamento, eccetera eccetera, ma le ricevi e quindi non c’è anche quel senso di ricerca che invece dovrebbe essere legato all’informazione.

    Speaker 2: Allora hai sbagliato innanzitutto la premessa perché dovevi dire io mi informo con Controradio.

    Speaker 7: Sì, io mi informo con Controradio, anzi scaricate l’app di Controradio, perché per dire le app anche delle pagine per esempio legate ai giornali alle radio sono uno strumento innovativo e secondo me io lo dico a tutti giornali radio bisogna che invece si vada in questa direzione. Io faccio un esempio, no? Sui

    Speaker 2: social qualsiasi testata giornalistica. Già quando

    Speaker 7: intendi social tu che intendi perché secondo me noi se. Ora non voglio fare pubblicità però Instagram, Facebook, Twitter sono I social anzi ti dirò di più Twitter forse è quello che dal punto di vista informativo impatta moltissimo sulle nuove generazioni perché chiaramente ha una velocità clamorosa, però per dire le testate giornalistiche oggi hanno tutte le pagine social attivissime infatti da Repubblica, Corriere Ferentino, la nazione passando a quelli nazionali di di qualsiasi tipo. Oggi penso che la maggior parte delle notizie che impattano poi sull’opinione pubblica passino tutte da lì, cioè dalla gestione dei social perché qualsiasi notizia che arriva anche di quelle proprio flash arrivano così oggi e il ragazzo la percepisce quasi.

    Speaker 2: Allora è una notizia che arriva a voi tramite una condivisione tramite uno scrollare.

    Speaker 7: Esatto, esatto. Sì, sì, proprio la parola giusta, scrollare. Cioè questo è proprio il termine corretto. Quando uno apre I social,

    Speaker 0: scrolla e.

    Speaker 7: Ma c’è un termine meno boomer.

    Speaker 6: No no

    Speaker 7: no no, scrolla è un

    Speaker 2: termine genzi.

    Speaker 7: Genzi. Quindi stai da questo punto di vista ti direi, facendo una citazione illustre, stai serena. Nel senso, non è boomer. Però ti dico la verità, oggi arrivano notizie, come anche quella trattando sempre del tema delle informazioni scurate, quando è accaduta questa vicenda della censura, apri il social, scorri e leggi, censurato, scurati, sulla RAI. E lì cominciano tutta una serie di informazioni e ti arrivano a pioggia come quasi passivamente uno le subisce poi qual è l’atteggiamento c’è quello che poi va a verificare la notizia, quindi si informa, legge l’articolo per intero o c’è chi si ferma al titolo.

    E quindi questo secondo me da una parte è positivo perché l’informazione va più velocemente, dall’altra parte negativo perché spesso non si vanno poi a leggere le notizie per intero e quindi cominciano a essere estorbiati, a non essere complete e quindi.

    Speaker 2: Ci sono invece dei canali alternativi che ehm da voi sono stati scoperti o comunque che sono fonte per voi non sono fonte tradizionale. Che

    Speaker 7: è un canale? Ma sai questo diventa una riflessione un po’ più ampia nel senso io sto riscoprendo tra I giovani, tra I miei anche coitani la passione per dire per la radio che è un qualcosa io per dire amo la radio

    Speaker 0: da morire,

    Speaker 7: infatti ogni venerdì sono qui su Controradio. No, non ne puoi fare a meno. Non ne posso fare a meno però effettivamente la radio è un canale che sembra

    Speaker 0: ormai è come dire quasi

    Speaker 7: desueto ma che in verità invece molto più che attuale, esatto.

    Speaker 2: Ma anzi più attuale della

    Speaker 7: televisione. Ah sì perché.

    Speaker 2: Più forza. Giovanina televisione in maggio sono due cose completamente separati. Ma ehm dici radio e mi viene da pensare anche alla questione podcast perché riflettevamo abbiamo ragionato spesso anche con Raffaele questo Raffaele Palumbo questo interesse dei giovani per I podcast e attraverso I podcast anche la conoscenza di fatti storici, vecchie, inchieste dico dal punto di vista del dell’essere datate ma estremamente importanti per la storia del nostro paese, per il contesto internazionale che

    Speaker 7: vengono conosciute attraverso I podcast. Esatto, infatti la

    Speaker 0: passione per

    Speaker 7: la radio tra I giovani riparte da

    Speaker 0: questa nuova new entry che sono I podcast, cioè I

    Speaker 7: podcast hanno riportato un po’ l’attenzione verso la voce della persona, no? È quasi una roba assurda se uno ci pensa perché spesso e volentieri il podcast oggi o lo vedi anche in video oppure lo puoi ascoltare come se ascoltassi una musica e questo è importante però secondo me perché la riscoperta della voce di una persona è anche l’importanza di capire il senso di quello che dice, le parole, l’impegno che uno ci mette quindi secondo me da questo punto di vista c’è una maggiore centralità anche verso gli argomenti che poi vengono trattati quindi sì il podcast è uno strumento che oggi sta dando molto forte infatti ce n’è tantissimi anche troppe secondo me però funzionano funzionano perché hanno un impatto veramente importante e soprattutto sono immediati anche questi scarichi il file, te lo metti in cuffia mentre vai per la strada te lo ascolto.

    Speaker 2: C’è qualcosa che tu hai ascoltato che…

    Speaker 7: Vorrei dire podcast contro radio ovviamente.

    Speaker 2: Cosa è successo?

    Speaker 7: Sì, sì, però per dire ad esempio ora non per fare pubblicità contro radio ma insomma quando uno vede il podcast anche sul sito comunque in generale sui social che condividete uno lo scarica e poi se lo ascolta quindi ha un’immediatezza diversa rispetto a un’altra modalità di informazione. Questo però lo voglio dire io amo I giornali. Io penso di essere uno dei pochi che compri il giornale o che comunque

    Speaker 2: quando va al bar sfoglia il giornale. Perché questo da cosa ti deriva Leonardo? Perché davvero sei una una mosca non solo nel panorama giovanile ma anche nel panorama generale

    Speaker 7: perché sappiamo del crollo dell’editoria dal punto di vista cartaceo. Assolutamente. Ma guarda io ti racconto un aneddoto. Io andai al bar ehm qualche tempo fa e mi sono fermato un quarto d’ora così e prendere un caffè e mi sono messo a leggere il giornale. Entro in due persone di età adulta ma non troppo e e mi guardavano, mi fissavano, io gli dicevo guarda e insomma era un po’ imbalazzato però perché non capivo e poi si avvicina questa questa signora mi fa dice senti ma tu quanti anni hai ho detto ventuno

    Speaker 9: avevo ventun

    Speaker 7: anni e all’epoca sembra qualche mese fa ventun anni e dice guarda, te sei il primo ragazzo che vedo che legge un giornale e io ho detto guarda, può essere però, ecco a me la passione di sfogliare il giornale, di leggere anche velocemente qualche articolo è un qualcosa che a me, cioè, mi fa un pazzo, perché lì cosa fai? Sei te che vai a sfogliare il giornale e che ricerchi la notizia. Non è la notizia che vi è andata e questo lo dico ai miei coetani. Bene che ci siano questi strumenti perché oggi senza I social tantissime cose non arriverebbero, però anche ogni tanto imparare a sfogliare il giornale, a leggerlo, a guardarlo è importante perché c’è anche una posizione diversa del proprio

    Speaker 9: corpo e della propria mente

    Speaker 7: verso il

    Speaker 2: notizio. Senti la che uomo ragazzi che profondità. Che giovane uomo no? Ma la fiducia che date però alle alle notizie soprattutto agli strumenti a cui vi rivolgete rispetto faccio per dire magari ci sono dei dei giovani forse più giovanissimi che negli influencer riconoscono addirittura un operatore

    Speaker 7: dell’informazione cioè quindi la notizia deve essere Qui si entra in un argomento ancora più complesso, sì è vero e purtroppo o per fortuna c’è questa questa idea no? Che gli influencer possano come dire dare delle notizie.

    Speaker 2: Ora ripeto non tutti siamo uguali e ovviamente. In alcuni non vogliamo demonizzare perché in alcuni casi davvero ci sono tematiche che se non venissero affrontate tramite queste personaggi e sui loro canali magari non arriverebbero

    Speaker 7: a un pubblico che è totalmente scollato da. Sì.

    Speaker 0: Guarda io

    Speaker 2: ti faccio un esempio è

    Speaker 0: la tematica dei disturbi alimentari no?

    Speaker 7: Ci sono delle ragazze che sui social raccontano la propria storia che hanno vissuto di fioltà per dire quando il mondo dei social no? E quindi il mondo dei cosiddetti influencer vanno in questa direzione no? Raccontando storie comunque anche mettendo a servizio della comunità delle persone che seguono questa storia queste questi argomenti è bello importante perché si crea una rete dove poi magari altre persone si riconoscono e questa è un’informazione sana, no? Bella. Dall’altra parte il rischio è che poi si veicolano le cosiddette fake news no?

    Cioè che poi uno arriva a una notizia non la verifica e poi si crea quello che all’epoca veramente si chiamava il telefono senza fili no? Cioè si si riporta la notizia alla fine

    Speaker 2: arriva tutt’altro. Quindi sì il mondo dei social. Allora due veramente in conclusione siamo al volo messaggi al tre quattro due ottantuno 0 quattrocento undici mi sembra che in Gen Z tutto sia fatto con la fretta non solo da voi

    Speaker 7: credo anche da noi è proprio il contesto in cui vi hai trovato. Sì però c’è da dire anche che io questo lo devo dire ne parlavo ieri perché stavo preparando questa puntata il mondo è più dinamico cioè è tutto molto più movimentato è tutto molto più veloce cioè la gente non comprende che

    Speaker 2: I social hanno cambiato completamente il modo di vivere. Azione

    Speaker 0: reazione ma noi ci

    Speaker 7: siamo nel mezzo, voi ci siete dentro dalla nascita. Cioè non c’è qualcuno che ci ha insegnato come vivere e anche resistere a

    Speaker 2: questa forza impattante che c’è oggi dei social. Torneremo su

    Speaker 7: questi temi ascoltare

    Speaker 2: allora aspetta c’è un ultimo messaggio. Vai vai vai. Curiosità ma se questa è la Gen Z come si chiamerà la prossima generazione che l’alfabeto è finito? Mi sembra un po’

    Speaker 9: autoreferenziale questo nome ma

    Speaker 0: in realtà

    Speaker 7: siamo già oltre. Siamo già oltre. Perché quella dopo

    Speaker 2: qual è? Boh non so io non ho idea però

    Speaker 7: nel senso generazione X qual è? Io mi son persa. No ma io guarda allora diciamo che poi non non non so questa cosa dell’auto referenziale la dicono in tanti per la verità questa questa opinione ma io boh nel senso è un modo anche per differenziare le generazioni no?

    Speaker 0: Quelli prima

    Speaker 7: si amano I millenni anzi

    Speaker 0: se non mi sbaglio. Sì. Però nel senso

    Speaker 2: al di là delle battute dei nomi e delle definizioni. All’alfabeto ma andiamo agli argomenti alla sostanza. Leonardo ci ritroviamo venerdì prossimo poi vedremo qual è la tematica che ci interessa di più Magari mandateci spunti anche a redazione Chiorzola contro radio punto it e seguite tutte le puntate perché c’è una bella pagina a proposito di social e online e cross medialità sul nostro sito dedicata proprio a questa rubrita. Assolutamente grazie e

    Speaker 7: grazie a tutti, ci vediamo venerdì.

    Speaker 0: EEEEEEEEEEEEEEE trecento e quattro

    Speaker 3: popolare popolare

    Speaker 8: le otte e trentuno minuti buongiorno alle notizie di Popolare Network l’esercito israeliano sta ammassando I propri carri armati lungo I confini della Striscia a ridosso della città di Raffa movimenti di mezzi militari sono segnalati al valico di Cheyre Mishalom l’invasione di terra ci sarà e una certezza manca solo una data l’esercito di Tel Aviv ha comunicato al governo di aver completato I preparativi compreso lo spostamento a sud di un battaglione finora operativo nel nord della Striscia. Nella notte intanto le bombe hanno continuato a cadere su Gaza, si registrano scambi di artiglieria anche tra esercito israeliano e Sbolla nel sud del Libano. Nuove operazioni nella notte in Cisgiordania sono almeno sei villaggi che sono stati oggetto di dell’esercito. La dirigenza della Columbia University ha rinunciato allo sgombro dell’accampamento dei manifestanti pro Palestina all’interno del campus dopo un’intera giornata di rottura delle trattative le parti hanno ripreso a parlarsi la scorsa settimana nel campus la polizia ha effettuato al meno cento arresti in tutti gli Stati Uniti le università coinvolte dalle proteste contro la guerra a Gaza sono una trentina la mobilitazione è raggiunto anche l’Australia da stamattina un accampamento di tende è stato allestito dagli studenti all’università di Sydney e la guerra a Gaza ha segnato anche il venticinque aprile, ieri il contesto internazionale ovviamente ha diviso alcune ispezioni del corteo che però è stato grande come non si vedeva da tempo.

    Centomila persone hanno sfilato a Milano per l’anniversario della liberazione. Anime e voci diverse alcune che non riescono a parlarsi ma unite da lampi sotto il cappello dell’antifascismo centinaia le bandiere palestinesi ci sono stati alcuni momenti di tensione con la brigata ebraica ma nessun incidente grave. Molti sono scesi in piazza contro una destra che non si riconosce nei valori della resistenza. Dal palco il sindaco di Milano Beppesana ha attaccato un governo equivoco, da voi solo un silenzio imbarazzante ha detto l’altro discorso significativo di ieri quello del presidente della Repubblica Mattarella, l’antifascismo è un dovere A Milano un ragazzo è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco nella notte vicino all’orto mercato aveva diciotto anni è stato raggiunto da tre colpi d’arma da fuoco mentre era a bordo di un furgone. Le pratiche commerciali scorrette, la sovranità su Taiwan, il nodo dei diritti umani è iniziata in Cina la seconda giornata di visita del segretario di Stato Stato Unitense Anthony Blinken.

    Ieri l’inviato americano ha incontrato una serie di funzionari del partito comunista. Questa mattina è in programma un colloquio con l’omologo cinese Oltre ai rapporti bilaterali in discussione agli assenti internazionali e I fattori di instabilità e non a caso ieri nel giorno della visita di Blinken il presidente Russo Putina ha annunciato una propria e imminente visita a Pechino probabilmente nell’arco del prossimo mese. La visita di Blinken in Cina arriva a pochi giorni dall’approvazione del bando statunitense all’app cinese TikTok che sarà costretta a vendere se vorrà continuare

    Speaker 10: a operare negli Stati Uniti. Sentiamo Marco Schiaffino. La questione legata all’importanza di TikTok all’importanza che gli danno ehm I politici statunitensi in particolare la parte repubblicana beh è legata al conflitto commerciale con la Cina quello che sostengono in pratica tutti I politici che stanno portando avanti le politiche dure contro TikTok è che avere un social network che ha una proprietà cinese espone a dei rischi e questo è molto interessante visto e considerato che gli Stati Uniti sono il paese che hanno al loro interno tutti I social network più diffusi ehm il timore in pratica è che la Cina possa raccogliere delle informazioni su cittadini statunitensi tant’è che è stato vietato l’uso di TikTok agli impiegati pubblici, agli impiegati del congresso per esempio e di tutte le istituzioni federali ma anche che il social network possa essere utilizzato per orientare l’opinione pubblica e devo dire che gli Stati Uniti guardando per esempio al caso Cambridge Analytica

    Speaker 8: ne sanno qualcosa. Otto trentacinque minuti e tutto per il momento le notizie tornano alle

    Speaker 0: nove e trenta. Buon ascolto Popolare Network e non

    Speaker 7: è un’altra cosa.

    Speaker 0: Popolare Network

    Speaker 4: Muevversi in Toscana Impo,

    Speaker 11: aggiornamenti in tempo reale sulla mobilità nella regione. Buongiorno dalla redazione di Firenze Smart in studio Marco Garcini. Iniziamo dalla Fipili dove in direzione Firenze si segnalano tre chilometri di coda per lavori tra Ginestra Fiorentina e Scandicci. Per il momento invece il traffico scorre in maniera regolare sulle autostrade della Toscana per I cantiari notturni sulla undici e stanotte da mezzanotte alle sei sarà chiuso lo svincolo di alto Pascio in uscita per chi proviene da Pisa In alternativa si consiglia di uscire a Capannori. Per quanto concerne la viabilità cittadina a Firenze in via Morosi per un allaccio alla rete idrica fino al trentapile e circolazione interrotta tra via Baracchini e

    Speaker 0: via Baracca. Muoversi in Toscana è un servizio in

    Speaker 11: collaborazione con Regione Toscana, Città Metropolitana e Comune di Firenze. Buon viaggio!

    Speaker 4: Muoversi in Toscana Info, aggiornamenti in tempo reale sulla mobilità nella regione. Contro Radio. Buon ascolto e buon viaggio. FM 93.6, 98.9. Per festeggiare I trent’anni di attività, Audioglob Distribuzione, in collaborazione con Casa del Popolo di Impruneta e Associazione Culturale La Chute organizza tre serate per presentare le ultime produzioni della sua etichetta a Santeria.

    Speaker 1: Sabato 27 aprile alla Casa del Popolo di Improneta, la tappa toscana di un lungo tour italiano. Massimiliano La Rocca e la sua band presentano in concerto il nuovo album Dimeye. Dalle venti a Pericena a cura della casa del popolo, inizio il concerto alle 22, prezzi popolari, info, pagine Facebook, CDP improneta e Audioglobe. I viaggi della Contra Radio Club. Dopo il successo dei cinque precedenti torna il West Dream, un’avventura nei grandi parchi americani dell’ovest degli Stati Uniti guidata da Jimmy Tranquillo.

    Dal sedici al ventotto agosto uno dei viaggi della vita nella natura del selvaggio oeste dal Grand Canyon alla Monument Valley, San Francisco, Los Angeles, Las Vegas. Attenzione, ci sono e la scadenza è prorogata al trenta aprile domenica ventotto alle undici e trenta speciale radio con Jimmy Tranquillo. Scopri tutto su VVV punto Controradio punto it

    Speaker 0: sezione viaggi o

    Speaker 4: clicca sul banner Western Dream. Contro Radio. Questo

    Speaker 0: programma lo potete riascoltare in podcast su WWW punto contro radio punto IT

    Speaker 4: Stai

    Speaker 12: ascoltando Controradio. Non perdere niente di ciò che accade. Controradio

    Speaker 0: è cross-mediale

    Speaker 2: Bentrovati un venticinque novembre al mese, trasmissione che va in onda dalle frequenze di Controradio e sui nostri canali cross mediali dunque anche in diretta Facebook e non solo dedicata alla violenza di genere ma come argomento al centro dell’ascolto, del racconto, della riflessione del dibattito, ogni ultimo venerdì del mese, dedichiamo a questo spazio, lo facciamo con Sandra Salvatto, bentrovata Sandra. Buongiorno Chiara, buongiorno a tutti. Ospite quest’oggi anche per le testimonianze che

    Speaker 9: ha raccolto la nostra viola giacallone dalla redazione. Buongiorno a

    Speaker 2: tutti e a tutti.

    Speaker 0: Tema di

    Speaker 13: questo oggi che abbiamo scelto Sandra qual è? Lo possiamo dire in inglese ma tanto non cambia la sostanza. Survivor, sopravvissute, no? Storia e testimonianza di chi ce l’ha fatta, di chi dice di volercela fare ma ancora non è uscito dal tunnel e

    Speaker 2: ci aiuterà proprio Viola a fare chiarezza. Sì Viola faremo con te un un test anche del materiale che hai raccolto il tema è importantissimo molto variegato e e anche molto articolato però prima di tutto questo Sandra abbiamo suddiviso questa trasmissione periodicamente anche in una sorta di notiziario con focus nazionali e locali flash di notizie importanti che raccogliamo nel mese che poi ci porta questo venticinque novembre al mese. Io segnalo dal punto di vista nazionale una notizia che ci ha molto colpito è stupro anche se la vittima non reagisce. La Cassazione ribalta la sentenza del processo contro l’uomo accusato di violenza su una ragazza stiamo parlando di una notizia segnalata dalla Repubblica in appello a Palermo l’imputato era stato assolto I giudici della Suprema Corte hanno citato il detto di Ovidio visse Grata Puella. Importantissimo questo fatto perché la non reazione nella della vittima non è una attenuante rispetto alla violenza.

    Ed è uno degli aspetti poi che ci pone ehm un contributo nella riflessione su chi è vittima e chi non è vittima, il senso di colpa non

    Speaker 13: ho detto non ho detto no in quel momento. Proprio così il senso di colpa, la vergogna sono termini diciamo con primaria quello di sopravvissuta

    Speaker 2: che stamattina poi sentiremmo

    Speaker 13: anche insieme. Ci sono però anche notizie positive. Molto sì sì sì sì. Che ci hanno colpito. Quello territoriale che ci hanno colpito che abbiamo selezionato e sono state presentate proprio un paio di settimane fa a Palazzo Medici Riccati presentate le linee di indirizzo per la presa in carico delle donne e dei minorenni vittimi di violenza di genere uno strumento direi fondamentale perché ehm diciamo il suo obiettivo finale quello di uniformare il metodo perché non tutti I centri si insomma dialogano e non tutti hanno gli stessi strumenti a disposizione quindi per trovare un linguaggio comune, per trovare una uniformità e queste linee di indirizzo rappresentano di un percorso iniziato, qualcuno se lo ricorderà nel duemila a diciotto con il programma antiviolenza alla rete di Nicoletta finanziato dalla regione Toscana.

    È un processo fondamentale necessario per il riconoscimento della violenza. Molto importante. Dunque la rilevazione sul piano fisico, relazionale, emotivo e giudiziario di queste persone perché poi poi scatena e innesca

    Speaker 0: tutta una serie di

    Speaker 13: cose tra cui

    Speaker 2: anche la denuncia della del maltrattante. Tutte le informazioni su Controradio punto ita perché abbiamo seguito in presenza proprio con Sandra la presentazione di queste linee guida dicevamo sopravvissute il tema di oggi una raccolta di storie e testimonianze, che tipo di lavoro in sintesi proprio hai fatto e poi torniamo subito dopo Viola?

    Speaker 9: Sì Chiara io sono qui in veste di contenitore di di testimonianze che mi sono state fatte nel in realtà anche nel corso degli anni poi ovviamente in questo caso ho chiesto di scrivermi, ho posto delle domande precise, però diciamo che sostanzialmente quando si è donna e se si ha la fortuna di avere una rete femminile di amicizie purtroppo ci si trova nella situazione di ascoltare queste storie molto spesso, di dover dare consiglio, di dover prendere delle decisioni, quindi penso che tutte noi in realtà siamo a conoscenza di testimonianze di questo tipo.

    Speaker 2: Viola è stata in ascolto, è stato molto importante per noi, un patrimonio che poi lei stessa ha rielaborato.

