Mar 7 Mag 2024

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Piombino: nube di polvere da demolizione, Arpat “non rispettate prescrizioni”

PIOMBINO  – La ditta “incaricata dal gruppo Jsw non ha rispettato le prescrizioni impartite da Arpat nell’ambito degli Accordi di programma, in cui le varie istituzioni sono chiamate a vigilare sugli adempimenti richiesti e sono venuti meno gli accordi sull’adozione di adeguate misure di mitigazione per le polveri da demolizione.

“Le operazioni che hanno provocato la diffusione delle polveri nella giornata del 26 luglio non sono state preventivamente comunicate ad Arpat, come invece prescritto, né è stato presentato, come richiesto dall’Agenzia, un piano di demolizione particolareggiato di questo impianto”. Lo rende noto Arpat, che ha eseguito due sopralluoghi, in seguito alla grossa nuvola di polvere, dovuta alle demolizioni di un capannone dell’area a caldo dell’acciaieria Jsw, che ha interessato una parte dell’abitato di Piombino (Livorno).

Il direttore generale di Arpat Pietro Rubellini, spiega una nota, “esprime indignazione per il comportamento della ditta, dopo che più volte aveva effettuato sopralluoghi nell’area ed aveva ricevuto conferma da parte dell’azienda che si sarebbe impegnata a rispettare le condizioni per evitare situazioni come quella che invece si è verificata”.

Rubellini “si attiverà per verificare le necessità di segnalare eventuali sopravvenienze di reato in merito a quanto accaduto”. L’agenzia regionale per l’ambiente sottolinea che “episodi analoghi a quelli accaduti il 26 luglio non incidono in modo determinante sulla qualità dell’aria, perché, fortunatamente, si caratterizzano come episodi intensi ma di breve durata che si disperdono rapidamente nell’aria”.

Durante i sopralluoghi, uno presso l’area delle ex acciaierie dove è avvenuta la demolizione di una porzione di capannone dell’impianto Ex convertitori e l’altro presso un’abitazione, “sono stati effettuati campionamenti per la ricerca di metalli, Ipa e Pcb presso una casa dove è stata rilevata la presenza di polveri, per capire se questa sia riconducibile all’impianto”.

“Purtroppo ancora una volta come Segreterie Provinciali Fim-Fiom-Uilm, insieme agli Rls Jsw e Piombino Logistics, siamo a denunciare l’ennesimo episodio vergognoso ed inaccettabile avvenuto durante le demolizioni dell’ex area a caldo nello stabilimento Jsw.

In questi mesi il Sindacato ha chiesto più volte all’Amministrazione Comunale e all’Assessore di organizzare incontri con Asl e Arpat, con la presenza dei responsabili dell’azienda appaltante e appaltatrice, perché ritenevamo che i lavori stessero avvenendo in maniera approssimativa e non garantissero il rispetto delle norme su ambiente e sicurezza.

Oggi apprendiamo che le demolizioni saranno sospese fino a Settembre quando sembra che arriveranno nuovi irrigatori e cannoni spara acqua per mitigare le polveri.

Come Fim-Fiom-Uilm riteniamo che si debba andare a fondo a questa vicenda per tutelare la salute e sicurezza dei cittadini e di tutti i lavoratori del Gruppo Jsw, Liberty Magona e quelli delle varie aziende coinvolte.

Per questo annunciamo che già nei prossimi giorni sarà inviato alla Magistratura l’esposto preparato dagli uffici legali di Fim-Fiom-Uilm affinché venga fatta chiarezza sull’accaduto per evitare che altri episodi simili possano riaccadere”, si legge in una nota dei sindacati.

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