Morte sul lavoro – E’ avvenuto nel tardo pomeriggio di ieri alla Kme Europametalli di Fornaci di Barga (Lucca), azienda metallurgica per la lavorazione del rame. Sul posto intervenuti i sanitari inviati dal 118 che hanno constatato il decesso dell’operaio.
audio: intervista a Fantappié (UIL)
La vittima è un uomo di 50 anni, Nicola Corti, di Barga. Sulla dinamica dell’incidente in corso accertamenti da parte dei carabinieri. Da quanto appreso l’uomo sarebbe morto schiacciato da due rulli del machinario laminatoio. A trovarlo sarebbe stato un collega: ha subito dato l’allarme ma per il 50enne non c’era più nulla da fare. La Kme di Fornaci di Barga occupa circa 600 lavoratori.
In un primo momento sembrava che la vittima fosse rimasta incastrata in un macchinario, ma da successive ricostruzioni pare che l’operaio sia stato schiacciato da una delle grandi bobine di rame del reparto, provocandogli un trauma toracico letale. Nella ditta sono arrivate anche le forze dell’ordine e il personale tecnico della sicurezza sul lavoro dell’Asl per ricostruire la dinamica dell’incidente.
“Adesso basta, questa strage deve finire. Non possiamo più tollerare l’immobilismo del governo nazionale sul tema della sicurezza sul lavoro: servono misure serie e strutturali da subito, come l’introduzione di una procura speciale e del reato di omicidio sul lavoro, l’assunzione di più ispettori per aumentare i controlli, un sistema che impedisca a chi viola le norme sulla sicurezza di continuare a lavorare. Occorre trovare tempestivamente le risorse necessarie, come del resto è stato fatto in altre occasioni dallo stesso esecutivo”. Così la Uil Toscana, attraverso il suo segretario regionale Paolo Fantappiè, in merito alla morte di Nicola Corti, operaio della Kme di Barga (Lucca), morto per un incidente sul lavoro nel tardo pomeriggio di ieri.
“Nicola – rende noto Fantappiè – era un nostro iscritto, che conoscevamo bene dato il suo importante impegno sindacale nella nostra organizzazione. Siamo attoniti dalla sua scomparsa e come Uil Toscana porgiamo le nostre più sentite condoglianze e un forte abbraccio alla famiglia e agli affetti”. La Uil chiede anche alla Regione Toscana “un tavolo permanente su salute e sicurezza sul lavoro, così da monitorare costantemente la situazione nelle tante aziende sui territori e individuare le necessarie contromisure da attuare nella regione. La nostra battaglia non si fermerà. Vogliamo zero morti sul lavoro”.
E’ in corso uno sciopero di 24 ore allo stabilimento Kme di Fornaci di Barga. La protesta è stata proclamata dalle sigle di Cgil, Cisl e Uil ed è partita subito mercoledì sera col fermo delle produzioni. Inoltre due ore di sciopero sono state proclamate per oggi in tutti gli altri stabilimenti italiani del gruppo Kme. “Un fatto gravissimo, un nuovo dramma sul lavoro scaturito dalla mancanza di sicurezza – commentano i sindacati – Il nostro Paese sta pagando un tributo di sangue insopportabile, non si può morire di lavoro. Restiamo in attesa delle indagini di questa tragedia e ci stringiamo al dolore della famiglia, rendendoci disponibili a qualsiasi supporto o azione si renda necessaria”.