    Speaker 13: Sì, è un ponte, direi, necessario anche per proteggere le stesse persone che hanno subito violenza, quindi ti ringraziamo, almeno io personalmente lo faccio al cuore perché insomma già parlare di queste cose non è facile farlo anche per interposta persona è anche una grossa responsabilità. Direi che su questo tema è molto importante adesso lanciare il contributo che come sempre inizia la nostra puntata, quello di Alessia Dolbecco che ci fa strada proprio verso questo termine sopravvissuta perché vittima lo sappiamo non è diciamo la parola giusta oserei dire ficcante perché vittima semanticamente trasmette troppa passività mentre sopravvissuta a quel diciamo ehm nucleo di agentività del che alle donne permette di prendere la situazione in mano.

    Speaker 2: Allora sentiamo. Un

    Speaker 14: noto testo di Carlo Levi ci ricorda che le parole sono pietre. Sono perché sono oggetti solidi che definiscono la nostra realtà ma lo sono anche in virtù del fatto che se usate impropriamente possono offrire. Fino agli anni sessanta settanta non avevamo parole per descrivere il fenomeno della violenza maschile sulle donne. Non le avevamo queste parole semplicemente perché il fenomeno culturalmente non aveva una rilevanza, era cioè dato per scortato che le donne subissero sessismo, discriminazioni, violenze per il semplice fatto di essere donne e di essere in una relazione. Quando abbiamo iniziato a dotarci di parole per descriverla questa violenza abbiamo iniziato a usare la categoria di vittima.

    Come riporta Treccani, vittima è sia colei, colui che perde la vita in una calamità, ma è anche chi soccombe alle prepotenza altrui subendo danni o sopraffazioni. È una parola che a lungo è stata usata per descrivere il fenomeno della violenza maschile, tuttavia da qualche tempo a questa parte ne stiamo prendendo le distanze. Lo facciamo perché questo termine mettendo l’accento sul danno rimuove dall’orizzonte la possibilità per la persona che lo subisce di avere un ruolo attivo, di denunciare, di sottrarsi a quella violenza. La parola che più oggi risulta adatta per parlare di violenza non è tanto vittima quindi ma sopravvissuta. Con lei che sì un danno lo ha subito però è anche in grado col giusto supporto di affrontarlo e di superarlo.

    È un termine cioè che ridà alle donne quella gentilità, cioè quella capacità di agire concretamente diventando agente del proprio cambiamento che per tanto tempo c’è stata negata. Per approfondire questo e altri termini riguardanti la violenza di genere rimando a ne uccide più la lingua, un volume di Valeria Fonte, un testo utile per esplorare la potenza del linguaggio e la retorica che oggi come ieri è stata usata per togliere alle

    Speaker 2: donne quella gentività di cui abbiamo parlato fino a qui. Grazie davvero ad Alessia Dulbecco, scrittrice, pedagogista che accompagna con noi questa trasmissione con pillole informative così come Marina Caponi dal punto di vista giuridico che sentiremo poi in conclusione di trasmissione e le diesi che

    Speaker 0: ringraziamo sempre perché abbiamo

    Speaker 2: come sfondo una loro immagine ne ricordiamo la mostra fino a maggio alla casa delle donne di Firenze.

    Speaker 13: Agurandoci che tutte prima o poi nella vita si sentano un po’ superwoman come questo bellissimo manifesto che abbiamo alle spalle. Allora direi che è il momento di parlare con Viola e di capire un attimino questo percorso soprattutto che cosa succede dopo, dopo che anche la vicenda è stata cannibalizzata possiamo dire in qualche modo dagli stessi media, ma abbiamo insomma una responsabilità non da poco nel trattare e raccontare queste storie. Quindi che cosa succede soprattutto dopo che le persone si sentono

    Speaker 9: raccontate e si sentono investite da tutto questo? Sì Sandra hai detto bene infatti le violenze per per come sono riportate dalla cronaca spesso appaiono come eclatanti, anche spesso gli uomini con cui ho parlato sono stupiti, si chiedono ma come è possibile una cosa del genere e come invece dicevamo prima per noi donni queste sono storie di quotidianità. I media come giustamente ricevi hanno un ruolo importante anche nello spettacolarizzare queste violenze, nel fare una sorta di manicheismo, mettere il mostro che è l’uomo da una parte, il bene che è la vittima dall’altra. Quindi le persone in un certo senso si sentano anche assolte nel consumare questo tipo di notizie. E per questa ragione oggi abbiamo deciso di portare delle storie che invece sono storie di quotidianità, sono storie che non hanno una durata di un titolo.

    Speaker 2: Non basta quello

    Speaker 9: che dicevi. Perché quello che succede dopo in realtà non è qualcosa che si può riassumere in titoli eclatanti, sono storie di trauma che spesso vengono scellati, che sono storie di trauma che queste donne si portano spesso avanti per anni e che veramente a volte non superano. Non c’è un momento in cui all’improvviso si è guariti da cose del genere. Quindi intanto voglio ringraziare le persone che hanno testimoniato con me se ci stanno ascoltando, perché non è facile. E’ interessante notare che nonostante queste donne abbiano tutte vissuto forme di violenza diverse in realtà, perché In alcuni casi si tratta di violenza fisica, in altri di violenza sessuale, di violenza psicologica e stalking.

    Per alcuni si tratta di un amico, di un amante, di un marito e per una addirittura di un familiare. Nonostante questo ci sono delle similitudini che ho trovato rispondendo a queste domande. La prima domanda che ho chiesto è cosa avete provato dopo la violenza, quindi nell’immediato dopo. Tanti mi hanno nominato la parola confusione, si sono un senso di spasamento, di distacco da se stesse, mi hanno parlato del sentirsi sporche in un certo senso e questa sensazione si lega a un senso di vergogna e di colpa. La vergogna, come dicevamo prima, è quella che provano perché non hanno saputo reagire.

    Questa è quello che mi è stato detto, cioè la sensazione di essere rimaste lì, no? Questo senso di vergogna e questo senso di colpa mmm può assumere può diventare anche più pesante, cioè fino a arrivare a

    Speaker 2: pensare di

    Speaker 9: essere state le

    Speaker 0: prime a causare quella quella violenza.

    Speaker 2: Quindi Prima ancora che

    Speaker 0: rabbia nei confronti

    Speaker 2: dell’altro, dell’aggressore c’è il giudizio su se stesso.

    Speaker 9: Su se stesso. Ad esempio riporto le parole di una di queste ragazze che è stata picchiata dal compagno, da finire all’ospedale, quindi qualcosa che ha potuto sentire, mi ha detto ho scoperto dopo che in situazioni traumatiche come questa il nostro cervello fatica a ricostruire ciò che è successo, I ricordi si fanno confusi. Io ho quasi pensato di essere stata la prima ad alzare le mani”. Questa rimozione temporanea del trauma.

    Speaker 0: Se non altro di

    Speaker 13: averlo scatenato. Ecco, questa è la… Sì,

    Speaker 9: e poi c’è una rimozione del trauma spesso che…

    Speaker 13: E’ una confusione che può portare anche a confondere giusto appunto anche le dinamiche, l’esatta dinamica della vicenda, sì.

    Speaker 9: E questo mi porta alla seconda domanda che ho posto, è vero, quando è che avete capito di aver subito una violenza? Che quella violenza non era una cosa normale e questo ci riporta molto alle parole di Alessia riguardo al fatto che la violenza è anche una questione di linguaggio. Poi ne parleremo meglio dopo, ma a volte non abbiamo I mezzi, soprattutto prima non c’erano I mezzi per riconoscere quello che era effettivamente una violenza ma solo delle sensazioni dopo di malessere e molte di queste ragazzi mi hanno detto se questa cosa fosse successa adesso probabilmente avrei avrei reagito prima avrei avrei fatto qualcosa prima.

    Speaker 2: Questo ci dimostra forse che I tempi sono un po’ cambiati. Questo in qualche modo ci conforta. Lo prendo come un elemento positivo no? Nella bilancia del cambiamento sociale. Che poi più o meno possa aver contribuito il mondo dell’informazione a sensibilizzare non lo so poi magari lo analizzeremo in un secondo momento però sì

    Speaker 9: è sicuramente un qualcosa a segno positivo.

