Mar 23 Apr 2024

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Freya, una femmina di tricheco, è stata soppressa dalle autorità norvegesi, per colpa dei selfie dei turisti

Oslo, le autorità norvegesi hanno soppresso un tricheco che aveva attirato folle di spettatori nel fiordo di Oslo dopo aver concluso che rappresentava un rischio per gli esseri umani. La femmina di tricheco da 600 chilogrammi, conosciuta affettuosamente come Freya, era diventata un’attrazione popolare in Norvegia.

Nelle ultime settimane però, nonostante gli avvertimenti dei funzionari che esortavano a non avvicinarsi a Freya, molte persone addirittura posavano pericolosamente accanto all’enorme mammifero marino per un selfie da condividere sui social.

I trichechi sono specie protetta, e fino al mese scorso i funzionari norvegesi avevano sperato che Freya se ne fosse andata di sua spontanea volontà e che quindi l’eutanasia sarebbe stata l’ultima risorsa.

Ma alla fine la direzione norvegese della pesca ha dichiarato che Freya è stata soppressa domenica mattina “sulla base di una valutazione complessiva della continua minaccia alla sicurezza umana”.

“Attraverso le osservazioni in loco della scorsa settimana, è stato chiarito che il pubblico ha ignorato l’attuale raccomandazione di mantenere una chiara distanza dal tricheco – affermano sempre i norvegesi – Pertanto, la possibilità di potenziali danni alle persone era alta e il benessere degli animali non veniva mantenuto”.

Il capo della direzione, Frank Bakke-Jensen, ha affermato che sono state prese in considerazione altre opzioni, incluso lo spostamento dell’animale altrove. Ma le autorità hanno concluso che non era un’opzione praticabile.

“Siamo consapevoli del fatto che la decisione possa causare una reazione da parte del pubblico, ma sono fermamente convinto che questa sia stata la scelta giusta”, ha detto Bakke-Jensen. “Abbiamo grande riguardo per il benessere degli animali, ma la vita e la sicurezza umana devono avere la precedenza”.

I trichechi dell’Atlantico vivono normalmente nell’Artico. È insolito, ma non rarissimo, che viaggino nel Mar del Nord e nel Mar Baltico. Un altro tricheco, soprannominato Wally, è stato visto l’anno scorso sulle spiagge e persino su un molo di salvataggio in Galles.

1 commento

  1. “C’è del marcio in Danimarca!” diceva Shakespeare nell’Amleto.
    E io penso che un po’ di quel marcio sia dilagato anche nei paesi limitrofi.
    Quei paesi che abbiamo voluto e vorremmo tanto nella UE. Abbiamo sempre attribuito a queste zone nordiche una maggiore elevatura e spessore morale rispetto al nostro. Migliori, più puliti, più civili, più tolleranti.
    Eppure, con buona pace di Ragnar Lothbrok, che sognava un destino migliore per le sue terre: Non è così!
    D’altra parte cosa possiamo pretendere da popoli che si nutrono ancora “a bistecche di carne di Balena”?
    È in Danimarca che puntualmente si verifica ogni anno la straziante mattanza dei delfini-Balena o balene timone, (tra i cetacei più intelligenti ad ora conosciuti). Un massacro immotivato, che viene vissuto dalla popolazione autoctona come una vera festa, a cui non è di certo vietata la partecipare ai minori.
    E sempre in Danimarca avvenne, in uno zoo, l’uccisione e il successivo smembramento di un cucciolo di giraffa, che come unica colpa aveva d’essere il frutto d’amore di un incesto. Anche in quel caso, occhi di bambini sgomenti assistettero alla scena.
    E adesso questo: in Norvegia.
    Addio povera Freya. Ti sei fidata di quell’essere privo di piume o pinne, chiamato UOMO. Hai cercato di farci amicizia e per questo hai pagato con la vita. 😔

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