
Il turismo lento e l’Italia dei cammini
I cammini lenti e gli itinerari culturali rappresentano oggi un’importante opportunità di sviluppo per le economie regionali, in particolare per quelle aree rurali e periferiche che storicamente hanno vissuto ai margini dei principali flussi turistici. Tuttavia, al di là dei toni trionfalistici del governo, che su questo nuovo segmento del turismo investe oltre 30 milioni di euro e registra 71 milioni di presenze, oltre ad 11 milioni di arrivi solo nel 2024 – anno record nel settore open air -, le politiche a livello nazionale paiono andare, invece, nel senso di una fine dignitosa di quei piccoli paesi che non hanno più numeri per stare in piedi, come avverte il prof. Rossano Pazzagli, studioso del mondo rurale e delle aree interne, insegnante di Storia moderna e contemporanea e Storia del territorio e dell’ambiente all’Università del Molise.
Intervista di Sandra Salvato