    Speaker 2: L’oggi è diverso anche in termini di presa di coscienza.

    Speaker 13: Non c’è dubbio, penso sempre a quello che stava dicendo Viola, sono delle slide indoors queste perché a volte si decide addirittura di non fare niente e allora penso che queste pietre di cui parlava anche la nostra Alessia Dolbecco non sono soltanto quelli che piovano per citare anche un titolo di un noto film di Kellogg nel momento in cui accade la situazione ma è esattamente quello che avviene dopo che murano le persone fino addirittura a sancire la loro bassissima autostima oltre che la paura di venire allo scoperto perché

    Speaker 2: quello è veramente il primo ostacolo

    Speaker 9: da superare. Viola ancora domande. Sì volevo sì volevo leggere una testimonianza che ci porta alla terza domanda e come stava dicendo Sandra ehm all’epoca mi sembrava impensabile denunciare. Un sacco di persone assistevano ad abusi e non facevano una piega, quindi per mi era difficile identificarlo come violenza. Diciamo che mi sono salvata perché è stato passato il senno, alla seconda volta che mi venivano messe le mani addosso ho detto basta, questo perché la violenza fisica è più facile da riconoscere, ma tutto il resto che ho subito, insulti continui, controllo da quello che mangiavo a come usavo il mio tempo, per me non era un abuso.

    Non avevo capito bene I miei diritti.

    Speaker 2: Lo svuotamento, la normalizzazione, tutto quello che noi diamo in dicitura qui viene articolato in quotidianità, non in queste parole.

    Speaker 13: Non solo noi tendiamo a liquidare, proprio attraverso l’informazione, come anche anche lì Viola l’aveva detto all’inizio, con un titolo noi definiamo la cosa cosa che non è assolutamente definita gli diamo un nome e

    Speaker 2: gli diamo uno spazio ma poi l’inchiostro non basta. E no infatti credo che ragazze e ragazzi che sentano queste cose articolate e declinate così allora percepiscano il campanello d’allarme, non nel titolo appunto che noi spariamo in prima pagina o in apertura di notiziario.

    Speaker 13: E qui servono anche gli spazi sociali di cui magari parleremo ampiamente nelle prossime puntate, cioè trovare anche un luogo fisico dove poter trovare tutti a prescindere dai consultori, dai cav, eccetera, cioè dare la possibilità ai giovani di dire, di aprirsi senza vergogna.

    Speaker 9: Secondo me il motore che poi porta a prendere consapevolezza e ad agire, ovvero a chi vi siete rivolte ho chiesto. Ad esempio nel caso di una ragazza di questi che hanno testimoniato che ha subito stalking, la prima persona a cui ne ha parlato è stata un’altra donna, ma non una donna qualsiasi, ma una che sapeva che non l’avrebbe giudicata, perché le donne, ovviamente noi sappiamo che per esperienze purtroppo possono capirci, però non tutte hanno lo stesso livello di consapevolezza e non è che ci si senta, tutte queste donne che ho intervistato in un certo senso, che mi hanno parlato, mi hanno raccontato la loro storia, la prima hanno iniziato il proprio percorso parlandone con qualcuno che non giudicava infatti il senso di vergogna, il senso di colpa di cui parlavamo ehm inibiscono

    Speaker 2: la condivisione che è il primo passo. Ti interrompo un attimo Viola perché prima siamo in fase finale di trasmissione sapevamo che era una trasmissione a rischio in termini di tempi perché insomma lo spazio è importante e I contenuti altrettanto però questo c’è dall’assist per focalizzare l’aspetto del a chi ci rivolgiamo Perché con Sandra Salvatto abbiamo fatto una verifica da questo punto di vista per dare delle informazioni ehm importanti parto dal codice rosa che è quello più medicalizzato diciamo quello ospedaliero nel caso in cui una persona dichiari di essere vittima andando a un pronto soccorso e dunque lì si attiva il percorso del codice rosa in pronto soccorso la rete codice rosa afferente alla dottoressa Vittoria Doretti che davvero ringraziamo ci ha descritto l’iter entro venti minuti come indicato dalle linee guida nazionali la persona viene collocata in una stanza dedicata garantendo la massima riservatezza, il personale accoglie la vittima con empatia e rispetto fornendo assistenza sanitario urgente durante il percorso la vittima viene informata su tutte le fasi richiesto il consenso informato per ogni attività le procedure prevedono una corretta raccolta delle prove, valutazione del rischio di recidiva della violenza e se la vittima lo accetta la presa in carico immediata e l’attivazione della rete territoriale con carattere di urgenza.

    Dunque questo è il meccanismo che scatta all’interno di un contesto ospedaliero se una

    Speaker 13: donna si rivolge dicendo appunto di essere vittima. Cosa succede in maniera alternativa? Allora è possibile presentarsi personalmente presso un presidio delle forze dell’ordine, carabinieri, polizie, eccetera per denunciare chi fa del male. Se poi avete subito violenza fisica come diceva Chiara potete andare direttamente al pronto soccorso e lì si innesca il codice però gli stessi sanitari poi sono tenuti ad allertare le forze di polizia e quindi scata anche il secondo passaggio quello propriamente diciamo giudiziario. Si può delegare anche un avvocato a sporgere denuncia.

    Si può telefonare al centodu dodici che ricordo è un numero europeo ma c’è anche il centotredici che invece è il nostro la nostra polizia di stato a livello territoriale. Ci si può presentare I servizi sociali territoriali, in primis ICAV, centri antiviolenza dal duemila diciotto ricordo anche che I consultori territoriali fanno parte della rete dei codici rosa poi ci sono veri e propri sportelli di ascolto molti dei quali gestiti dai centri antiviolenza c’è infine ma direi che mh forse non è nemmeno la fine nel senso che ci sono tanti altri modi comunque questi sono quelli principali ricordiamo Cioè il numero quindici ventidue numero antiviolenze stalking un servizio pubblico attivo a ventiquattro ore su ventiquattro le operatrici sono formate proprio per dare sostegno alle vittime di violenze stalking il numero è gratuito e se si è davanti a un PC basta davvero entrare in una chat e l’operatrice vi darà relazione in tutte le lingue o almeno in una gran parte di lingue perché sappiamo che questo è un fenomeno che riguarda tutte le donne a livello mondiale.

    Speaker 0: Importante, chi denuncia

    Speaker 13: ha diritto al patrocinio gratuito dell’assistente legale. Significa che qualunque sia la vostra condizione sociale, la vostra possibilità di portafoglio, voi avete il patrocinio gratuito. C’è poi infine, questo mi preme moltissimo perché avevo avuto come dire un’intuizione ma non ero certa della risposta, di questo percorso privato che si può fare, cioè molte donne possono interessarsi a un percorso personale fuori diciamo dalla rete dei centri antiviolenza con uno psicoterapeuta e questo mi spiegava proprio uno psicologa che si sta occupando anche di un caso a distanza siderale, lo fa attraverso una video chat, pensate, con un WhatsApp questo permetta alle donne, mi spiegava di fare un passo ma nello stesso tempo avere anche lo spazio per potersi tirare indietro perché andare presso un centro antiviolenza molto spesso significa metterci

    Speaker 9: la faccia. E quindi questo

    Speaker 13: è la legittimazione a rompere l’equilibrio che ci siamo portati addosso per tanto tempo è l’ostacolo più grosso e ripeto ancora una volta la vergogna che

    Speaker 0: è un aspetto che

    Speaker 13: tende a rimanere anche nelle prime fasi di presa in carico, a domandarsi ma come ho fatto ad accettare tutto questo e questo automaticamente porta le donne a mentire

    Speaker 2: sui libidi. A se stesse. A se stesse e anche agli altri. Sono le nove siamo in conclusione ma abbiamo ancora cinque minuti ce li prendiamo Raffaele Palumbo che mi raggiungerà poi in studio ce le concede assolutamente salutando Marina Capponi nostra consulente

