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Ven 31 Ott 2025
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Firenze: tante iniziative per ricordare l’alluvione del 4 novembre 1966

“Sono passati ormai 59 anni – sottolinea il sindaco Sara Funaro – ma non abbiamo mai dimenticato quei giorni terribili dell’Alluvione  e quelle vite spezzate dalla furia del fiume. Sempre più spesso, anche in queste stesse ore, assistiamo nel nostro Paese e nel mondo ad eventi climatici devastanti che ci fanno rivivere ciò che abbiamo provato nel 1966”.

Il Comune di Firenze ricorderà il 4 novembre 1966, giorno della storica alluvione che causò morti, dispersi e danni imperituri alla città e al suo patrimonio, con una serie di iniziative. Alle ore 11,30 del prossimo 4 novembre, si legge in una nota di Palazzo Vecchio, nella basilica di Santa Croce ci sarà una celebrazione eucaristica presieduta dal cardinale Ernest Simoni. Alle ore 13, sempre dalla basilica di Santa Croce, partirà il corteo verso il Ponte alle Grazie aperto dal Gonfalone di Firenze.

All’oratorio di Santa Maria alle Grazie verrà benedetta la corona che, alle 13,15, sarà lanciata nel fiume dallo stesso ponte. Inoltre, in occasione del 4 novembre la protezione civile della Città metropolitana di Firenze promuove un’attività formativa e simbolica, nella succursale del liceo Leon Battista Alberti, in piazza Santa Croce. Saranno illustrati ai ragazzi i concetti di prevenzione del rischio alluvione e alla fine sarà fatta un’esercitazione alla presenza del consigliere della Metrocittà delegato alla protezione civile Massimo Fratini.
Anche il Consiglio comunale – il prossimo 3 novembre – parlerà dell’alluvione del 1966: in quell’occasione sarà ricordato il giornalista Franco Mariani, scomparso l’anno scorso pochi giorni dopo la sua comunicazione sul 1966 nell’assemblea cittadina. Mariani è annoverato fra i giornalisti fiorentini che nella loro attività professionale si sono occupati in modo assiduo dell’Alluvione del 1966.

“Sono passati ormai 59 anni – sottolinea il sindaco Sara Funaro – ma non abbiamo mai dimenticato quei giorni terribili dell’alluvione  e quelle vite spezzate dalla furia del fiume. Sempre più spesso, anche in queste stesse ore, assistiamo nel nostro Paese e nel mondo ad eventi climatici devastanti che ci fanno rivivere ciò che abbiamo provato nel 1966”. “Da allora – prosegue Funaro – tanto è stato fatto per mettere in sicurezza il territorio e adesso possiamo contare anche sulla protezione civile, che ringraziamo, sempre preparata e presente ovunque ce ne sia bisogno. Ricordiamo con commozione quei nostri concittadini scomparsi in quella catastrofe e sentiamo tutta la responsabilità di onorarli e ricordarli”.