Ven 26 Apr 2024

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Mostro di Firenze, chiesta la riapertura delle indagini sulla morte di Milva Malatesta e il figlio

Firenze, l’avvocato Alessio Fioravanti, in base ad elementi su cui mantiene il riserbo, ha chiesto la riapertura delle indagini sulla morte di Milvia Malatesta, la donna trovata morta carbonizzata il 20 agosto 1993 insieme al figlio di 3 anni, nella sua vettura sulla strada di Poneta di Barberino Val d’Elsa, l’avvocato agisce per conto di Luciano Malatesta, il fratello di Milva, il quale è convinto che le indagini sul caso della sorella debbano essere accorparle a quelle sul mostro di Firenze.

“Un filo rosso legherebbe la morte di Milva Malatesta, del suo bambino Mirko e del padre Renato ai delitti del mostro di Firenze e a quelli delle prostitute fiorentine avvenuti negli anni ’80 – Questa l’ipotesi – Milva Malatesta era figlia di Maria Antonietta Sperduto, la donna che accusò Mario Vanni e Pietro Pacciani di averla violentata – spiega l’avvocato Fioravanti -, e di Renato Malatesta, che fu trovato impiccato la vigilia di Natale del 1980 nella sua abitazione di Sambuca”, un casolare vicino al fiume Pesa nei pressi di località Fabbrica dove il 24 dicembre 1980 fu trovato il cadavere e venne avanzata l’ipotesi del suicidio.

Per il legale, figlio di Pietro Fioravanti, storico avvocato difensore di Pacciani nell’inchiesta sui delitti delle coppiette, “c’è un nesso tra una delle vittime del mostro di Firenze e la morte di una delle prostitute, rimasta insoluta. Studiando la documentazione, io e i miei collaboratori abbiamo trovato un dettaglio significativo. Ma di più non posso dire, sono in corso indagini coperte da segreto istruttorio”.

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