
Il mito di Niobe – Fino al 12 marzo 2023, a fianco delle tredici celebri statue della collezione medicea sarĂ possibile ammirare un altro gruppo scultoreo di Niobidi recentemente scoperto nel settore termale di unâantica villa romana
I due principali gruppi scultorei dedicati al mito della Niobe per la prima volta insieme agli Uffizi: a partire dal 14 novembre e fino al 12 marzo 2023. Lâuccisione dei figli della tragica protagonista del racconto mitologico è rappresentata dalle tredici celebri statue di epoca romana oggi conservate nellâomonima sala in Galleria. Ad esse ne vengono affiancate altre nove, da un gruppo scultoreo recentemente scoperto a Ciampino.
I Niobidi della collezione medicea mettono in scena una delle piĂš tragiche storie del mito greco antico, ossia lâuccisione dei dodici figli di Niobe per volere della dea Latona, offesa per la superbia di Niobe che si era vantata della propria prole. Le tredici statue furono rinvenute nei primi mesi del 1583 tra le mura aureliane (esattamente nella vigna di Gabriele e Tomaso Tommasini) e trasferite poi a Firenze solo nel 1770. Ora i Niobidi fiorentini si confronteranno con l’altro gruppo scultoreo, attualmente conservato nel Santuario di Ercole Vincitore a Tivoli, complesso architettonico parte dellâIstituto Villa Adriana e Villa dâEste. Le nove sculture furono rinvenute nel 2012 in unâampia vasca prossima al settore termale di unâantica villa nella periferia di Roma, in parte frammentarie, ma che, ancora una volta, ricomponevano il suggestivo mito di Niobe.
Eâ possibile approfondire il tema sul sito degli Uffizi: da oggi, infatti, su uffizi.it è visitabile la mostra virtuale dedicata ai due gruppi marmorei.
Durante lâesposizione, ci saranno inoltre visite con esplorazione tattile su alcune sculture della Sala della Niobe. Sono aperte a tutti, ma rivolte a piccoli gruppi (massimo 5 persone): per partecipare occorre prenotarsi scrivendo a [email protected] ed essere in possesso del biglietto dâingresso. Si terranno il 22 novembre, 6 dicembre, 10 e 24 gennaio, 7 e 21 febbraio, con inizio alle ore 10.
Il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt: âIl gruppo di statue dei Niobidi fiorentini, è stato per secoli uno dei principali interessi dei protagonisti del Grand Tour. Il confronto diretto fra le sculture recentemente scoperte a Ciampino e quelle medicee consentirĂ di meglio apprezzarne le affinitĂ e le discontinuitĂ , permettendo, al tempo stesso, di far maggior luce sui prototipi da cui dipendono. La sala di Niobe, ora piĂš che mai, merita il suo nome, ospitando una folla di sculture che narrano la crudeltĂ degli dei e la stoltezza degli uominiâ.
Il direttore dellâIstituto autonomo Villa Adriana e Villa dâEste a Tivoli Andrea Bruciati (AUDIO): âI due gruppi, degli Uffizi e di Tivoli, possono essere interpretati come tableau vivant, una sorta di performance solidificata al cui interno la narrazione si struttura in maniera cinematografica. Essi assurgono pertanto a modelli espressivi della medesima matrice. In questo senso il gruppo del Santuario integra sostanzialmente quello degli Uffizi. La politezza e la perfezione di questâultimo sono indice e manifestazione di un pensiero kantiano di distanza e padronanza della ragione sullâemotivitĂ , dove è il controllo lâunica arma a disposizione. Nel complesso di Tivoli, invece, la corruzione fisica della materia sembra suggerirci una descrizione piĂš attenta alla forza primigenia, quasi junghiana e ctonia, residuo esistenziale e poroso di una tragedia apocalitticaâ.