Ven 29 Mar 2024

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Omicidio nel Pratese: arrestato presunto killer in fuga da 11 giorni

Il presunto killer che era in fuga da 11 giorni. Marrucci era armato. Nel blitz i carabinieri del GIS hanno usato alcune ‘flashbang’, le granate stordenti non letali che sono in uso ai reparti speciali delle forze dell’ordine.

Trovato e arrestato con l’accusa di omicidio, Stefano Marrucci, fiorentino di 55 anni, sospettato di aver ucciso il 24 novembre con un colpo di pistola davanti alla sua abitazione di Comeana (Prato) Gianni Avvisato, 38 anni. Si conclude così dopo 11 giorni la sua fuga e latitanza.

Stefano Marrucci, hanno spiegato i carabinieri di Prato in una conferenza stampa, è stato trovato a Firenze in un affittacamere abusivo di via Catalani, nella zona del Romito, neanche troppo lontano dalla sua abitazione, che si trova in linea d’aria a circa 100 metri. L’uomo si era rifugiato nella struttura insieme alla moglie peruviana e ad altre tre persone della stessa nazionalità, le sorelle, su cui al momento non grava nessuna accusa.

I carabinieri hanno fatto irruzione nella casa e l’hanno bloccato immediatamente: gli hanno trovato una pistola carica ed è risultato che è la stessa utilizzata per l’omicidio. La pistola era sul comodino a fianco del letto. Secondo gli investigatori dell’Arma, il 55enne si sarebbe spostato di continuo in questi 11 giorni di latitanza per sfuggire alla cattura in previsione di fuggire all’estero.

Nel blitz che ha portato la notte scorsa alla cattura  sono state usate alcune ‘flashbang’, le granate stordenti non letali che sono in uso ai reparti speciali delle forze dell’ordine. Il ricercato, come gli inquirenti sapevano, era armato di una pistola calibro 9×19 utilizzata per il presunto omicidio del 24 novembre scorso. E in numerose occasioni aveva mostrato di usare con disinvoltura le armi da fuoco contro le forze dell’ordine.

Per questo i 30 agenti intervenuti assieme ai carabinieri di Prato hanno utilizzato nell’affittacamere di via Catalani questi ordigni stordenti, alla cui esplosione si genera un intenso lampo luminoso che stimola i fotorecettori delle cellule dell’occhio, provocando un accecamento di circa cinque secondi. Inoltre il rumore generato dalla granata ha lo scopo di assordare il nemico andando ad influenzare il liquido presente nelle orecchie provocando una perdita d’equilibrio. Lo scopo dell’arma è quello di stordire, confondere e paralizzare per alcuni secondi l’obiettivo e di poter operare azioni tattiche in maggior sicurezza.

Gli accertamenti hanno evidenziato che la pistola era stata rubata in una casa del Livornese nel 2014. Sull’arma trovata a Marrucci verranno effettuati accertamenti balistici per stabilire se è la stessa usata per uccidere Gianni Avvisato. Stefano Marrucci è stato arrestato per omicidio aggravato, detenzione e porto di arma da fuoco, evasione dai domiciliari, detenzione di arma e munizionamento da guerra. Sulla moglie e le sorelle, tutte peruviane, trovate nel rifugio di Marrucci sono stati avviati accertamenti per l’ipotesi di favoreggiamento personale.

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