Il primo giorno di scuola: un esame di umanità

    0
    Logo Controradio
    www.controradio.it
    Il primo giorno di scuola: un esame di umanità
    Loading
    /

    ‘Siamo un gruppo di docenti delle scuole di Firenze e provincia che si apprestano a tornare nelle classi di tutti gli ordini di scuola. Quelle scuole che a Gaza sono chiuse per il terzo anno consecutivo. Come cittadine/i, come docenti, fedeli ai principi della Costituzione della Repubblica Italiana, non possiamo affrontare il nuovo anno scolastico in silenzio di fronte al genocidio che si sta compiendo sotto i nostri occhi; Per questo, dopo aver proposto un documento che diversi collegi dei docenti hanno approvato in questi giorni, in tutte le classi in cui entreremo, leggeremo la poesia del giovane poeta gazawi Haidar al Ghazali, I giovani liberi”.

    All’iniziativa hanno già aderito più di 150 docenti delle scuole di Firenze e provincia, e altre/i stanno aderendo in queste ore. Si può comunicare la propria adesione registrandosi qui:https://forms.gle/cXYDFfGiM1bz984dA oppure scrivendo a: [email protected]

    Docenti, educatrici ed educatori per il rispetto dei diritti umani in Palestina

    AUDIO: Giovanna Chiara Graziati, Liceo Pascoli, Firenze 

    Di seguito, la poesia proposta:

    Oggi

    i giovani liberi si sollevano nelle università e lanciano la loro voce nel vento.

    Oggi vediamo cuori sgozzati come i nostri

    e piangono per le madri che non hanno trovato tempo per piangere.

    Oggi

    i giovani liberi si sollevano nelle università e non verrà promosso

    chi non supera l’esame di umanità.

    Oggi il mondo mostra una certa giustizia, una certa umanità,

    il loro grido è la mia voce

    e il loro sangue è il mio

    bolle come la mano di una bambina amputata sulla terra. Siamo un buon mondo,

    governato da demoni bianchi

    Perché non diventiamo un solo mondo? Perché non cresciamo insieme?

    La mia voce, la nostra voce8

    E il mio sangue, se accresce la vostra rabbia, ora è vostro.

    Insegnate ai vostri figli

    Che il corpo della terra è uno,

    che i confini della terra sono un’invenzione e chi non rifiuta di uccidere

    sarà ucciso facilmente.

    Fermate il fuoco sui nostri petti, fermate il fuoco

    perché possiamo seminare la nostra terra

    e nutrirvi