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“Il saper accettare l’altro ti dona di più, dà valore alla tua vita. Non è sicuramente il possesso”. Sul tema della violenza contro le donne “c’è stata tanta sensibilizzazione negli ultimi due anni. E questo lo dobbiamo ai ragazzi che hanno continuato a far rumore”. Lo ha dichiarato Gino Cecchettin, padre di Giulia, vittima di femminicidio in occasione dell’evento ‘Con lo sguardo al futuro: educare a una cultura della non violenza’, a Palazzo Vecchio promosso dal Comune di Firenze nell’ambito del Festival dei Diritti, in collaborazione con il Dipartimento FORLIPSI dell’Università di Firenze, la Fondazione Giulia Cecchettin e il Comitato “Impariamo a dire noi”.
Dopo i saluti istituzionali della sindaca Sara Funaro, ci sono stati gli interventi dell’assessora all’Educazione e Pari Opportunità Benedetta Albanese, dell’assessora regionale alla Cultura Cristina Manetti, di Vanna Boffo, direttrice del Dipartimento FORLIPSI, e di Emiliano Macinai, coordinatore della sezione di Pedagogia del dipartimento.
Cecchettin è presidente della Fondazione Giulia Cecchettin, nata per dialogare e sensibilizzare i giovani che anche oggi hanno riempito il salone dei Cinquecento dialogando e ponendo domande su come riconoscere e prevenire la violenza, insieme alla prof.ssa Irene Biemmi docente associata di Pedagogia generale e sociale all’Università di Firenze.
AUDIO: Alcuni giovani che hanno partecipato oggi insieme a Cecchettin, intervistati da Chiara Brilli che ha coordinato l’evento.