    Speaker 15: per la trasmissione ben trovata

    Speaker 2: Marina buongiorno. Buongiorno Chiara, buongiorno alle ascoltatrice di ascoltatori contro radio. Nominata recentemente consigliere di fiducia dell’università di Firenze, dunque un altro strumento importante davvero in trenta secondi Marina che cos’è la

    Speaker 15: consigliere cosa serve? Chi ci si può rivolgere? Allora la consigliere di fiducia è stata nominata nell’ambito dell’ateneo dell’ateneo fiorentino quindi questo è il suo,

    Speaker 0: diciamo così,

    Speaker 15: luogo dove può agire. È una figura, come dice la parola, di fiducia, che ascolta, che accompagna, che formula, diciamo così, delle soluzioni per situazioni di molesti, molesti sessuali e discriminazione. Questo può riguardare tutti coloro che vivono in questa comunità di lavoro e di studio quindi studentesse e studenti, il personale docente, il personale amministrativo

    Speaker 12: e ha diciamo di

    Speaker 0: di fronte a

    Speaker 15: sé due percorsi per aiutare le persone che le sottopongono queste criticità che sono informale quindi un percorso che può condurre all’accertamento di determinate situazioni e e cercare di risolverle anche il sottoprofilo diciamo così conciliativo e un percorso formale accompagnando le persone a formulare una vera e propria denuncia al rettore o al direttore generale con l’apertura poi virtualmente anche di procedimenti disciplinari di confronto di di chi si è diciamo così ha adottato delle condotte che sono assolutamente diciamosi rifiutate dal dall’ateneo perché fine è quello appunto di mantenere un clima lavorativo e di studio che rispecchia la dignità delle persone che si è improntato a correttezza appunto

    Speaker 2: rispetto di libertà di dignità di tutti. Marina Caponi c’è una mail un riferimento

    Speaker 0: e si può

    Speaker 15: mantenere l’anonimato immagino. Certo. Assolutamente la piena riservatezza ogni tipo di richiesta di aiuto è sempre diciamo così concordata con la consigliera quindi nessun passo può essere fatto d’ufficio viene sempre tutto diciamo con condiviso con chi ha bisogno di aiuto e si può contattare la consigliere attraverso una mail consigliere di fiducia che oggi la unify punto it e c’è un cellulare, un cellulare dedicato assolutamente riservato, si possono diciamo operare anche delle chiamate anonime nella piena riservatezza al

    Speaker 2: tre tre nove due nove due 0 tre sei due. Grazie davvero a Marina Caponi per questo contributo fondamentale e complimenti per questa nomina di cui andiamo

    Speaker 15: orgogliose. Buona giornata e buon lavoro. Grazie, è

    Speaker 0: un onore, è un

    Speaker 15: onore anche per me.

    Speaker 13: Grazie Chiara. Grazie a tutti. Grazie a tutti. Bene, l’ultima proprio minuto della nostra trasmissione lo dedichiamo a Viola che ci dice a chi si sono

    Speaker 9: rivolte, chi gli aiutate queste ragazze? Allora mi piacerebbe dire che tutte si sono sentite meglio in qualche modo. Tutte sì, si sono, sono andate avanti, però ovviamente non ci sono delle cose che restano e quindi la soluzione dovrebbe partire da qualcun altro.

    Speaker 13: Dall’uomo maltrattante?

    Speaker 9: Esatto. Diciamolo

    Speaker 2: chiaramente così

    Speaker 13: almeno li chiamiamo all’appello.

    Speaker 9: Prevenire è meglio che curare, si vorrei quindi fare anche un appello agli uomini maltratanti che ci stanno ascoltando. Io per quanto riguarda Quello che mi hanno detto le ragazze su cosa le ha fatte stare meglio, c’è Artemisia che ha permesso ad esempio a questa survivor di stalking di capire che l’uomo di cui iniziava ad avere paura era effettivamente pericoloso e che il disagio che sentiva era giustificato. Per altre si sono sentite supportate da una rete femminista, dal femminismo. Alcune non si sono sentite aiutate da niente, altre si sono sentite aiutate da abuso di alcool e droghe e poi su lungo periodo solo il tempo e l’imparare ad amarmi. Un’altra mi ha parlato di un percorso di terapia che l’ha fatta sentire meglio, che l’ha aiutata ad affrontare la maniera in cui si è sentita dopo, a ripristinare lucidità e riprendersi dalla confusione mentale che aveva provato nello stare prima in una relazione d’affetto e che poi si era trasformata in una relazione di violenza e questa ragazza mi ha anche parlato di un libro e questo ci riporta a quello che dicevamo prima sul linguaggio, ovvero lo stile dell’abuso.

    È un saggio sulle parole della violenza e mi ha detto lo consiglio perché veramente questo mi ha aiutato a riconoscere quello che avevo provato e poi vorrei chiudere comunque con un po’ di speranza. Una ragazza mi ha scritto una cosa che mi aiuta molto la sola e che vedo che ora accadrebbe con più difficoltà cioè a parità ovviamente di istruzione e contesto sociale mi sembra che le cose siano cambiate e che uno non la passerebbe così liscia e che se io fosse in quella situazione adesso a quell’età sarei aiutata. Quindi

    Speaker 2: viola giacalone. Grazie davvero e grazie alle giovani non giovani, alle donne che hanno raccolto il tuo appello e a cui abbiamo dato voce attraverso parlate sempre attraverso te attraverso queste frequenze questo è un po’ il senso della trasmissione Sandra che volevamo dare sin dall’inizio no quando l’abbiamo pensato.

    Speaker 13: Sì è proprio così e se mi permetti voglio proprio prendere in presto prestito quello che vedete, per chi ci vede tramite social, alle nostre spalle, questo verbo che può essere letto in due sensi. Amati, un imperativo assolutamente indispensabile per tutti, insomma per queste ragazze in primis, per queste donne, ma anche amati, amate, che è l’orizzonte al quale noi vogliamo arrivare cioè dovete essere tutti, dobbiamo essere

    Speaker 2: tutti amati possibilmente nel modo migliore. Ecco. E ci devono anche essere degli strumenti che funzionano e che ci fanno sentire in un contesto di accoglienza, di efficacia, di tutela, di non giudizio. Ci abbiamo descritti, abbiamo cercato

    Speaker 13: con voi di darvi anche delle informazioni utili a riguardo. Difficile perché la società è molto giudicante e quindi queste ragazze si devono fare coraggio, coraggio e proprio valutare se stesse come delle donne. Il principio di autodeterminazione visto che siamo usciti da un venticinque di aprile quindi due giornate importanti a ruota però la cosa e il messaggio rimane quello valorizzare la libertà ognuno deve avere questa possibilità lo spazio libero in cui determinare se stesse la propria volontà

    Speaker 2: di vivere, di amare, di essere amante. Nove passate da sette minuti si chiude qui la puntata di aprile di un venticinque novembre al mese e torneremo, torneremo anche a maggio, Il trentuno maggio con voi su queste frequenze, trasmissione riascoltabile anche in podcast ci state ringraziando per il nostro contributo noi ringraziamo voi per l’attenzione e l’ascolto

    Speaker 9: grazie ancora Viola Giacalone.

    Speaker 0: Grazie. Grazie a voi. Grazie Viola. Grazie a tutti.

    Speaker 5: Un futuro senza cancro? Noi ci crediamo ma tu credi in noi. Con il cinque per mille alla Lega Italiana per la lotta contro I tumori sostieni la prevenzione e fai crescere le nostre attività di assistenza quotidiana ai malati oncologici. Il tuo cinque per mille all’Ilt Firenze.

