“Ciò che sta succedendo al nostro liceo, come a molti altri, è inaccettabile, è una profonda mancanza di rispetto nei confronti di tutti coloro che la scuola la vivono ogni giorno, che vedono il loro impegno e la loro storia ridotta a insignificanti numeri” così in una nota gli studenti del Michlangiolo.
Occupazione notturna e lezioni sospese oggi al liceo classico Michelangiolo di Firenze per protestare contro l’accorpamento con l’istituto Galileo, come da lettera inviata la scorsa settimana dalla Regione Toscana che, in mancanza di indicazioni da parte della Città metropolitana, ha deciso di esercitare il potere sostitutivo.
“Ciò che sta succedendo al nostro liceo, come a molti altri, è inaccettabile, è una profonda mancanza di rispetto nei confronti di tutti coloro che la scuola la vivono ogni giorno, che vedono il loro impegno e la loro storia ridotta a insignificanti numeri. Numeri piccoli, che vogliono essere utilizzati come scusa per nascondere il vero intento del nostro governo: tagliare fondi all’istruzione per il riarmo militare”, scrivono gli studenti del Michelangiolo in una lettera, pubblicata poi sui proprio canali social. “L’accorpamento – proseguono – avrà conseguenze specifiche sui ruoli dirigenziali e amministrativi; non avere una segreteria didattica, non avere la dirigente all’interno dell’edificio, significa interrompere la comunicazione diretta che è la base di un istituto che funzioni. Tutto ciò che chiediamo è autonomia e indipendenza istituzionale”.
Entro oggi la Città metropolitana ha la possibilità di presentare un proprio piano indicando le scuole da accorpare. Altrimenti entro il 30 la Regione procederà con il dimensionamento (16 in tutto quelli in Toscana) che riguarderà, oltre al Michelangelo che andrà col Galileo anche l’Istituto comprensivo di Capraia e Limite ‘unito’ a quello di Vinci



