Apicoltura urbana in vista della giornata mondiale delle api. A Bagno a Ripoli sono state inaugurate due arnie didattiche nel parco urbano di Grassina
Due arnie didattiche nel Parco di Grassina dove gli apicoltori mostreranno il funzionamento dell’alveare e come prendersi cura degli insetti impollinatori. Lโinaugurazione del progetto di apicoltura urbana, tra i primi dell’area fiorentina, ideato dal Comune di Bagno a Ripoli e realizzato in collaborazione con lโAssociazione regionale dei produttori apistici. Al parco urbano di Grassina, dove saranno inaugurate le prime arnie didattiche del territorio, alla vigilia dalla Giornata mondiale delle Api.
“Questa iniziativa รจ importante per ricordare che stiamo vivendo un’annata drammatica per le api e per gli apicoltori dovuta alle gelate di inizio aprile e il freddo di maggio che stanno azzerando la produzione di miele toscano”, dichiara il presidente dell’Arpat, “Gli apicoltori sono i veri custodi che stanno mantenendo in vita le api”
Erano presenti il sindaco Francesco Casini, lโassessore allโambiente Enrico Minelli e il presidente dellโArpat Duccio Pradella, che sigleranno la convenzione per la realizzazione del progetto. Presenti inoltre alcuni apicoltori locali, tra cui Luca Baldini che gestirร le arnie ripolesi, che mostreranno il funzionamento degli alveari e distribuiranno materiale informativo. Presenti inoltre i rappresentanti dell’azienda Lam Ambiente e della Bottega delle Api che hanno, rispettivamente, realizzato la speciale teca โa cielo apertoโ e le arnie per le api che troveranno casa a Grassina. Allโiniziativa ha partecipato anche una classe della scuola primaria Marconi di Grassina.
In vista della giornata delle api ha ricordato l’iniziativa anche la vicepresidente della Toscana e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi. “Nella giornata mondiale dedicata alle api vogliamo ricordare l’importanza di questi piccoli e laboriosi insetti per il ruolo fondamentale che svolgono a tutela della biodiversitร e della nostra alimentazione. Le api non producono solo miele, ma giocano un ruolo essenziale negli ecosistemi”.
“E’ una prioritร della Toscana difendere le api e gli insetti impollinatori e coloro che con tanta dedizione allevano questi insetti importantissimi, custodi della biodiversitร – aggiunge Saccardi in una nota -. E’ un grido di allarme quello che arriva da tutto il mondo agricolo e di tutti gli esseri umani che hanno a cuore le sorti del nostro pianeta perchรฉ se non facciamo nulla per frenare e invertire la direzione sciagurata che ha preso il nostro Pianeta fra pochi anni le api potrebbero scomparire, con conseguenze incalcolabili su biodiversitร e alimentazione”. Saccardi sottolinea che “le gelate di aprile e il maggio freddo e piovoso hanno rovinato i fiori e costretto le api all’interno degli alveari azzerando le produzioni di miele. Siamo consapevoli delle difficoltร delle aziende apistiche e dell’impossibilitร di dare un’economicitร all’immenso lavoro che porta a prodotti finiti di grande qualitร come il miele, il polline, la pappa reale o la propoli. Di fronte ad un’annata di scarse produzioni dettate da condizioni che non dipendono dalla volontร umana, una cosa la possiamo fare: scegliere il prodotto toscano, il cui prezzo sul banco รจ rapportato ai costi reali che i nostri apicoltori sostengono, non disposti ad accettare ‘scorciatoie’ commerciali con mieli di dubbia provenienza”.
Duccio Pradella, presidente dell’associazione regionale dei produttori apistici (Arpat) racconta l’iniziativa