    Speaker 0: Prevenire e vivere. Info

    Speaker 12: su legatumori Firenze punto it. C’è un c’è un c’è un cerchi CBD di qualità. Da Uidiamo, trovi erba legale, oli e molto altro proveniente da produttori italiani, eccellenti e appassionati, selezionati con cura. Consegniamo in un’ora dal tuo ordine a Firenze, tutti I giorni, da mezzogiorno a mezzanotte, a bagno a Ripoli, Fiesole, Scandicci e sesto fiorentino In giornata. E spediamo in tutta Italia.

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    Speaker 0: Contro Dario. Mi senti bene, non c’è niente e tutto tutto all’unque Sono uno di quei bambini melodramatici neurotici al buco, non c’è dubbio di ciò A volte mi dico le crezioni A volte mi piacciono le mie mente I went to a shrink to analyze my dreams She says it’s lack of sex that’s bringing me down I went to a whore instead of my masterborn Choke with my whiteness but it’s bringing her down Sometimes I give myself the creeps e non è un po’

    Speaker 2: nove undici minuti ancora Newsline con voi su Contro Radio Chiara

    Speaker 0: Brilli, Raffaele

    Speaker 16: Palumbo che mi ha raggiunto il studio. Su

    Speaker 0: Controradio Chiara

    Speaker 2: Brilli Raffaele Palumbo che mi ha raggiunto il studio. Ben trovata. Allora dicevamo non lasciamo il venticinque aprile ad un giornata come quella di ieri che ha visto comunque tanta partecipazione anche sul nostro territorio ai numerosi eventi che ci sono stati ma vogliamo proseguire la riflessione? Lo

    Speaker 16: faremo anche nel podcast di questo fine settimana. Sì, dopo una giornata intera dedicata al venticinque aprile, la giornata di ieri con tanti contributi torniamo su noi partigiani punto it in collaborazione con il portale della memoria realizzato con lampi le voci delle partigiane e dei partigiani che sono arrivati a ben ottocento in questo memoriale della resistenza che con abbiamo costruito appunto per sabato e per domenica

    Speaker 2: per il nostro podcast cosa

    Speaker 7: è successo

    Speaker 0: che va in onda

    Speaker 2: ora arrivo

    Speaker 9: Ora te lo dico

    Speaker 2: allora alle tredici e no lo devo dire dopo Raffaele perché tredice e quindici tredice e quindici del sabato diciassette e dieci della domenica e poi di conseguenza su tutti I canali cross mediali ed anche su Spotify ogni tanto vado a rivedere cosa è successo su Spotify c’è l’elenco di tutte le trasmissioni riascoltabili sì sì perché mi piace indicizzare no? Su Spotify il nostro podcast e abituare anche I nostri ascoltatori e le

    Speaker 16: nostre ascoltatrici a farne questo uso questa fruizione. Siete amici e cosa hai raccontato a proposito

    Speaker 17: del portale noi partigiani punto it. Quest’anno la raccolta di video testimonianze delle partigiane dei partigiani di Italia, molti di loro ai medde e punti nel frattempo ha toccato quota ottocento nel memoriale della resistenza italiana che chiunque può andare a visitare semplicemente cliccando su noipartigiani.it e lì con il mouse trovando regione per regione a seconda delle diverse brigade ma non soltanto anche coinvolgendo e ascoltando quelle forme della resistenza plurale così diverse per esperienza profilo sociale, convinzioni culturali che hanno visto in prima fila le donne, le loro testimonianze fino a qualche anno fa erano del tutto sottaciute, invece erano avuto un ruolo decisivo, gli internati militari italiani che rispettarono di vestire dopo l’8 settembre del 1943 la divisa della Repubblica Sociale di Salò o addirittura del Wermark, dell’esercito tedesco, tanti sacerdoti, insomma tante diverse forme di resistenza che con Laura Gnocchi e con il patrocinio dell’ampi abbiamo raccolto dal 2019 in poi e stiamo continuando, intanto perché ci sono ancora dei partigiani vivi, ultracentenari alcuni dei quali lucidisimi che non avevano mai raccontato che raggiungiamo per la prima volta e poi e questo è un invito anche agli ascoltatori perché noi vogliamo raccogliere e riversare in digitale tanti filmati, tante interviste a partigiani che magari erano state fatte ancora sulla pellicola, con il VHS, il DVD negli anni trascorsi, di tanti che sono scomparci, ma la cui voce può esserci ancora, mi viene da dire da linea di condotta perché le scelte che hanno fatto da giovane sono scelte che più o meno anche noi in tempo di guerra ci ritroviamo a dover ripetere.

    Speaker 16: Tra un po’ ci resterà soltanto questo per motivi biologici diciamo così naturalmente e sarà ancora più prezioso questo questo memoriale, questa gigantesca raccolta

    Speaker 17: ma a che cosa serve I god learner tutto questo? A combattere la smemoratezza. Io credo che noi stiamo vivendo un tempo, veniamo derisi delle volte perché si dice siete ossessionati dal passato, avete paura che torni il fascismo del ventesimo secolo, non siamo così sciocchi, ma avvertiamo che il fascismo italiano aveva radici più profonde di quelle che si potevano immaginare, è accorso sotto traccia per decenni, ha trovato un suo ruolo politico anche internazionale quando c’è stata la guerra fredda e il nemico principale è diventato il comunismo, ma aveva una tradizione, aveva famiglie che lo colpivavano privatamente e questa è la radice su cui possono germogliare nuove forme di cultura illiberale conservatrice reazionaria. Io ti parlo da Milano, la città del grande illuminista lombardo Cesare Beccaria, quello che scrisse dei delitti e delle pene contro la tortura e contro la pena di morte. Un istituto, un carcere minorile intitolato proprio a lui, pensate come si è rivolto nella tomba, in questi giorni si è saputo che praticava sistematicamente torture su detenuti minorenni, lo stesso nel CPR, il centro di permanente restringimento per immigrati altrettanto giovani che è stato commissariato per motivi analoghi.

    C’è un fascismo quotidiano, non volete chiamarlo fascismo, inventatevi un’altra parola, ma c’è un autoritarismo che passa sì dalla rivisitazione e dalla mistificazione della storia per cui può dare fastidio Antonio Scurati che ricorda in televisione chi come e perché commissionò il delitto Matteotti, ma che passa attraverso la desensibilizzazione rispetto a quelli che sono codici di umanità e di democrazia che noi continuiamo invece a considerare fondamentali.

    Speaker 0: E non si è mai dovuta correre sui coatteli del morto e si dice che la loro derisione è un’autobus per la loro visione e non si è mai dovuta correre sui coatteli del morto e non si è mai dovuta correre sui coatteli del morto perché si sa che stiamo colpendo l’uomo una notte in un’autobus, rispondendo a grammatica, mangiando canze e tirando la città abbiamo realizzato tutte le nostre esperti e sogni e abbiamo fatto una lista e c’era un’ambizione singola che abbiamo che I nostri musicisti non possono essere abituati a concedere e era per questo mantra che avremmo commesso facciamo il hit, due mileniali e lo facciamo ancora, ogni notte sul posto del bus We have that most musicians of our ills can’t will to admit And it was to this man’s truth we would commit We make hits To put millennial men And we do it again Every night on the back of the bus you know it ain’t no fuss We’re on the same wage And we ain’t afraid to get paid on stage Our fiction got any act as a fact If you get your back backed up at that You won’t be missed Now we make hits Each 1 of us Is just a group of us Siamo in stessa stanza E non siamo affronti di essere pagati su stage La nostra fictica ha alcun effetto Se ti porti il tuo bagno in palla Non ti si riuscirà a perdere Ora facciamo un’acqua Se non si riuscirà a perdere Se non si riuscirà a perdere Facciamo un’acqua, facciamo un’acqua Ok, quindi quando abbiamo finito di caccare Abbiamo finalmente formato questa banda E siamo signati in una società di Universal Inc Perché il acqua continua a risarci We make hits, we make hits Right, so when we’re done kissing We finally form this band And we sign to a subsidiary of Universal Inc Cos the water keeps on rising And we know there’s no surprising Anyone with eyes and ears round here That we’re all gonna sink And we just wanna have some fun Before we’re sunk And if that’s the attitude you exude Then you know you’re really cool e non è un po’

