Il 2025 si conferma un anno ancora incerto per la moda italiana, compreso il menswear, l’abbigliamento da uomo. Secondo la nota di Confindustria Moda, diffusa stamani alla conferenza stampa di Pitti Uomo (in programma a Firenze dal 13 al gennaio 2026), mancano ancora segnali di ripresa, semmai il quadro “lascia prevedere un proseguimento del rallentamento già evidenziato nell’anno precedente”.
Tra tensioni geopolitiche, instabilità sui mercati e misure protezionistiche, la moda maschile italiana riscontra grande incertezza negli scambi con l’estero. Le vendite estere relative al periodo gennaio-luglio 2025, spiega la nota, hanno mostrato una flessione del -3,2%, scendendo così a 5,3 miliardi di euro. Al contrario, sul fronte import, c’è una crescita del +5,5%, raggiungendo i 3,8 miliardi di euro. Con riferimento agli sbocchi commerciali, l’export nel mercato comunitario mostra una dinamica positiva (+2,4%), con la Francia come primo paese di sbocco, mentre le esportazioni verso l’area extra-Ue cala del -7,8%.
Gli Stati Uniti si confermano al secondo posto, nonostante le misure protezionistiche, con un incremento del +6,5%.
Nonostante il calo l’area extra-Ue si conferma il principale “acquirente” per la moda maschile italiana, assorbendo il 52,2% del totale. Dopo Francia e Usa si piazzano Germania (-1,9%), Cina, che evidenzia un’inversione di tendenza con un calo del -18,4%, e poi Spagna, in aumento del +5,1%. Anche sul fronte import le due macroaree si muovono in modo opposto: dalla Ue si riscontra un calo del -4,9%, da extra-Ue un incremento a doppia cifra, pari al +15,9%.
I principali fornitori restano Bangladesh, Cina e Spagna, calano Tunisia e Turchia, rispettivamente del -8,9% e del -5,5%, mentre sono in incremento Pakistan (+26,5%), Vietnam (+23,3%) e in particolare la Cambogia (+45,7%). Guardando al dato di interscambio di moda maschile per prodotto, le esportazioni mostrano una dinamica negativa per la maggior parte dei comparti. Si distingue unicamente l’abbigliamento in pelle, che registra una crescita del +8%.


