“La proposta di assegnare la cittadinanza onoraria di Firenze a Francesca Albanese è irricevibile, divisiva e totalmente fuori luogo”. È quanto affermano i consiglieri comunali a Palazzo Vecchio Francesco Grazzini e Francesco Casini (che è anche consigliere regionale) di Iv-Casa Riformista. Palagi (Spc) “noi proponiamo un riconoscimento a Albanese non per le sue parole ma per il suo lavoro”.
Mercoledì la commissione pace sarà chiamata a esprimersi sull’atto proposto da Dmitrij Palagi di Spc dal titolo ‘Solidarietà e cittadinanza onoraria a Francesca Albanese‘. “Firenze non può prestare il suo nome e la sua storia a un’operazione politica che nulla ha a che fare con la pace e con il dialogo – aggiungono Grazzini e Casini in una nota -. È assurdo che si proponga la cittadinanza onoraria di Firenze a chi ha rivolto parole vergognose sulla senatrice Liliana Segre, alla quale nella scorsa legislatura era stata dedicata anche una commissione del nostro Consiglio comunale. Chi attacca una donna che ha attraversato l’orrore della Shoah non può ricevere onorificenze da Firenze: è una contraddizione morale, civile e politica”.
“Diciamo con chiarezza – concludono gli esponenti di Iv-Casa Riformista – che voteremo contro a qualsiasi atto in merito alla cittadinanza onoraria a Francesca Albanese. Firenze, come si ricorda nella stessa risoluzione, è città di pace, non di estremismi. Non accetteremo che venga trascinata in scelte ideologiche che spaccano la comunità e che offendono il valore stesso delle nostre istituzioni”.
“Leggiamo con una certa sorpresa le dichiarazioni di alcune figure del centrosinistra, compreso il gruppo di Iv-Casa Riformista” a proposito della cittadinanza onoraria alla special rapporteur Onu Francesca Albanese, il cui atto sarà in discussione mercoledì a Palazzo Vecchio durante la commissione Pace, “noi proponiamo un riconoscimento a Albanese non per le sue parole ma per il suo lavoro”. Lo ha dichiarato il capogruppo di Spc a Palazzo Vecchio Dmitrij Palagi. Il dibattito su Albanese si è riaperto dopo le sue parole sull’incursione alla redazione torinese de La Stampa.
“Per noi un riconoscimento al suo operato deve esserci e anche un sostegno al rapporto di luglio 2025 – aggiunge Palagi in una nota -. Non per lei, non per il prestigio di Firenze, ma perché una città operatrice di pace deve essere in grado di restare sul merito delle questioni”. Non è certo che l’atto sulla cittadinanza onoraria ad Albanese venga votato mercoledì, secondo quanto appreso dopo la discussione in commissione una delle opzioni è anche quella di rinviare il voto: ad ora Avs-Ecolò sarebbe comunque favorevole alla risoluzione, a differenza del Pd.


