Gio 2 Mag 2024

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Nardella attacca il governo Meloni

Il sindaco di Firenze Dario Nardella, ha espresso le sue opinioni sull’attuale governo Meloni, durante la puntata andata in onda su RAI 3 di Agorà.

“Siete fuori dal Paese reale, avete vinto le elezioni e governate ma noi facciamo l’opposizione. La preoccupazione degli italiani non è andare in giro con 10mila euro di contanti: chi governa si deve preoccupare degli italiani, della situazione del nostro Paese”. Queste le parole del sindaco Dario Nardella, in replica al deputato di Fdi Giovanni Donzelli, anche lui ospite della trasmissione.

Nardella sulla proposta di aumentare il tetto del contante a 10mila euro, ha dichiarato che “abbiamo l’inflazione che schizza, i mutui delle persone che aumentano di 50-100 euro al mese. Ci si deve preoccupare dei salari dei cittadini, non di far andare in giro qualcuno con 10mila euro in contanti. Io nella mia vita non li ho mai visti. Noi abbiamo parlato di sanità, occupazione, è la destra che pone il problema dei contanti”.

“Mi hanno chiesto tante volte”, a aggiunto, se mi candido a segretario del Pd, “ma l’idea che ci siano candidati la cui motivazione sia di contrapporsi ad altri mi sembra assurda. Non appartiene al mio modo di fare politica. Per noi è un momento positivo, pur venendo da una sconfitta politica abbiamo l’occasione di ricostruire. Abbiamo preso una scoppola, ora con umiltà e pazienza possiamo ricostruire. Questo è un venerdì verde, di speranza. Spero che non sia un congresso con scontri tra correnti, gruppi di potere”.

Nardella ha ripetuto che “il congresso” non deve “diventare un’altra resa dei conti. Deve essere l’occasione di misurarsi in modo trasparente, intenso, forte, vero sulle idee e posizioni”. Sulle tempistiche del nuovo segretario “il congresso di una grande organizzazione non si fa in poche settimane, altrimenti è una cosa finta. Ho sempre pensato che è inutile cambiare il segretario e lasciare tutto così come è. Lo abbiamo fatto troppe volte e non ha funzionato”.

“Il programma di governo della Meloni dà alla sinistra e al Pd una prateria di opportunità per raccontare e mostrare un modello alternativo, su sanità, educazione, sociale, lavoro – ha concluso Nardella -. Nel discorso del presidente del Consiglio l’unico passaggio sulla sanità era per criticare le vicende del Covid e costituire una commissione di inchiesta: gli italiani non la vogliono. Vogliono liste di attesa, una sanità che funzioni, andare in ospedale e sapere che hanno le cure giuste, le Asl nei territori”.

Dalla destra “si dice ‘le tasse sono alte, allora evadetele’. Credo che questo sia una messaggio devastante, che stride con le parole roboanti che la presidente del Consiglio Meloni ha usato ricordando Falcone, Borsellino e la lotta all’evasione. Per me la legalità è un principio”.

“Le aziende sono preoccupate per l’aumento dei tassi di interesse – ha aggiunto -. Se la soluzione è ‘lavorate e non pagate le tasse, evadetele’, credo che sia un messaggio devastante, che fa saltare in aria i conti del Paese. Se un governo vuole abbassare le tasse, lo fa, deve poi spiegare dove trova i soldi: se per abbassare le tasse si taglia ulteriormente su sanità e scuola il governo si prende la responsabilità. Io credo che vadano abbassate le tasse sul lavoro”.

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