    Speaker 2: alle nove e venti minuti

    Speaker 0: il momento

    Speaker 16: che da sempre aspettavo intervistare Raffaele Palumbo. Non io. Eccoci qua. No, è imbarazzante perché casualmente siamo abituati come dire da una parte a fare un certo mestiere, dall’altra parte a non essere come dire autoreferenziali però

    Speaker 0: questo oggi

    Speaker 2: due parole dovevamo dirle insomma. Sì sì da fare perché il libro della vita volge al termine questa domenica e c’è un appuntamento alle undici all’Auditorium del Centro Rogers in piazza della Resistenza Scandici storica a questo punto possiamo dirlo davvero storica in agenda di tutti gli scandicesi e non solo perché la partecipazione è una costante di questi eventi ehm ci sarai tu, ci sarai tu che presenterai e ti autoracconterai come

    Speaker 16: ospite parlando di quale libro? Il libro è il mare non bagna Napoli di Anna Maria Ortese che sarà anche la l’occasione per citare tanti altri libri per parlare di di una un modo di raccontare se stessi le le le le proprie paure, le proprie neborosi e specchiali dentro una città che poi si sente in qualche modo nella sua indifferenza ferita e ti caccia per sempre dalla città stessa perché dice che hai scritto un libro contro Napoli e invece quel chilleraggio letterario che fu oggetto il Maio non bagna Napoli anche da parte di intellettuali ma anche misogini oltre che molto di pseudosinistra rimane

    Speaker 2: nella storia però. Ma il tuo modo di leggerlo e di percepirlo e di sentirlo da napoletano nell’arco degli

    Speaker 16: anni è cambiato, cioè la prima volta che lo leggessi e poi dopo. Ci ho messo tutta la vita a capirlo quel libro. Da da ragazzo perché l’edizione Adelfia del del novantaquattro il Mario non bagna Napoli esce nel cinquantatreni la sua prima edizione con I mitici gettoni diretto da Elio Vittorini la collana Enaudi e in realtà per a noi appariva come dire una grandissima denuncia sociale come come cinquant’anni prima aveva fatto a Matilde Ferauro del Ventre di Napoli che era un treno di impegno civile e questo donnone che aveva fondato tre giornali, la prima donna a fondare un giornale ad esserne direttrice il Cosello di Roma, il mattino, il giorno, con il marito, poi si lasciano poi un altro marito, figli morti, una roba pazzesca di una donna pazzesca e invece quando uscì l’edizione del 90° del Mario e del Non bagna Napoli, la Mario Ortese ne scrisse la prefazione quattro anni prima di morire nel 98, quindi in un tempo anche recente se vuoi, e tornò in qualche modo a scusarsi e di non dare mi dispiace. Lei non tornò mai più a Napoli perché gli intellettuali che vennero colpiti dall’ultimo capitolo del Mario Lombardi a Napoli non iurano a perdonarlo mai perché lei fece questo racconto straordinario sulla miseria a 360 gradi della Napoli del dopoguerre e poi fece un ultimo capitolo suggerito da Vittorini, in cui lei si domandava se avessero intellettuali, marxisti, compagno, rea, eccetera eccetera, che fanno?

    Che dicono? In realtà non facevano niente, facevano I borghese, stavano in belle case, la serva portava il caffè, facevano la gara a chi vendeva di più quell’anno e lei lo scrisse, noi lo perdonarono, la cacciarono praticamente da Napoli e per chi l’esse quel libro come una denuncia civile della Napoli del dopoguerra nella prefazione della Ortese, 40 anni dopo nel 94 ci si aspettava una vendetta, il dopoguerro era Napoli, il medice Manoria non è mai finito e invece lei in quella versione dice che quella è stata una mia nevrosi che io ho proiettato sulla città, mi dispiace gli altri si sono comportati come se non fosse accaduto nulla perché erano indifferenti per me è accaduto tanto. Per questo è un libro molto complesso, molto più complesso di quello

    Speaker 2: che che può appaire diciamo così. Ci scrivono avrei voluto suggerire un’edizione autobiografica del libro della vita mi ha anticipato bene così dunque l’appuntamento di domenica con te quanto mai atteso anche in vista del viaggio a Napoli

    Speaker 16: che sei prossimo a fare con I soci del controllo deo club.

    Speaker 0: Ultimo fine settimana di maggio andiamo

    Speaker 16: con una terentina, abbiamo dovuto veramente dire no a tanti purtroppo infatti dobbiamo fare una riflessione per su questo organizzare un’altra gita, un’altra visita a Napoli e sì facciamo un bel giro, facciamo veramente un bel giro in questa Napoli che appunto è sempre in bilico tra realtà e immaginazione, tra mistero e durissima realtà, tra morte e vita e questo lo vedremo in luoghi veramente veramente di grande di grande bellezza e insieme sempre di grande sparesamento

    Speaker 2: per usare una parola dell’ortese appunto. Per dovere di cronaca dobbiamo dire che l’ultimo appuntamento del libro della vita quest’anno era dedicato, era attesa Anna Lisa Kuzukrea, attesissima ospite che

    Speaker 1: non

    Speaker 2: è potuta non è potuta venire che avrebbe impegnatissima. Aveva concluso questo ciclo un’edizione particolarmente importante anche per il territorio e per l’omaggio che ha voluto

    Speaker 0: fare a Sergio Stagno?

    Speaker 16: Sì, dieci anni di libro della vita che hanno visto la presenza di Sergio sempre molto molto presente ci si vedeva spesso nelle nostre case per parlare del degli ospiti delle ospiti eccetera eccetera sempre se Sergio sempre è stata una grandissima risorsa di idee e di contatti, di conoscenze, di spunti per cui questa decima edizione è dedicata alla memoria di Sergio in qualche modo per sentirlo vicino, per sentirlo presente in questa esperienza che è stata il libro della vita che ha convolto insomma una cosa come come trentamila persone questi dieci anni e e che ci ha

    Speaker 2: reso molto molto felice, molto glorioso insomma. E allora domenica ventotto aprile dalle ore undici auditorium Rogers piazza della resistenza Ascandici fermata tramvia resistenza nono e ultimo appuntamento del libro della vita direi imperdibile con Raffaele Palumbo come ospite e come protagonista del libro che vi racconterà il mare non bagna Napoli qualche anticipazione oggi dalle nostre frequenze Raffaele siamo in conclusione di Newsline noi ci rivediamo domani ma con l’informazione

    Speaker 0: rimanete

    Speaker 2: aggiornati sui nostri

    Speaker 0: canali cross

    Speaker 2: mediali e con I nostri vari appuntamenti.

    Speaker 16: Buona giornata a tutti.

    Speaker 0: EEEEEEEEE I’ve been waiting so long I’m under your dead and cold sun Your fistful filled with fire Your mouth is filled with black smoke I would have called it magic But it was just a hoax Oh, it came on so quick, it made it slow so Look into my eyes, it’s like a dream Oh, it came on so quick, it made it so slow Look into my eyes, and tell me what you see Can you see the fire burning inside of me? Yeah, I’m freezing, I’m freezing e mi racconta cosa vedi vi vedete il fuoco che mi stagia in me? Sì, sono freddo sì, sono freddo mi ha freddo freddo e caldo sì, sono freddo no, mi ha freddo sì, sono freddo freddo e caldo EEEEEEEE Shalom, got me freezin’ Shalom, got me freezin’ I’m freezin’, freezin’ so long We’ll be there, there you go Yeah, you got me freezin’ Freezin’ to my bones I’m freezin’ freezin’ so long I’ve been waitin’ so long So long I’m freezin’ freezin’ so long AAAAAA Ma che waitin’ so long? AAAAAA AAAAA AAAAAAAAA”