Gio 28 Mar 2024

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Pisa: usura a interessi 65%, arrestato è vicino a clan camorra

Operazione anti-usura della guardia di finanza di Pisa con l’arresto di un uomo residente a Lorenzana (Pisa) che prestava denaro applicando interessi fino al 65% annuo.

E’ un pregiudicato di 60 anni, residente a Lorenzana (Pisa), l’usuraio arrestato ieri in flagranza di reato dalla Guardia di finanza. Secondo gli inquirenti l’uomo era vicino a un clan camorristico partenopeo e sarebbe collegato “in affari” con la criminalità organizzata.
L’arresto è scattato subito dopo avere ricevuto nella sua abitazione una somma di 3.000 euro in contanti a titolo di interesse per un prestito fatto a un piccolo imprenditore edile
di Livorno il quale, vittima, dopo aver ricevuto 12.000 euro ne aveva restituiti 18.000 in tre anni ma solo di interessi. E’ stato lo stesso imprenditore edile, disperato, a rivolgersi alle
Fiamme gialle per denunciare di essere rimasto vittima di usura e indicando anche il nome dello strozzino. In un caso la vittima aveva pagato una rata mensile del prestito usurario versando i 600 euro del bonus alle imprese previsti dai provvedimenti del governo per l’emergenza Covid-19.

I due si erano conosciuti qualche anno fa perché frequentano la stessa comunità dei testimoni di Geova e la vittima si recava nell’abitazione del pregiudicato, agli arresti domiciliari con l’accusa di tentato omicidio, per fare alcune letture religiose. Da lì nacque un rapporto di amicizia poi sfociato nel prestito a tassi usurari. Ieri l’arresto, con i finanzieri d’accordo con la vittima, travestiti da tecnici dell’Enel all’esterno dell’abitazione che hanno fatto irruzione dopo la consegna del contante. In casa è stata sequestrata documentazione. L’arrestato è accusato anche di estorsione perché avrebbe chiesto il pagamento delle rate pure minacciando la vittima.
“Viviamo un momento molto difficile per la nostra economia – ha detto il procuratore Alessandro Crini in un incontro con la stampa – e questa operazione è una risposta a ciò che ripetiamo da tempo. Procura e forze dell’ordine ci sono e sono attente quindi invitiamo i cittadini a non avere paura e a denunciare perché le risposte a questi fenomeni possono arrivare in modo efficace e tempi rapidi”.

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