Mar 15 Ott 2024
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[vc_custom_heading text=”I Premi del quiz” font_container=”tag:h1|font_size:26|text_align:left” google_fonts=”font_family:Montserrat%3Aregular%2C700|font_style:400%20regular%3A400%3Anormal”]

Questi i libri di Arcana Edizioni che verranno estratti a sorte fra coloro che risponderanno correttamente al quiz di Giovanisì, il progetto di Regione Toscana sostenuto dal Fondo Sociale Europeo sull’autonomia dei giovani nel campo dell’istruzione, formazione, ricerca e lavoro. Ogni libro vinto sarà spedito direttamente a casa del vincitore.

Vincenzo Trama – Rebel rebel. Cronistoria narrativa di 50 album (quasi) ribelli degli anni 90

Puzzare adolescenza è un modo di mordere la vita che non tornerà più. E credere di fare a meno della musica non solo è inutile, ma anche dannoso. Per cui in questa cronistoria semiseria, semivera e semitica, ci sono: 1. Una babelica ricostruzione di album che negli anni Novanta andavano alla grande fra i senza peli dissennati a cavallo tra i 14 e i 18 anni. Grunge, punk e nu metal: c’è stato da essere ribelli per almeno un decennio. 2. Una narrazione di formazione che sfoggia luoghi, mode e tempi dell’ambiente milanese e di periferia. Roba brutta, insomma. Non è una guida, ma quasi. Non è un romanzo, ma quasi. È rivolto a tutti quelli che hanno voglia di rivivere un pezzetto di storia – non per forza memorabile – che ha tra le sue fila reperti come le cassette Tdk, la Playstation a 999.000 lire e il Berlusconi più in forma che l’Olgettina ricordi. Rebel rebel è un inno alla rivolta giovanile, quella che cova dentro ognuno di noi quando siamo convinti che il No future sia la nostra unica via di fuga da un mondo che non ci piace così com’è, senza più Enrico Silvestrin a condurre Select! su Mtv.

Harry Shapiro,Caesar Glebbeek – Jimi Hendrix. Una foschia rosso porpora

Il primo agosto 1967, mentre le classifiche di tutto il mondo erano infiammate da “Purple Haze”, da “Hey Joe” e dal primo magico album della Experience, un ragazzo olandese fondava timidamente un fan club dedicato al suo idolo: Jimi Hendrix, il nuovo fenomeno della chitarra rock. Tanti anni dopo, quel ragazzo, diventato nel frattempo il massimo esperto hendrixiano al mondo, apre gli archivi del suo “Information Centre” e, con l’aiuto di uno storico famoso, Harry Shapiro, costruisce, dettaglio su dettaglio, un mosaico di dati. “Una foschia rosso porpora” è uno sterminato affresco che si estende dalla musica a immagini mai viste, ai dischi, a quella labirintica “Discoteca di Babele” che fra opere ufficiali, antologie e bootleg conta centinaia di pezzi e che gli autori qui, per la prima volta, hanno sistemato con precisione.

Rita Rocca, Francesco Donadio – Bowienext. Interviste, ricordi e testimonianze sull’Uomo delle Stelle

Ma ci ha davvero lasciati David Bowie? Non si direbbe, dando un’occhiata a tutte le iniziative sorte intorno al suo nome e alla sua opera dal 10 gennaio 2016. Anche l’Italia ha dato il suo contributo con il film BOWIENEXT di Rita Rocca andato in onda il 13 giugno 2018 su Rai 5, e in versione streaming sul sito di Rai Play. Si è trattato di un labour of love della regista, che usando il web e i social network ha chiesto ai fan di tutto il mondo di mandare dei contributi video (cortometraggi, animazioni, testimonianze di vita, spettacoli teatrali, performance, brani originali dedicati all’artista). Nato come progetto indipendente dal respiro internazionale, nel corso di due anni di lavorazione BOWIENEXT si è arricchito anche di interviste a musicisti/artisti che hanno lavorato o che hanno conosciuto David Bowie, e critici musicali che ne hanno approfondito l’opera. Questo volume, oltre a essere un “companion piece” di BOWIENEXT, mira a presentare un panorama più completo, includendo spezzoni di interviste, immagini, testi di canzoni, poesie e racconti che per ragioni di tempo e di opportunità non è stato possibile inserire all’interno del film. Il libro è anch’esso, come il suo “compagno”, una sorta di cut-up e ci si augura che sia ugualmente – sebbene diversamente – godibile.

