
Dal 17 al 27 febbraio, Sony Interactive Entertainment Italia dĂ il benvenuto al videogioco â per PlayStation 4 (PS4â˘) e PlayStation5 (PS5â˘) â Horizon Forbidden West, installando in piazza Madonna della Neve, nel Complesso delle Murate, a Firenze, una statua temporanea dedicata ad Aloy.
PlayStation ha scelto Firenze per il lancio del nuovo videogioco âHorizon Forbidden Westâ che da domani sarĂ disponibile per le console. Protagonista del gioco, è Aloy unâicona virtuale ma al contempo realistica, che porta con sĂŠ il seme di una piccola rivoluzione. Aloy rappresenta una delle possibili espressioni dellâincredibile complessitĂ psicologica del genere umano, laddove, ai fini del racconto, non è centrale la differenza di genere, ma il valore della diversitĂ .
In podcast lâintervista allâassessore comunale Federico Gianassi, a cura di Lorenzo Braccini.
DiversitĂ intesa come unicitĂ , come espressione della straordinarietĂ del singolo. Nata e cresciuta da emarginata, Aloy ha una prospettiva unica sul mondo. Si sente unâestranea, ma grazie alla sua intelligenza emotiva e a una spiccata empatia, con perseveranza e impegno, sfida lo status quo per dedicarsi alla ricerca instancabile della veritĂ e alla scoperta di sĂŠ.
âLa storia di Aloy ci racconta la capacitĂ , da parte dellâindustria videoludica, di trasportare nella dimensione del videogioco storie e temi universali, mettendo al centro il giocatore, e permettendogli di vivere e giocare storie profonde e articolate, vestire i panni di personaggi incredibilmente sfaccettati, senza perdere mai di vista lâopportunitĂ di sognare â spiega Marco Saletta, General Manager Sony Interactive Entertainment Italia â Un modello di riferimento straordinariamente stimolante per le giovani generazioni e uno sguardo su un futuro possibile, stavolta non solo per il contesto videoludicoâ.
La statua di Aloy a Firenze, installata da PlayStation tiene il posto a tutte le donne del passato che ne abbiano condiviso i valori, contribuendo ad accrescere, in modi diversi e originali, a volte in maniera discreta ma significativa, il patrimonio artistico, culturale, scientifico e sociale del nostro Paese, pur non essendo sempre state celebrate nellâambito della toponomastica.
Se Aloy, con la sua vulnerabilitĂ e il suo coraggio, il suo senso dellâumorismo e le sue speranze per il futuro, è protagonista indiscussa di Horizon Forbidden West, PlayStation non dimentica i professionisti di domani, attori indispensabili per far crescere ed evolvere il panorama videoludico del nostro Paese. In questa direzione SIE Italia ha deciso di sostenere Event Horizon School of Digital Art â realtĂ attiva in Italia nella preparazione alle professioni dellâintrattenimento â grazie a 40 corsi di formazione per altrettanti studenti che desiderino avvicinarsi allâindustria del videogioco. E per farlo e alzare la posta, chiama a raccolta tutti i giocatori, una community eterogenea e partecipe che, dal 18 febbraio allâ8 marzo, semplicemente grazie alla propria passione, potrĂ contribuire concretamente allâattivazione di ulteriori corsi, giocando a Horizon Forbidden West e Horizon Zero Dawn (il primo capitolo della saga di Aloy).
âSiamo contenti che Sony Interactive Entertainment Italia abbia scelto Firenze per questo progetto. Il settore del gaming è cresciuto moltissimo negli anni e crescerĂ ancora. Anche a Firenze ci sono realtĂ che sono legate a questo medium e sono sicuro che nei prossimi anni saranno molte le attivitĂ che nasceranno legate al panorama videoludico â ha detto lâAssessore alle attivitĂ economiche Federico Gianassi â A fronte di questa crescita occorre sicuramente una maggiore attenzione anche alla formazione dei piĂš giovani che sono i principali utilizzatori di questi strumenti. Questa iniziativa mi sembra tenga insieme diversi aspetti e provi a mettere lâaccento, attraverso la protagonista, anche sul valore della diversitĂ â.
Il patrimonio culturale e monumentale italiano è enorme e riflette un importante divario di rappresentazioni. Solo il 5 per cento delle strade italiane è dedicato a donne, di cui un 60% circa si riferisce a nomi di sante e martiri e a denominazioni mariane. Nel restante 40% hanno un certo peso i personaggi leggendari, mitologici, letterari e le denominazioni tradizionali. Le figure piÚ ricordate appartengono alla storia nazionale e/o locale, alla letteratura e al mondo dello spettacolo; le donne di scienza, delle arti figurative, del mondo del lavoro e dello sport lo sono in misura molto minore.
âIl potere piĂš grande della toponomastica â spiega Maria Pia Ercolini, Presidente di Toponomastica femminile â è creare modelli, rimandare a immaginari, oltre a rappresentare una volontĂ . Lâiniziativa di Sony Interactive Entertainment Italia apre un canale di comunicazione preferenziale con le giovani generazioni sullâimportanza di modelli culturali, una riflessione su quali vogliano conservare, e a quali vogliano dare valoreâ.