Sab 20 Apr 2024

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Contributi per 1mln di euro a sostegno dei familiari ‘caregiver’

?Firenze, Palazzo Vecchio ha stanziato 1 milione di euro per il 2019 a sostegno dei familiari caregiver, il contributo, previsto anche per il 2018, è finalizzato a chi si prende cura dei propri familiari non autosufficienti ed è finanziato dalla Società della salute con il Fondo non autosufficienza.

L’importo del contributo spettante è determinato in base all’Isee della persona anziana non autosufficiente che beneficia del supporto assistenziale del familiare caregiver. Il contributo è riferito all’anno 2019, è forfetario ed è erogato in un’unica soluzione.

L’importo va da un minimo di mille euro annue (per la fascia di Isee che va da 32.500,01 a 37.500 euro) a un massimo di 4mila euro (per chi è nella fascia di Isee 0-7.500 euro). Le domande arrivare per lo scorso bando sono state 285 e gli ammessi sono stati 271 per una spesa di 800mila euro.

Il contributo viene concesso, in via esclusiva, agli anziani non autosufficienti in lista d’attesa per l’accesso al ‘Contributo di sostegno alle cure familiari’ previsto nel Piano di assistenza personalizzato (PAP) dell’Unità di valutazione multidimensionale (UVM) e agli anziani non autosufficienti che hanno beneficiato dell’analogo contributo nell’anno 2018. In ogni caso, il contributo è condizionato all’effettiva permanenza a domicilio dell’anziano non autosufficiente di riferimento per almeno 270 giorni nell’arco dell’anno solare 2019. Non è però ammesso lo stesso familiare caregiver per più di due anziani non autosufficienti.

Il destinatario del contributo sarà la persona anziana in condizione di non autosufficienza, che si avvale dell’assistenza di un familiare che assume le funzioni di caregiver. Esso può essere un coniuge, parente in linea retta entro il secondo grado o parente in linea collaterale entro il terzo grado, che si deve far carico e formalmente deve essere garante della necessaria assistenza finalizzata alla permanenza a domicilio.

I requisito per il familiare caregiver sono: età maggiore di 18 anni; non occupato, pensionato o impegnato in attività lavorativa per non oltre 20 ore settimanali; non deve essere stato valutato non autosufficiente con alto indice di gravità; disponibilità a favorire gli interventi di monitoraggio da parte dei servizi sociosanitari e a svolgere un ruolo attivo e integrato con la rete dei servizi.

“L’apporto della rete familiare, in integrazione con i servizi pubblici sociosanitari, è di fondamentale importanza – ha detto il sindaco Nardella – per garantire un’idonea copertura assistenziale agli anziani non autosufficienti nell’ambito di percorsi di tipo domiciliare che evitino o ritardino l’attivazione di percorsi di tipo residenziale”.

“Come Comune, insieme alla Società della Salute di Firenze e all’Azienda sanitaria, sosteniamo una serie di misure diversificate in base ai bisogni dei nostri anziani e andiamo in sostegno sia dell’assistenza domiciliare che di quella residenziale per la quale ci sono due tipi di strutture: le residenze sanitarie assistenziali (rsa) e le residenze assistite (ra)”, ha aggiunto l’assessore al welfare Andrea Vannucci.

Gimmy Tranquillo ha intervistato l’assessore al welfare Andrea Vannucci:

L’avviso per chiedere il contributo uscirà a breve e sarà pubblicato sulla Rete civica del Comune (www.comune.fi.it) e sul sito della Società della salute di Firenze (http://www.sds.firenze.it/).

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