Luca Roncoroni – Hip pop. Metamorfosi e successo di beat e rime

Da genere di nicchia a comun denominatore della musica in heavy rotation, ecco come l’hip hop e i suoi derivati sono diventati un elemento generazionale (musicale e non solo) nella pop culture degli anni Dieci del Terzo Millennio. Quello che ai suoi albori veniva percepito come una moda passeggera si è rivelato negli anni un movimento longevo e dalle ramificazioni potenzialmente infinite. Hip Pop è un viaggio trasversale che parte dalle origini del genere e ne esamina le successive contaminazioni, analizzando un successo in costante crescita che ha valicato da tempo i suoi confini originari, partendo dal crossover e dal rap-rock di fine anni Ottanta e Novanta fino allo studio di tre figure fondamentali per lo sdoganamento del genere quali Eminem, Kanye West e Kendrick Lamar. Infine, i trend degli ultimi anni: la trap di Atlanta (e la sua ricezione in Italia), le due ondate grime dal Regno Unito e gli esiti letterari di Murubutu e Dargen D’Amico.

Lorenzo Briotti – VIVA I PIRATI! LA STORIA DELLE RADIO PIRATA OFFSHORE

Le radio pirata offshore: emittenti clandestine che negli ormai lontani anni Sessanta diffondevano nell’etere la rivoluzione musicale portata dai Beatles, dando così spazio alla nascente “cultura pop” giovanile. In un momento in cui i monopoli pubblici passavano solo musica da camera e orchestre, in Gran Bretagna e nel Nord Europa c’erano dei bucanieri che stavano più o meno inconsapevolmente facendo nascere la radio moderna in Europa. Queste emittenti sono state le prime a proporre le classifiche dei dischi più venduti, le prime ad avere i jingle, il segnale orario e i notiziari brevi. Radio che hanno dato spazio alla figura del disc jockey, che con il suo stile plasmava e condizionava le scelte del pubblico. Il fenomeno ebbe uno sviluppo immenso con alcune emittenti ancora oggi mitizzate: fra tutte Radio Caroline e Radio London. Oltre al mito, però, la grande illusione. Dietro all’apparente libertà si nascondevano grandi gruppi statunitensi che avevano trovato un canale di sbocco per pubblicizzare i loro prodotti. Il libro comincia dedicando spazio alla nascita della radio sia negli Stati Uniti sia in Inghilterra, per poi raccontare alcuni esempi di radio innovative europee (Radio Lussemburgo su tutte). Dopo la storia completa della pirateria offshore e dei suoi protagonisti, una parte è dedicata alla cultura pop degli anni Sessanta che vedrà nella radio la base del suo sviluppo. Infine, alcuni spunti su Radio Rai, su Radio Montecarlo e sulla radio italiana, per comprendere quanto il fenomeno dei pirati dell’etere abbia favorito e influenzato anche la nostra radio.

Marika Lucciola – Being Janis: Il diritto di essere se stessi

Vi chiedete mai cosa sarebbe successo se Janis Joplin non fosse morta? O se il suo successo fosse esploso negli anni Duemila? Per anni è stata la portavoce di una sofferenza tutta al femminile, un simbolo per donne di ogni epoca che vedevano in lei una sorta di paladina di genere. La donna/bambina che era riuscita a fare della propria diversità un punto di forza, l’unica capace di farsi strada in quel club di soli uomini che era il rock system, nonostante le sue fragilità. Ma a distanza di 50 anni dalla sua morte, qualcosa è andato perduto. In un mondo completamente diverso dai tumultuosi anni Sessanta, tra i giovani del ventunesimo secolo la sua immagine non gode più dell’autorevolezza di un tempo, e l’eco di certi giudizi continuano a perseguitarla anche nella tomba. Il suo “essere Janis” ha fatto sì che nella memoria collettiva moderna venisse associata a un certo stereotipo di artista, e non più al simbolo che negli anni è diventata. Che sia colpa del periodo storico, o di una nuova concezione del termine “diverso”, è stata in parte accantonata, alla ricerca di nuovi idoli a cui tendere. Being Janis cerca adesso un punto di incontro tra passato e presente. Non è solo la descrizione del mito artistico, ma racconta una storia. Una storia che forse già conoscete, e che vi sembrerà familiare perché, anche se in un’altra epoca e in minor misura, avete vissuto anche voi.

Massimo Salari – Neo Prog. Storia e discografia essenziale

Il progressive rock negli anni Settanta ha vissuto il massimo del suo splendore, salvo conoscere un importante stop nel 1978. Il prog fan che ha amato questa musica così articolata e ricca di emozioni si trova improvvisamente circondato da punk, musica da discoteca e new wave, non proprio il suo habitat emozionale. Ci pensa il neo prog a ridargli forti emozioni nei primi anni Ottanta, con tanti dischi di successo. Questo libro enciclopedico narra la storia del neo prog, e porta a conoscenza dei gruppi più significativi suddivisi per nazioni. Gli approfondimenti, con analisi delle discografie relative, sono un passaggio essenziale che rende la lettura un viatico per la curiosità. Marillion, IQ, Pendragon, sono solo tre dei nomi che hanno fatto la storia di questo nuovo genere, e il libro propone un’immersione anche nei testi e nella loro musica. Non mancano incursioni sulle nuove leve come Arena e Spock’s Beard. E la storia continua con estremo piacere sino ai nostri giorni. Un libro esaustivo, unico nel suo genere. Prefazione di Loris Furlan.