
Lo ha comunicato il ministro Giuli in una lettera ricevuta ieri dalla Regione Toscana e dal sindaco di Sesto Fiorentino, in quanto soci fondatori del museo Ginori. “Siamo delusi e sconcertati dalla mancata riconferma di Tomaso Montanari”
Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e il sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi oggi hanno criticato “il cambio a sorpresa da parte del ministro Giuli sul museo Ginori, che dopo averci chiesto il parere, favorevole, per la riconferma di Montanari, in una lettera arrivata ieri dal ministero annuncia invece l’intenzione di nominare Marco Corsini”.
“Esprimiamo assoluta non condivisione di un metodo e del metodo ha detto Giani -. Montanari ha fatto un ottimo lavoro, riportando il museo verso l’apertura. Quando nei mesi scorsi arrivò dal ministero della Cultura la lettera in cui si chiedeva il parere sulla conferma di Montanari il mio è stato un assoluto sì e ci faceva pensare a una conferma. E’ una procedura anomala e non corretta, chiediamo la sospensione di ogni atto e un chiarimento con il ministro Giuli, al quale chiederò un incontro tra tutti i soci fondatori, per ritornare ad un atteggiamento di ragionevolezza che sia quello di confermare Montanari”.
Per il sindaco Falchi “Giuli deve spiegare quale è il motivo, perché altrimenti questo è un atto miserabile, che si configurerebbe come l’esclusiva volontà da parte del ministro di occupare ogni spazio nelle istituzioni culturali e di chiudere a chi la pensa diversamente da questo governo”.
Sulla mancata riconferma alla guida della fondazione Museo Ginori, Tomaso Montanari commenta: “la lettera di ieri è stata un fulmine a ciel sereno. Poi mi chiedo come sia stata individuata questa persona che non ha nessuna competenza in tema di fondazioni culturali e di patrimonio artistico”. Montanari aggiunge: “Molto per tempo prima della scadenza di ottobre parlai con Sangiuliano che mi disse che avrebbe confermato me e e gli altri membri del consiglio nominati dal ministero – ha spiegato -. A ottobre ho incontrato Giuli e gli ho fatto la stessa domanda, la risposta fu un entusiastico sì, che mi ha confermato più volte in messaggi e incontri”
Quanto ai motivi che potrebbero aver portato il ministro della Cultura Giuli a cambiare idea sulla sua conferma alla guida della Fondazione Ginori, Montanari ipotizza un collegamento con una denuncia-querela presentata mesi fa nei suoi confronti dal ministro dell’agricoltura e del made in Italy Francesco Lollobrigida per un suo articolo pubblicato su Il Fatto Quotidiano relativo alle dichiarazioni del ministro sulla sostituzione etnica. “Sono stato io, lo scorso 6 dicembre a comunicare diligentemente al ministero l’esistenza di questo procedimento aperto d’ufficio in seguito alla querela presentata dal ministro”, spiega all’ANSA lo studioso, rettore dell’Università per Stranieri di Siena.
E sottolinea: “Se questa davvero, come si sostiene in qualificati ambienti del Mic, fosse la ragione della mia mancata conferma, sarebbe gravissimo. Se un ministro querela qualcuno, e un altro ministro (del suo partito) blocca con questo pretesto (del tutto insussistente sul piano giuridico) la nomina del querelato un incarico pubblico, siamo all’uso non solo politico, ma personale, del patrimonio della nazione”. E conclude: “Credo che ora il ministro Giuli debba delle spiegazioni pubbliche: alla Regione Toscana, al Comune di Sesto Fiorentino, a me, Ma soprattutto all’opinione pubblica”.
NELL’AUDIO l’intervista con il sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi