Ven 26 Apr 2024

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Giannarelli (M5S): “Toscana indietro su nuovo piano rifiuti”

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Giannarelli (M5S): "Toscana indietro su nuovo piano rifiuti"
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Presentati i risultati della commissione speciale sui rifiuti in Toscana. La raccolta differenziata, che nel piano è prevista al 70 per cento entro il 2020, oggi si ferma quasi venti punti percentuali sotto. Mentre il conferimento in discarica, idealizzato al 10 per cento entro il 2020, attualmente è quattro volte superiore


“Nel 2020 scadrà il piano regionale rifiuti. Occorrono tra i 18 e i 24 mesi per elaborare un nuovo modello, pena l’inadempienza dinanzi all’Europa. Esprimiamo forte preoccupazione per il ritardo accumulato” lo dichiara il presidente della commissione speciale sui rifiuti in Toscana, Giacomo Giannarelli che oggi ha presentato i risultati del lavoro,  al termine dell’attività.
“Un nuovo piano può nascere solo su di una premessa di assoluta chiarezza del modello di governance futura: un unico o più Ato? Quale dimensione per gli ambiti di spazzamento, raccolta e smaltimento? ” aggiunge Giannarelli. Che precisa: “Tutte questioni sino a oggi per nulla chiare con la Regione che ha suddiviso il territorio in tre aree conservando atti di pianificazione che parlano di un unico ambito. Occorre dunque un netto cambio di passo. Il Movimento 5 stelle chiede da anni la nascita di un unico ambito regionale di smaltimento e tanti piccoli ambiti di raccolta e spazzamento”.

Di certo quello che emerge è che, nonostante tutto,  gli obiettivi del vecchio piano regionale rifiuti sono ancora lontani dall’essere centrati.La raccolta differenziata, che nel piano è prevista al 70 per cento entro il 2020, oggi si ferma quasi venti punti percentuali sotto. Mentre il conferimento in discarica, idealizzato al 10 per cento entro il 2020, attualmente è quattro volte superiore. “Questo significa che occorre investire maggiormente sulla differenziata porta a porta e sulla premialità dei comportamenti virtuosi tramite una tariffazione calibrata sulla reale produzione di spazzatura indifferenziata e non sui metri quadri delle abitazioni” sottolinea Giannarelli. Che dice: “bisogna puntare decisamente sull’economia circolare”

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