Hamas, arrestato a Firenze Raed Al Salahat. La protesta della rete Pro Palestina

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    Hamas, arrestato a Firenze Raed Al Salahat. La protesta della rete Pro Palestina
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    Perquisizioni a Genova, Milano e Roma; 560mila euro nascosti in garage a Sassuolo. A Firenze referente toscano per l’associazione palestinese, vicino all’imam Elzir: “Solidarietà non è terrorismo”.

    La Digos ha eseguito 17 perquisizioni in tutta Italia contro i presunti finanziamenti ad Hamas, sequestrando oltre 1 milione di euro in contanti, computer e materiale. L’operazione, coordinata dalla Procura di Genova, ha portato all’arresto di Mohammed Hannoun, presidente dell’Associazione Benefica di Solidarietà con il Popolo Palestinese (Abspp) con sede a Genova, e ha visto la perquisizione delle sedi dell’associazione a Genova, Milano e Roma, oltre a Torino, Bologna, Bergamo, Firenze, Monza Brianza, Lodi e Sassuolo (Modena).​ A Firenze è stato arrestato Raed Al Salahat, 48enne kuwaitiano di origini palestinesi, pilastro della comunità islamica locale e referente toscano dell’Abspp, con legami stretti con l’imam Izzeddin Elzir. Attivista pro-Gaza, sempre presente ai presidi ed alle manifestazioni convocate in questi anni, dal 2023 è nel board della European Palestinians Conference accanto a Majed Al Zeer. Al Salahat è stato fermato in un appartamento in via del Campuccio, di proprietà ecclesiastica. Viveva lì con moglie e tre figli (ora in Giordania).​ Il suo avvocato Samuele Zucchini contesta le accuse: “Una raccolta fondi per aiuti umanitari, non è distrazione a scopi terroristici; l’inchiesta si basa su input israeliani non noti, e tre procedimenti precedenti furono archiviati”. Al Salahat potrebbe essere interrogato martedì dal Gip di Genova in videoconferenza da Sollicciano.​ La rete pro-Palestina reagisce: “Firenze per la Palestina” chiama a mobilitazione, definendo gli arresti “persecuzione politica” contro “attivisti per diritti umani” e “solidarietà legittima”, rivendicando Hamas come “resistenza all’occupazione”.