Mer 24 Apr 2024

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Giani, Toscana arancio decisione ingiusta e immotivata

“Ritengo questa decisione ingiusta ed immotivata, e non rende merito al lavoro fatto soprattutto dai toscani con i loro comportamenti, dalle istituzioni e dai dati che abbiamo: da lunedì ad oggi la media è sempre stata questa, circa 500 persone contagiate al giorno”. Così Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, in una diretta Facebook.

Quella della Toscana “è una situazione che rispetto alle altre Regioni che ci circondano vede dei dati tutti superiori, dalla Liguria, all’Emilia Romagna, Umbria, Lazio – ha spiegato il presidente della Regione, Giani”

“Allora perché la Toscana è in zona arancione? Mi è stato risposto che il motivo è perché si è voluto essere rigidi sul principio formale che chi va in zona rossa deve starci tre settimane, e poi 14 giorni in zona arancione prima di tornare in zona gialla. Ma in realtà il modello che è stato messo in campo io lo vedevo funzionale non al rispetto formale delle tre settimane e della due settimane”, perché “se i dati migliorano e se le situazioni sono oggettivamente di buona qualità nel contenimento del contagio, perché dover aspettare questi periodi”.

Giani ha poi evidenziato che il Dpcm del 3 dicembre “all’articolo 2 terzo comma consente di poter entrare anche prima dei 14 giorni nella zona di più elevato modello di mobilità, la zona gialla. E allora perché non usare questa opportunità”.

“La Toscana ha sicuramente uno dei livelli minori di contagio in questo momento, e quindi si viene a creare una disparità di trattamento tra Regioni. Una delle regioni in zona gialla è arrivata ad avere negli ultimi giorni una media che si avvicina ai 4mila contagi giornalieri e noi che da una settimana siamo a 500 rimaniamo e in zona arancione”. Ha aggiunto  Giani.  “Mi sento di segnalare soprattutto l’ingiustizia – ha  ribadito  – perché i dati ci portano a condizioni di zona gialla,  quindi di opportunità di movimento delle persone”.

“Questa mattina ho preso il telefono, ho parlato con il ministro Speranza, abbiamo parlato
da persone, e gli ho chiesto: ‘Almeno motivatemelo’. Quindi abbiamo fissato con il direttore dell’Istituto superiore di sanità Brusaferro per oggi pomeriggio una chiacchierata fra i
nostri tecnici ed i loro”, affinché “in questa cabina di regia ci motivi il perché, visto che i dati che leggo sui giornali, che diamo e riportiamo all’Istituto superiore di sanità, sono
tutti dati che ormai da tre settimane sono di zona gialla”. Ha infine rivelato Giani .Che ha concluso  “Non voglio fare ricorsi, ritengo che tutto debba nascere dalla condizione e dell’approfondimento delle idee, soprattutto con l’autorità del Ministero”.

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