Gio 2 Mag 2024

HomeToscanaCronacaOpen Arms con 90 minori soli in arrivo a Marina di Cararra,...

Open Arms con 90 minori soli in arrivo a Marina di Cararra, “Strutture sature”

Open Arms attesa a Carrara con 94 minori soli – E’ previsto per le 15 di oggi l’orario di arrivo in porto della nave ong. A bordo ci sono 176 migranti, di cui ben 94 minori non accompagnati; altri cinque minori viaggiano con la famiglia. Per lo scalo apuano si tratta del settimo sbarco da gennaio, giudicato ‘porto sicuro’ dal Governo.

La situazione già di sofferenze del sistema accoglienza con la saturazione dei posti disponibili renderà difficile il reperimento di strutture. A Firenze sono ospitati 550 minori di cui 60 arrivati a settembre.

L’ultimo sbarco di migranti a Carrara, il 22 agosto, era stato sempre operato dalla Open Arms, che poi fu sottoposta a 20 giorni di fermo amministrativo per il mancato rispetto del decreto Piantedosi sui salvataggi multipli. Il nuovo sbarco della Open Arms era stato inizialmente programmato al porto di Genova. Oggi pomeriggio riunione in prefettura a Massa per il coordinamento della macchina dell’accoglienza. Come nelle precedenti occasioni, i migranti una volta sbarcati saranno accompagnati coi pullman ai padiglioni di Imm-CarraraFiere, per identificazione e controlli sanitari, poi saranno distribuiti ai centri di accoglienza. Questi migranti, a quanto emerge, sono stati recuperati in mare con tre salvataggi distinti, da barche poco stabili che necessitavano di soccorso immediato.

“Quando si va in mare non ci sono regole scritte – commenta la portavoce di Open Arms, Veronica Alfonsi – ed è tutto molto arbitrario. Ci sono state situazioni in cui abbiamo fatto sette o otto soccorsi multipli su richiesta della Guardia Costiera, senza poi ricevere nessuna sanzione. Altre volte, come nel recente caso sempre a Marina di Carrara, con tre soccorsi multipli abbiamo avuto il fermo amministrativo. Sappiamo che c’è il rischio di eventuali nuovi sanzioni, ma noi continueremo a regolarci secondo le convenzioni internazionali, il diritto del mare e la coscienza”. “Ci ha fatto piacere l’accoglienza ricevuta in Toscana lo scorso agosto a seguito del fermo – conclude – abbiamo avuto tanta solidarietà da cittadini e autorità locali”.

Le operazioni di accoglienza della Open Arms saranno coordinate dalla prefettura di Massa Carrara che ieri pomeriggio ha tenuto una riunione organizzativa a Palazzo Ducale alla quale hanno partecipato, tra gli altri, i sindaci di Carrara e Massa, rispettivamente Serena Arrighi e Francesco Persiani, l’assessore regionale Serena Spinelli, il presidente della Provincia Gianni Lorenzetti, il questore Santi Allegra assieme a rappresentanti delle forze dell’ordine e ancora di Asl, Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Orientale, Croce rossa e protezione civile.

I migranti, seguendo ormai un protocollo ben collaudato durante i precedenti sbarchi al porto di Marina di Carrara, saranno prima fatti scendere a terra sulla banchina ‘Buscaiol’, per poi essere subito accompagnati al vicino complesso fieristico di Imm-CarraraFiere per le visite mediche e l’identificazione, poi andranno alle destinazione previste per loro.

“Come sempre – sottolinea la sindaca di Carrara Serena Arrighi – Carrara si farà trovare pronta e darà il proprio contributo a tutte le operazioni coordinate dal Prefetto Guido Aprea. Una volta a terra tutti i migranti saranno accompagnati al padiglione B di Imm-CarraraFiere, dove riceveranno cure e assistenza secondo un protocollo che in questi mesi abbiamo sempre più affinato”.

Quello di oggi sarà il settimo sbarco al porto di Marina di Carrara nel 2023. La prima nave ad attraccare è stata il 30 gennaio la Ocean Viking di Sos Méditerranée con 95 immigrati, quindi, il 19 aprile e il 5 giugno la Life Support di Emergency, rispettivamente con 55 e 29 migranti per ciascun sbarco. Inoltre il 7 e il 19 luglio, la Geo Barents di Medici senza frontiere arrivò con 196 e 214 persone. Lo scorso 22 agosto, infine, la stessa Open Arms attraccò con 196 migranti a bordo.

Rock Contest 2023 | La Finale

Sopravvissute, storie e testimonianza di chi decide di volercela fare (come e con quali strumenti)